Le migliori foto spaziali del 2013

Soprattutto della Terra, vista da vicino con i suoi colori incredibili o da lontanissimo tra gli anelli di Saturno – e poi comete, lune giganti e colossali nebulose

La cometa ISON nel suo passaggio ravvicinato al Sole, pochi giorni prima di disentegrarsi.

foto: TRAPPIST/E. Jehin/ESO
La cometa ISON nel suo passaggio ravvicinato al Sole, pochi giorni prima di disentegrarsi. foto: TRAPPIST/E. Jehin/ESO

L’arrivo del robot automatico cinese (rover) “Coniglio di Giada” sulla Luna è la giusta conclusione per un anno importante per le esplorazioni spaziali e lo studio di quella cosa vasta e per lo più sconosciuta che chiamiamo Universo. Grazie alle rilevazioni effettuate da Curiosity su Marte i ricercatori hanno scoperto il sito di un antico lago, ora prosciugato, che forse ospitò qualche forma di vita. La NASA ha identificato centinaia di nuovi pianeti in orbita intorno alle loro stelle, alcuni dei quali nella “zona abitabile” e quindi alla giusta distanza per avere un clima adatto per ospitare esseri viventi, almeno per come li conosciamo. Nel frattempo la sonda spaziale Voyager ha superato i “confini” del nostro sistema solare, diventando l’oggetto realizzato dall’uomo a essersi spinto più lontano dalla Terra. Con grande sollievo per tutti, gli astrofisici hanno definitivamente escluso la possibilità che l’asteroide Apophis ci faccia la sgradita sorpresa di schiantarsi sul nostro pianeta. Grazie agli ospiti sulla Stazione Spaziale Internazionale abbiamo scoperto come si vive in assenza di gravità e ci siamo goduti un sacco di belle foto della Terra, vista dall’alto dall’astronauta italiano Luca Parmitano. Perché molte delle scoperte su come sono fatti lo Spazio e la Terra sono rese possibili dall’osservazione di immagini, spesso spettacolari, che raccontano storie di luoghi misteriosi a distanze irraggiungibili colmabili simbolicamente solo con la conoscenza di uomini e donne che passano la vita a guardare le stelle. Come ha fatto Margherita Hack, fino alla fine.