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  • Lunedì 17 novembre 2014

Iohannis ha vinto in Romania

Il candidato di centrodestra sarà presidente: ha battuto al secondo turno il primo ministro Victor Ponta, che continuerà a guidare il governo

Klaus Iohannis, il candidato di centrodestra alle presidenziali in Romania, ha vinto il secondo turno delle elezioni battendo l’attuale primo ministro Victor Ponta. Iohannis ha ottenuto il 54,7 per cento dei voti contro il 45,3 per cento di Ponta, che aveva invece ottenuto più voti di tutti gli altri candidati che si erano presentati al primo turno due settimane fa. Ponta ha riconosciuto la sconfitta nella notte tra domenica 16 e lunedì 17 novembre, tenendo un breve discorso televisivo mentre lo scrutinio era ancora in corso. Ha annunciato che continuerà a fare il primo ministro, avendo una maggioranza abbastanza solida in Parlamento. L’affluenza è stata del 64 per cento dei 18,3 milioni di aventi diritto al voto, un dato ben al di sopra del 53 per cento del primo turno.

Iohannis ha 55 anni ed è sindaco di Sibiu, una città di 155mila abitanti nella regione storica della Transilvania: al primo turno aveva ottenuto il 30 per cento dei voti. Si è fatto conoscere all’estero nel 2007, quando ottenne per la sua città il titolo di Capitale della cultura europea grazie a un piano molto ambizioso di restauro dell’intero centro storico medievale di Sibiu. Fa parte della minoranza etnica di lingua tedesca e sarà il primo presidente nella storia della Romania a essere parte di una minoranza. Ha impostato buona parte della sua campagna elettorale sui temi della corruzione e sulla necessità di rendere più indipendente la magistratura. I livelli di corruzione in Romania sono piuttosto alti e il paese è tra i più poveri dell’Unione Europea dopo la Bulgaria.

Molti sondaggisti non avevano previsto la vittoria di Iohannis al secondo turno: Ponta gode di una certa popolarità e durante la campagna elettorale aveva avuto più mezzi per farsi propaganda. C’era però la preoccupazione, tra parte dell’opinione pubblica, che Ponta potesse ottenere troppo potere diventando presidente: avrebbe dovuto rinunciare alla carica di primo ministro, ma avrebbe comunque potuto influenzare l’azione di governo sostenuto dalla stessa maggioranza parlamentare. Secondo diversi analisti politici Iohannis potrà controbilanciare il lavoro del governo di Ponta, ma non al punto da causare una crisi, almeno nel breve periodo.

In Romania ci sono state proteste e accuse nei confronti di Ponta, accusato di non avere gestito al meglio l’organizzazione del secondo turno delle elezioni. I problemi hanno interessato soprattutto le centinaia di migliaia di romeni che vivono all’estero e che non hanno potuto votare. A Torino, una delle città con il più alto numero di residenti provenienti dalla Romania in Italia, diversi romeni hanno protestato davanti alla sede del consolato perché dopo avere fatto una lunga coda non è stato permesso loro di votare a causa dalla chiusura del seggio. Una cinquantina di persone ha iniziato a spingere contro il cancello del consolato, è intervenuta la polizia e ci sono stati alcuni disordini. Una persona è stata fermata dagli agenti e ci sono stati quattro feriti.