Guida ai ballottaggi

Domenica e lunedì si vota in 11 capoluoghi di provincia: la situazione città per città, a partire da Roma

Domenica 9 e lunedì 10 giugno si voterà per il ballottaggio in 67 comuni italiani, di cui 11 capoluoghi, dopo il primo turno delle elezioni amministrative che si è svolto due settimane fa. Gli aventi diritto al voto per i ballottaggi sono 4.485.637.

Si voterà anche in Sicilia, per il primo turno di votazione in 142 comuni, di cui 4 capoluoghi di provincia: Catania, Messina, Ragusa e Siracusa. La Sicilia, regione a statuto speciale, decide autonomamente la data delle proprie elezioni locali.

Nel primo turno c’è una buona affermazione del centrosinistra, che è risultato in testa in tutti i capoluoghi di provincia in cui si votava. Un altro dei dati più commentati negli ultimi giorni è stato il calo dell’affluenza, che è passato dal 77,16 per cento di affluenza delle precedenti elezioni amministrative – che però si tenevano insieme alle elezioni politiche – al 62,41 per cento. Il Movimento 5 Stelle è rimasto fuori da tutti i principali ballottaggi e con percentuali molto basse, soprattutto se confrontate con i dati delle politiche.

Il ballottaggio più atteso è quello di Roma, dove il candidato del centrosinistra Ignazio Marino ha ottenuto al primo turno il 42,60 per cento dei voti contro il 30,27 per cento del sindaco uscente, Gianni Alemanno.

Come si vota
L’elenco completo dei comuni è disponibile sul sito del ministero dell’Interno. Tutti i comuni in cui si voterà hanno oltre 15 mila abitanti, perché, secondo l’attuale legge elettorale, i comuni che ne hanno meno eleggono al primo turno il candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti. Due settimane fa si è votato in 89 comuni con oltre 15 mila abitanti, e in 67 di questi nessun candidato ha raggiunto la maggioranza dei voti al primo turno: i due più votati sono andati al ballottaggio.

Sono state anche le prime elezioni amministrative in cui è stata introdotta la cosiddetta “preferenza di genere”: nei comuni con più di 5000 abitanti, gli elettori hanno avuto la possibilità di esprimere due preferenze tra i candidati al consiglio comunale, anziché una, purché andassero a due persone di sesso diverso (la legge ha anche implicazioni nella composizione delle liste, in cui nessun genere può avere più di due terzi dei candidati).

Dove si vota

Gli undici capoluoghi in cui si voterà sono Ancona, Avellino, Barletta, Brescia, Iglesias, Imperia, Lodi, Roma, Siena, Treviso e Viterbo. In altri cinque capoluoghi, invece, un candidato ha superato il 50 per cento dei voti ed è stato eletto al primo turno: Luigi Brasiello a Isernia, Alessandro Volpi a Massa, Marco Filippeschi a Pisa, Alcide Molteni a Sondrio e Achille Variati a Vicenza.

Roma
Il ballottaggio è tra il sindaco uscente di centrodestra, Gianni Alemanno, che ha ottenuto il 30,27 per cento al primo turno, e il candidato di centrosinistra Ignazio Marino, che ha ottenuto il 42 per cento.

Marino ha un vantaggio di circa 150 mila voti e ha ottenuto l’appoggio ufficiale di Sandro Medici, candidato della sinistra indipendente, che ha ottenuto circa 26 mila voti (il 2,2 per cento). Alfio Marchini, candidato indipendente, ha preso poco più del 9 per cento (circa 80 mila voti): non ha appoggiato ufficialmente nessun candidato, anche se ha dichiarato che difficilmente Gianni Alemanno potrebbe garantire a Roma la «discontinuità» di cui ha bisogno. Il Movimento 5 Stelle, al primo turno, ha ottenuto 130 mila voti: il suo candidato Marcello De Vito ha detto che al ballottaggio farà un'”astensione certificata”: ovvero andrà al seggio e rifiuterà le schede elettorali.

Ancona
I due candidati al ballottaggio sono Valeria Mancinelli del centrosinistra, che ha ottenuto il 37,65 per cento, mentre il candidato di centrodestra Italo D’Angelo si è fermato al 20,52 per cento. Mancinelli è avvocato e presidente di diverse aziende importanti del luogo, tra cui Conerobus nel trasporto pubblico locale. Al primo turno era sostenuta da PD, Scelta civica, UdC, Verdi e una lista civica. D’Angelo, sostenuto dal PdL e da una lista civica, è un ex dirigente della squadra mobile di Ancona ed ex questore di Pesaro.

Avellino
Paolo Foti del centrosinistra ha ottenuto il 25,31 per cento dei voti al primo turno e sfiderà al ballottaggio Costantino Preziosi, sostenuto da una serie di liste di centro compreso l’UdC. Il centrodestra con Nicola Battista si è fermato al 16,55 per cento al primo turno: al ballottaggio appoggerà Preziosi, mentre Scelta Civica, che insieme ad altre liste ha appoggiato Virginio Cicalese e ha ottenuto l’8,95 per cento dei voti, ha dato indicazione di votare per Foti. Appoggerà il centrosinistra anche Gianluca Festa, il candidato di diverse liste civiche che ha ottenuto l’11,1 per cento dei voti.

Barletta
I due candidati al ballottaggio sono Pasquale Cascella del centrosinistra e Giovanni Alfarano del centrodestra. Il primo ha ottenuto il 43,72 per cento dei voti, il secondo il 26,9 per cento. Cascella è noto soprattutto per essere stato il consigliere e il portavoce di Giorgio Napolitano durante il suo primo mandato da Presidente della Repubblica, ed era sostenuto anche da Scelta Civica. Cosimo Cannito, candidato sindaco sostenuto da diverse liste civiche che ha ottenuto al primo turno il 18 per cento dei voti, ha lasciato ai suoi elettori libertà di scelta al ballottaggio.

Brescia
Al primo turno, Emilio Del Bono del centrosinistra ha ottenuto il 38,06 per cento dei voti, qualche centesimo in più di Adriano Paroli, il sindaco uscente del centrodestra che si è fermato al 38 per cento. Del Bono aveva già sfidato Paroli nel 2008, perdendo al primo turno.

Iglesias
Il candidato del centrosinistra, Emilio Agostino Gariazzo, non ce l’ha fatta per pochissimo a vincere al primo turno: si è fermato al 49,52 per cento dei voti. Gian Marco Eltrudis del centrodestra ha ottenuto il 45,53 per cento dei voti. Il comune ha una storia politica recente piuttosto turbolenta: sono le terze elezioni amministrative in tre anni.

Imperia
Il candidato del centrosinistra, Carlo Capacci, ha ottenuto il 46,83 per cento dei voti ed è al ballottaggio contro Erminio Annoni del centrodestra, con il suo 28,20 per cento al primo turno.

Lodi
Al primo turno, Simone Uggetti del centrosinistra ha ottenuto il 43,30 per cento dei voti, mentre Giuliana Cominetti del centrodestra il 38,48 per cento. Cominetti è stata per dodici anni assessore in giunte di centrosinistra, ha anche fatto parte del direttivo provinciale del PD per un po’ di tempo.

Siena
Il ballottaggio è tra Bruno Valentini del centrosinistra ed Eugenio Neri del centrodestra. Il primo ha ottenuto il 39,54 per cento dei voti, il secondo il 23,37 per cento. Siena è considerato uno dei comuni più importanti per valutare la tenuta del PD, che in città ha avuto diverse traversie soprattutto a causa della vicenda del Monte dei Paschi di Siena.

Treviso
Giovanni Manildo del centrosinistra ha ottenuto il 42,53 per cento dei voti, superando di otto punti circa Giancarlo Gentilini del centrodestra con il suo 34,82 per cento. Gentilini, 84 anni, è dagli anni Novanta al centro della politica cittadina prima come sindaco e poi, dal 2003 ad oggi, come vicesindaco.

Viterbo
Il ballottaggio è tra Leonardo Michelini del centrosinistra, che ha preso il 35,85 per cento dei voti, e Giulio Marini del centrodestra con il suo 25,17 per cento. Marini è il sindaco uscente, che nel 2008 vinse al ballottaggio con il 62 per cento dei voti e in precedenza era stato presidente della provincia.