Michele Serra restituisce “simbolicamente” la tessera radicale

Spiegando perché Pannella ha esagerato con la scelta di allearsi con Storace, e rivolgendosi a Emma Bonino

Nella sua rubrica di sabato su Repubblica, Michele Serra si mette dalla parte di quelli indignati dalla scelta di Marco Pannella di apparentare i Radicali alla lista della Destra di Storace nelle elezioni per la Regione Lazio.

L’apparentamento elettorale di Pannella con l’estrema destra (antiabortista, anti-immigrati e con forti venature antisemite) non si presta ad alcuna lettura politica. Sarebbe uno sforzo eccessivo e soprattutto immeritato. Valgono, come spiegazione, solamente l’eccentricità e la vanità di un vecchio leader disposto – da sempre – a qualunque strampalatezza pur di continuare a essere Pannella, cioè un unicum irriducibile a qualunque campo e a qualunque regola, un sapientone verboso, irritante e felice di esserlo. Pannella è così smisuratamente presuntuoso da considerare il campo politico nel suo complesso (dai nazisti a Pol Pot) come una subordinata della propria esistenza.

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