American Sniper, la storia vera di Chris Kyle

È uscito nei cinema italiani il film di Clint Eastwood su una drammatica storia statunitense "da film" che i vecchi lettori del Post conoscono (e gli altri spettatori vorranno conoscere meglio)

American Sniper è il titolo del nuovo film di Clint Eastwood che è uscito il 1° gennaio nei cinema di molti paesi del mondo, tra cui l’Italia (negli Stati Uniti era uscito una settimana prima). Il film è tratto dalla storia vera di Chris Kyle – un ex militare statunitense – ed è basato sulla sua autobiografia intitolata già “American Sniper” (cecchino americano).

Della storia di Kyle si era parlato molto in questi anni negli Stati Uniti, sia quando era uscito il suo libro all’inizio del 2012, sia dopo la sua morte e dopo che il settimanale New Yorker aveva pubblicato un lungo articolo su di lui (che il Post aveva raccontato qui nel 2013) e su quello che gli era capitato, affrontando alcuni dubbi e contraddizioni nel suo racconto e in altre testimonianze.

È un’impressionante storia che aveva ottenuto molta attenzione negli Stati Uniti al momento del suo epilogo e che tocca molte questioni attuali e complesse, dal disturbo post-traumatico da stress dei reduci di guerra, alle difficoltà del loro reinserimento – tema delicatissimo dai tempi del Vietnam (e di Rambo) – al possesso delle armi, alla violenza nella società americana. Ed è anche una storia tanto drammatica e romanzesca da sembrare un romanzo, o un film.

Gli attori nei ruoli principali di American Sniper sono Bradley Cooper e Sienna Miller. I diritti del libro erano stati acquistati subito da Warner Bros, e in un primo tempo il regista a cui era stato affidato il film era stato Steven Spielberg. Poi Spielberg aveva rinunciato, e al suo posto è stato coinvolto Clint Eastwood.
Dopo che lo avete visto, sarete probabilmente curiosi di conoscere la storia vera (e guardare le fotografie qui sotto).