I leader dei paesi che adottano l’euro si sono riuniti a Bruxelles per discutere l’esito del referendum di domenica in Grecia, che ha respinto le proposte dei creditori internazionali per offrire un nuovo piano di aiuti al paese in una crisi economica sempre più insostenibile. La riunione di oggi non ha portato a un nuovo accordo, ma è stato fissato un nuovo – e ultimo – incontro per domenica prossima. Intanto, come ha spiegato il cancelliere tedesco Angela Merkel parlando con i giornalisti al termine della riunione, il governo greco dovrà presentare delle solide e dettagliate proposte che riguardino sia il piano di salvataggio che le riforme che il paese è disposto a intraprendere in cambio di nuovi prestiti.
In molti si aspettavano che il governo greco avrebbe presentato una nuova proposta già oggi, durante l’Eurogruppo che ha preceduto l’incontro di questa sera, e in molti si sono detti frustrati dalla mancanza di un nuovo piano. Il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, alla fine della riunione era apparso piuttosto irritato: “Avevamo capito che le proposte sarebbero arrivate oggi”.
Dopo l’incontro di questa sera Jean-Claude Juncker e Donald Tusk, rispettivamente presidente della Commissione europea e del Consiglio europeo, hanno sottolineato con forza che quella di domenica sarà l’ultima occasione per trovare un accordo con la Grecia: se non ci sarà un accordo si discuterà dell’uscita della Grecia dall’euro e di piani umanitari per aiutare il paese. Per questa ragione domenica non parteciperanno all’incontro solo i leader dei paesi dell’eurozona, ma quelli di tutti i paesi dell’Unione Europea.
Di seguito le notizie di oggi: non serve aggiornare la pagina, si ricarica da sola.
Il presidente francese François Hollande: “La Grecia deve presentare le sue proposte il prima possibile”. Lo ha detto poco dopo il suo arrivo a Bruxelles per la riunione dei leader dell’eurozona.
Prima di arrivare a Bruxelles, Tsipras si è sentito telefonicamente con il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Il governo statunitense auspica da giorni che si trovi un accordo per evitare l’uscita della Grecia dall’eurozona.
#LIVEBLOG – Ο Αλέξης Τσίπρας είχε πριν από λίγο επικοινωνία με τον αμερικανό πρόεδρο Μπαράκ Ομπάμα http://t.co/cM4ZsV8orK
— HuffPost Greece (@HuffPostGreece) July 7, 2015
Il cancelliere tedesco Angela Merkel è arrivato da poco a Bruxelles e ai giornalisti ha detto che al momento “non ci sono le basi” per nuovi negoziati sulla Grecia, ma che comunque si tratta di una questione di giorni per trovare o meno un accordo.
A Bruxelles è arrivato anche il primo ministro greco Tsipras, non ha fatto dichiarazioni.
No comments from @atsipras arriving at the Summit in Brusells #now
— fdoulgeri (@fdoulgeri) July 7, 2015
Dijsselbloem ha detto anche che entro le prossime ore il governo greco dovrebbe avanzare una nuova proposta, simile a quella circolata prima del referendum, in cui si chiede di fare ricorso ai fondi del Meccanismo europeo di stabilità (MES) per un nuovo prestito da accordare alla Grecia.
Jeroen Dijsselbloem, il presidente dell’Eurogruppo, ha fatto una serie di dichiarazioni apparendo piuttosto irritato per come sono andate le cose alla riunione. “Avevamo capito che le proposte sarebbero arrivate oggi” da parte della Grecia, ma così non è stato e se ne riparlerà a una nuova riunione, questa volta in teleconferenza, prevista per domani.
L’Eurogruppo è ufficialmente finito, intanto. A breve il suo presidente dovrebbe fare qualche dichiarazione.
Il governo greco all’Eurogruppo non ha presentato proposte formali scritte, in compenso il ministro delle Finanze, Euclid Tsakalotos, non si è accorto che qualcuno gli ha fotografato gli appunti che si era portato dietro (scritti su un blocco note di un hotel).
Το χειρόγραφο με τις σημειώσεις του #Tsakalotos στο #Eurogroup pic.twitter.com/au61OAfj2R
— GIANNIS PITTARAS (@jo_pit) July 7, 2015
The personal notes of Euclid Tsakalotos before the #Eurogroup pic.twitter.com/WKLtKVdXbd
— Thanasis Koukakis (@nasoskook) July 7, 2015
Prima della riunione dei leader dell’eurozona, ci sarà un incontro tra il primo ministro greco Alexis Tsipras, il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese François Hollande, dice Reuters.
Reuters: Greek government official says prime minister Alexis #Tsipras is to meet Angela #Merkel & Francois #Hollande ahead of the EU summit
— Sky News Newsdesk (@SkyNewsBreak) July 7, 2015
Molti corrispondenti da Bruxelles parlano di una certa frustrazione da parte di diversi membri dell’Eurogruppo, dovuta alla mancanza di una proposta concreta da parte della Grecia.
Il primo ministro di Malta: «La mancanza di proposte concrete da parte del governo della Grecia non aiuta molto l’incontro di questa sera dei leader dell’eurozona».
The absence of a concrete proposal by #Greece government doesn't help this evening's #Eurozone leaders' meeting -JM
— Joseph Muscat (@JosephMuscat_JM) July 7, 2015
A Bruxelles iniziano intanto ad arrivare i leader dei paesi che adottano l’euro, per la loro riunione di emergenza che si terrà nel tardo pomeriggio: si discuterà del risultato del referendum in Grecia e di quale linea seguire per eventuali nuove trattative.
Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha intanto iniziato un incontro con il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi.
Meeting with @ECB president Mario #Draghi ahead of tonight's #EuroSummit on #Greece pic.twitter.com/qHVSEEPIL6
— Donald Tusk (@eucopresident) July 7, 2015
In attesa di Dijsselbloem, a quanto pare la delegazione greca all’Eurogruppo avrebbe formulato una serie di proposte, ma senza presentare un documento scritto. Per qualcosa di più concreto avrebbe rimandato a domani.
Jeroen Dijsselbloem, il presidente dell’Eurogruppo, terrà entro pochi minuti una conferenza stampa e si confida faccia chiarezza sulle proposte della Grecia alla riunione, ammesso ci siano state.
Glossario minimo per orientarsi:
• eurozona – i paesi dell’Unione Europea che adottano l’euro, sono 19;
• Eurogruppo – il coordinamento dei ministri delle Finanze dell’eurozona;
• Consiglio europeo – è composto dai capi di stato e di governo dei paesi membri dell’Unione Europea, si occupa dei processi di integrazione europea.
Pier Carlo Padoan al suo arrivo a Bruxelles questa mattina, prima dell’inizio dell’Eurogruppo.
E, sempre domani, il primo ministro greco Alexis Tsipras parlerà davanti al Parlamento europeo, a Strasburgo, in Francia.
O πρωθυπουργός Αλ. Τσίπρας θα μιλήσει αύριο Τετάρτη στην Ολομέλεια του Ευρωκοινοβουλίου στο Στρασβούργο http://t.co/vrOslALfFk
— left.gr (@leftgr) July 7, 2015
Intanto l’incontro tra i leader dell’eurozona previsto per le 18 è slittato alle 18:30.
Reuters cita una sua fonte del governo greco a Bruxelles: dice che la nuova proposta di aiuti sarà presentata alle autorità europee mercoledì.
Come accaduto già nelle ultime settimane, c’è abbastanza confusione a Bruxelles, con notizie e smentite che circolano di continuo. Alcuni dicono che la Grecia non ha presentato le sue proposte durante l’Eurogruppo, altre fonti però dicono che i rappresentanti del governo greco avrebbero presentato più o meno le stesse proposte formulate di recente dalla Commissione europea, con una serie di emendamenti.
Le strade che portano a un nuovo accordo, e a un conseguente nuovo prestito, sono molto poche rispetto a quelle che portano verso l’uscita della Grecia dall’euro, almeno in questo grafico di Bloomberg.
CHART: #Greece's narrowing options to avoid exit. Full analysis here: http://t.co/HqDcQzh317 & http://t.co/rrjCepIBGv pic.twitter.com/k1gL1CigZ1
— Maxime Sbaihi (@MxSba) July 7, 2015
Stanley Pignal è un giornalista dell’Economist: “Il cane ha mangiato i compiti di Tsipras”. Ormai è chiaro che la Grecia non ha avanzato proposte all’Eurogruppo.
The dog ate Tsipras's homework – sources
— Stanley Pignal (@spignal) July 7, 2015
Matteo Renzi questa mattina era al CERN di Ginevra, in Svizzera, e ha detto che lì “c’è l’Europa che funziona”. Il CERN è il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle, e il suo acceleratore è ripartito da poco. Renzi nel tardo pomeriggio sarà a Bruxelles per l’incontro dei leader dell’eurozona.
Altre conferme sul fatto che non siano state avanzate proposte da parte della Grecia all’Eurogruppo. (Il tweet del giornalista di To Vima dice: “Il fatto è: nessuna proposta greca all’Eurogruppo”. Grazie Bing.)
Είναι γεγονός: καμία ελληνική πρόταση στο Eurogroup
— Ang. Athanasopoulos (@AAthanasopoulos) July 7, 2015
Una giornalista del giornale greco Kathimerini dice che il governo della Grecia sarebbe arrivato a Bruxelles senza proposte, che ne saranno presentate alcune solo domani.
Acc to info:Greeks came without proposals.Tomorrow will submit new request and proposals.#Eurogroup
— Eleni Varvitsiotis (@Elbarbie) July 7, 2015
La parola più ricorrente tra analisti e osservatori in queste ore è “scetticismo”: in molti si chiedono come Tsipras possa spuntare un accordo con termini migliori rispetto a quelli respinti dal referendum, altri se possa uscire dalle riunioni di oggi una controproposta credibile. L’uscita della Grecia dall’eurozona è data come probabile, ma sarebbe una cosa senza precedenti – “la” cosa senza precedenti nella storia della moneta unica – e non si sa come potrebbe avvenire, con quali tempi e in che termini. Ma non moriremo tutti, tranquilli.
Non proprio una botta d’ottimismo da parte del ministro delle Finanze del Belgio, Johan Van Overtveldt, che arrivando all’Eurogruppo ha detto: “L’economia della Grecia è in caduta libera, e anche il suo sistema bancario è più o meno in caduta libera”.
"It’s becoming v urgent," says @jvanovertveldt at #eurogroup. "Greek econ is in free-fall, banking system also more or less in free-fall."
— Peter Spiegel (@SpiegelPeter) July 7, 2015
Euclid Tsakalotos, il nuovo ministro delle Finanze della Grecia, è arrivato a Bruxelles per l’Eurogruppo: niente cravatta e nessun commento da fare.
Greece's new finmin Euclid Tsakalotos arrives at Eurogroup with neither comment nor tie pic.twitter.com/r2k05mCNRu
— Danny Kemp (@dannyctkemp) July 7, 2015
Tra una ventina di minuti, i ministri delle Finanze dell’eurozona inizieranno una nuova riunione dell’Eurogruppo per discutere la situazione della Grecia. L’incontro sarà seguito nel tardo pomeriggio dalla riunione dei leader europei, e lì si farà sul serio.
La Süddeutsche Zeitung, uno dei più importanti e diffusi quotidiani tedeschi, scrive che probabilmente le proposte dell’Eurogruppo di oggi non saranno molto diverse da quelle contenute nella precedente proposta, rifiutata nel referendum di domenica. Questo potrebbe complicare le cose per il governo Tsipras, che naturalmente mira a un accordo migliore.
Secondo il sito del giornale greco Kathimerini la disponibilità delle banche greche è passata da 18 miliardi di euro a 5 miliardi di euro dopo l’aumento degli “haircut” da parte della BCE. Con “haircut” si definisce una correzione al valore dei titoli portati in garanzia dalle banche. In pratica significa che per avere lo stesso ammontare di prestiti, le banche greche dovranno aumentare i titoli portati in garanzia.
Mentre ci si avvia a metà giornata, la borsa di Milano continua a essere in positivo, seppure di poco: 0,49 per cento.
Il Financial Times ha realizzato un sistema per tenere traccia del debito greco, in questo video si capisce più o meno come funziona, per voi impallinati coi numerini.
Greek debt tracker: a guide to what Greece owes in the upcoming months http://t.co/VDKnKBPoiL pic.twitter.com/LqsI0M3ZRg
— Financial Times (@FT) July 7, 2015
Vignetta piuttosto eloquente pubblicata oggi sul De Volkskrant dei Paesi Bassi.
@GreekAnalyst this cartoon was published today in the Dutch centre left newspaper @volkskrant pic.twitter.com/3aElrb8Hp1
— Paul Vleeshouwers (@PaulVleeshouwer) July 7, 2015
Nel frattempo all’Acropoli di Atene c’è la solita ressa di turisti.
GREEK BAROMETER: Queues for Acropolis still longer than ATM queues. #Greece #GreeceCrisis pic.twitter.com/EZVQaUnzVG
— Ryan Heath (@PoliticoRyan) July 7, 2015
In una intervista pubblicata oggi dal Corriere della Sera, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha detto:
Non dobbiamo sottovalutare la gravità specifica del problema greco, ma questo si risolve solo se l’Ue ritrova un orizzonte politico: sappiamo bene che la Grecia è fuori dai parametri e non per colpa dei tedeschi cattivi, ma per responsabilità delle leadership che si sono succedute ad Atene negli ultimi 15/20 anni.
Gentiloni ha anche criticato una certa tendenza di Germania e Francia a fare per conto loro, quando si tratta di scegliere una linea da seguire tra i paesi dell’eurozona, facendo indirettamente riferimento all’incontro di ieri a Parigi tra Angela Merkel e François Hollande:
Con tutto il rispetto per la collaborazione franco-tedesca, che nel caso dell’Ucraina ha prodotto risultati positivi, assolutamente no. Le decisioni in Europa si prendono oggi, non nei vertici bilaterali. E l’Italia nell’ultimo anno ha contribuito a portare a Bruxelles il confronto politico sull’economia e sull’immigrazione. Ma per uscire dal surplace, cioè dallo stallo, occorrono risultati più importanti. L’Italia farà la sua parte, ma io me lo aspetto da tutti quei Paesi e da quei cittadini europei per i quali è chiaro che un’Europa ferma oggi è destinata a fallire.
Nel frattempo il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, è a Ginevra (Svizzera) per una visita al CERN. Nel pomeriggio raggiungerà Bruxelles per la riunione con gli altri leader europei.
https://www.facebook.com/matteorenziufficiale/posts/10153133072534915
Simon Nixon è il principale opinionista e commentatore del Wall Street Journal sulle cose che riguardano l’Unione Europea. Dice che oggi Tsipras avrà davanti due possibilità: accettare un piano di aiuti a condizioni ancora più dure di quelle votate nel referendum, ammesso ci sia una proposta in tal senso, o l’uscita della Grecia dall’eurozona.
Tsipras choice today: accept an even tougher bailout deal than the one voters rejected in referendum (if EZ will offer him one) or Grexit.
— Simon Nixon (@Simon_Nixon) July 7, 2015
Anche oggi i trasporti pubblici sono gratuiti ad Atene, come lo sono stati dall’inizio della settimana scorsa.
Il primo ministro francese, Manuel Valls, intanto ha detto in una intervista radiofonica che non si può “rischiare che la Grecia lasci l’eurozona” e che, se ciò accadesse, ci sarebbero conseguenze a livello globale per quanto riguarda la crescita e l’economia.
More French PM Valls: "We don't play around with history, we don't play around with a country like Greece."
— Alex Pigman (@parisnewsroom) July 7, 2015
E se l’elmetto posticcio della Bild sulla testa di Merkel vi ha fatto venire in mente Otto von Bismarck, qui c’è la sua storia (e quella della bistecca con l’uovo).
Il giornale tedesco Bild, uno dei più letti in Germania, oggi ha in prima pagina una fotografia del cancelliere Angela Merkel con un elmo a punta, quello che indossavano le truppe prussiane, accompagnata da un titolo piuttosto eloquente in cui viene chiamata “Il Cancelliere di Ferro” e in cui si chiede di “Non dare altri miliardi alla Grecia”.
La borsa in Grecia, chiusa dall’inizio della settimana scorsa, sarà chiusa almeno fino a domani compreso, hanno detto le autorità greche.
Questo grafico mostra quanta spesa corrente può permettersi il governo greco, sulla base del pregresso. Sono mostrati anche gli aumenti o le riduzioni di Spagna, Regno Unito e Italia.
#Greece austerity gauge. Greek government spending has fallen 20% since 2008. In UK and Italy it's up. #GreekCrisis pic.twitter.com/WMQBxxVFqq
— RBS Economics (@RBS_Economics) July 7, 2015
Secondo Gideon Rachman, sul Financial Times, l’Europa dovrebbe approfittare di questa situazione per trovare la soluzione migliore per tutti: permettere alla Grecia un’uscita dall’euro che sia il più dolce e indolore possibile, anche dandole sollievo sul debito, e permettere all’Europa di andare avanti senza la zavorra della Grecia. Rachman argomenta che questa sarebbe davvero l’unica soluzione buona per tutti: un accordo per restare nell’euro, per quanto più morbido dei precedenti, non aiuterebbe la Grecia a risolvere davvero la sua crisi e non aiuterebbe l’Europa a gestire simili crisi in futuro.
Oggi a Bruxelles potrebbero esserci decisioni importanti per la Grecia, ma c’è comunque un’altra data da segnare sul calendario: il 20 luglio, la prossima scadenza per il governo greco:
Nell’incertezza seguita alla vittoria del No al referendum sulle ultime condizioni poste dai creditori internazionali per dare un nuovo prestito alla Grecia e permetterle di evitare la bancarotta, una delle poche cose sicure è questa: che un nuovo accordo sarà eventualmente trovato entro il 20 luglio, oppure sarà troppo tardi.
Il 30 giugno la Grecia è andata in default nei confronti del Fondo Monetario Internazionale: cioè si è dimostrata insolvente, perché ha mancato uno dei pagamenti prefissati per restituire una rata di un precedente prestito ricevuto. La Grecia non ha potuto pagare il FMI per lo stesso motivo per cui sta negoziando da mesi un nuovo prestito internazionale: spende più di quello che incassa quindi sta finendo i soldi, e presto saranno finiti del tutto. Preoccupati dalla situazione economica e dalla trattativa, durante il mese di giugno i cittadini e le cittadine greche hanno ritirato parecchi soldi dai loro conti correnti mettendo in difficoltà le banche: è il motivo per cui alla fine di giugno il governo ha deciso di chiudere gli istituti di credito e porre un limite di 60 euro ai soldi che si possono prelevare ogni giorno dai bancomat. Anche i soldi delle banche, comunque, finiranno: e dato che la Grecia non stampa una sua moneta, l’unico ente che può ripristinare la liquidità verso le banche è la Banca Centrale Europea.
Si mandano SMS.
Now that's a relief: @JunckerEU says he's texting @tsipras_eu . Crisis solved!
— Gabriele Steinhauser (@gksteinhauser) July 7, 2015
Dice il Sole 24 Ore, in un primo punto di come vanno le cose in borsa e non solo:
Intanto gli analisti prendono strade diverse nell’ipotizzare le probabilità di un Grexit. Secondo Credit Suisse, lo scenario base resta quello di un accordo. Per Jp Morgan l’uscita della Grecia dall’euro è a questo punto lo scenario numero uno.
Segnali positivi anche dal mercato obbligazionario con lo spread BTp-Bund in calo sotto i 160 punti base. Ieri la Bce ha comunicato che ha giugno ha acquistato 8 miliardi di titoli di Stato italiani e che da novembre, da quando è partito il “qe”, ne ha acquistati un controvalore di 31 miliardi (rendimenti dei bond dell’Eurozona).
L’euro tiene quota 1,10 ma in leggero calo nei confronti del dollaro. Rimbalza il petrolio dopo le forti perdite accusate ieri (-8%).
Però una cosa interessante Juncker l’ha detta: «I greci hanno parlato, mi piacerebbe capire cosa hanno detto».
La borsa di Milano intanto ha aperto in positivo, anche se di poco: 0,65 per cento. Bene anche in Spagna (0,32 per cento) e in Germania (0,46 per cento).
Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha tenuto un breve discorso al Parlamento europeo dicendo che “bisogna trovare una soluzione”, ma che al momento “la palla è nella metà campo della Grecia”. Yawn.
Il programma della giornata, per farvi un’idea di cosa ci aspetta:
• 12:00 – Arrivo dei ministri delle Finanze dei paesi dell’euro a Bruxelles, in Belgio;
• 13:00 – Primo incontro presieduto dal capo dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem;
• 17:00 – Arrivo dei leader dell’eurozona;
• 18:00 – Cena di lavoro
Alla fine dei lavori è in programma una conferenza stampa congiunta cui parteciperanno il presidente del Consiglio europeo e il presidente della Commissione europea.
Questa non è poi così breaking, considerato cosa ha già detto Juncker nei giorni scorsi, ma per completezza.
#BREAKING European Commission head Jean-Claude Juncker says he is against an exit by Greece from the euro
— Agence France-Presse (@AFP) July 7, 2015
Sul sito di Kathimerini, uno dei più importanti giornali della Grecia, c’è un lungo articolo sulle trattative degli ultimi giorni e le possibilità per il governo greco di trovare un nuovo accordo. Uno dei passaggi che viene citato in queste ore dai media di quell’articolo è questo:
Secondo alcune fonti a Bruxelles, gli altri 16 paesi su 18 dell’eurozona (il 19esimo è la Grecia, ndr) sono favorevoli ad acconsentire alla Grecia di lasciare l’area dell’euro e dovranno valutare i costi di un qualsiasi nuovo accordo per il mantenimento di Atene nella moneta unica.
La conferenza stampa di Angela Merkel e François Hollande ieri a Parigi. Il Guardian scrive che i due avevano posizioni piuttosto diverse prima e dopo l’incontro: Hollande vorrebbe trovare un accordo con la Grecia il prima possibile, Merkel non vuole che passi il messaggio che i debiti si possono non pagare e che si possa dare un terzo prestito alla Grecia senza determinate condizioni.
A parte le dimissioni di Varoufakis, la notizia più importante di ieri è stata probabilmente la decisione della BCE di mantenere la concessione di liquidità di emergenza (il programma ELA) alle banche greche al livello già fissato lo scorso 26 giugno, cioè a 89 miliardi di euro. Ha però stabilito che tale programma sarà fornito «solo a fronte di garanzie sufficienti» e più severe rispetto a quelle applicate finora. La banca centrale greca aveva chiesto alla BCE di proseguire con l’ELA e di aumentarne però il tetto.
La BCE ha deciso di apportare “una correzione” al valore dei titoli greci portati in garanzia dalle banche: ha cioè deciso di rivedere quello che in termini tecnici viene chiamato “haircut”, cioè lo sconto che la BCE applica sui titoli obbligazionari che le vengono dati in garanzia per accedere ai finanziamenti di emergenza ELA. Questo significa che per avere lo stesso ammontare di prestiti, le banche greche dovranno aumentare i titoli portati in garanzia. Le banche greche resteranno comunque ancora chiuse e i limiti ai prelievi resteranno in vigore.
Le prime pagine dei giornali italiani di oggi, quasi tutte sulla Grecia. Il Tempo dice di avere un’intervista esclusiva con Yanis Varoufakis.
Infine anche il primo ministro greco Alexis Tsipras ha parlato con i giornalisti. Tsipras si è detto contento che le sue controparti abbiano riconosciuto che la crisi Greca è un problema di tutta Europa, e ha detto di volere “una permanente uscita dalla crisi”. Tsipras ha aggiunto di aver presentato un piano “economicamente sostenibile e socialmente giusto” per permettere alla Grecia di uscire dalla crisi. Secondo lui l’incontro di oggi è stato positivo e la speranza è di trovare un accordo entro la fine della settimana.