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  • Mercoledì 18 aprile 2012

Nuovi guai per i soldati americani in Afghanistan

Il Los Angeles Times dice di avere 18 foto in cui militari posano con i resti di attentatori suicidi, e ne mostra un paio

Il Los Angeles Times ha scritto oggi di essere entrato in possesso di una ventina di foto che mostrano alcuni soldati statunitensi in Afghanistan in posa vicino ai resti di attentatori suicidi. L’articolo ha spinto l’esercito statunitense ad aprire un’inchiesta.

Il quotidiano ha ricevuto le foto da un soldato dell’unità coinvolta, che ha chiesto di rimanere anonimo. le 18 immagini mostrano due diversi episodi accaduti all’inizio del 2010. I soldati appartengono alla quarta brigata dell’82esima divisione aviotrasportata dell’esercito statunitense, che ha sede a Fort Bragg, North Carolina. Secondo il soldato, le foto mostrano una pericolosa assenza di comando e di disciplina nell’unità, che metteva in pericolo la sicurezza dei soldati. Alcuni comandanti delle brigate che compongono l’82esima divisione erano stati rimossi dall’incarico a gennaio 2010, contribuendo a causare problemi di disciplina.

Le foto sarebbero state scattate durante una missione di un anno in Afghanistan della quarta brigata, che ha circa 3.500 soldati. Trentacinque di questi morirono la missione, la maggior parte dei quali a causa di attentatori suicidi e di bombe rudimentali. Da febbraio scorso la quarta brigata è di nuovo in Afghanistan, con un altro comandante ma con alcuni degli stessi soldati presenti nel 2010. Alcuni ufficiali dell’esercito statunitense hanno chiesto al Los Angeles Times di non pubblicare le foto, ma il quotidiano ne ha comunque pubblicate due a corredo dell’articolo originale (le trovate sul sito del giornale e sono molto forti, soprattutto una).

Le vicende che riguardano le foto sono state raccontate al quotidiano dal soldato che ha fornito le immagini. Nel primo episodio i paracadutisti andarono in una stazione di polizia di Qalat, capoluogo della provincia afghana di Zabol (Afghanistan sudorientale) nel febbraio 2010, per verificare la segnalazione della polizia locale di essere in possesso dei resti di un attentatore suicida. I paracadutisti dovevano prendere le misure e i dati necessari per l’identificazione. Nel corso della missione i paracadutisti si sarebbero scattati diverse foto in posa vicino ai resti delle gambe del cadavere, insieme a membri della polizia afghana.

Pochi mesi più tardi, sempre a Qalat, lo stesso plotone della quarta brigata venne inviato a investigare sui resti di tre afghani che, secondo la polizia locale, erano stati uccisi dall’esplosione accidentale della bomba artigianale che stavano costruendo. Dopo aver preso le impronte digitali, i soldati si misero di nuovo in posa vicino ai cadaveri. Il soldato che ha fornito le foto ha detto che queste avevano circolato parecchio tra i membri dell’unità e fatte a volte oggetto di scherzi. I soldati ritratti erano per lo più di basso grado.

Due portavoce dell’esercito hanno detto che i soggetti delle fotografie sono stati quasi tutti identificati, e che contro di loro saranno prese “le azioni appropriate”. Le foto sono apparse in un momento particolarmente sensibile delle relazioni tra gli Stati Uniti e l’Afghanistan: a gennaio è stato pubblicato un video che mostra quattro membri dei Marines che urinano sui cadaveri di alcuni afghani. A febbraio ci sono stati diversi giorni di violente proteste, che hanno causato decine di morti, dopo che alcune copie del Corano sono state bruciate (inavvertitamente, secondo l’esercito statunitense) vicino a una base statunitense. Sempre a febbraio, l’esercito ha ammesso che la foto di un plotone in posa sotto una bandiera con il logo delle SS naziste era autentica. A marzo, un sergente dell’esercito statunitense ha ucciso volontariamente almeno 17 civili in due villaggi afghani.