I piani del governo per il 2012

Saranno spiegati oggi da Mario Monti in una conferenza stampa, ma il Corriere prova ad anticiparne qualcuno come liberalizzazioni e concorrenza

Dopo il Consiglio dei ministri di ieri, durato quasi tre ore, oggi Mario Monti presenterà i piani del suo governo per i primi mesi del 2012 nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno. Il Presidente del Consiglio non ha anticipato alcun contenuto sulla cosiddetta “fase due”, ma secondo diversi osservatori il nuovo piano del governo dovrebbe essere orientato principalmente a favorire la crescita e le liberalizzazioni, a differenza della “fase uno” con le misure di emergenza assunte per allontanare il rischio del tracollo economico del nostro paese. In attesa della conferenza stampa, che inizierà intorno a mezzogiorno e che potrete seguire in diretta anche sul Post, sul Corriere della Sera di oggi Enrico Marro mette insieme le cose che probabilmente saranno contenute nella “fase due”.

Si ripartirà dalla legge sulla concorrenza. Quella che dovrebbe essere presentata ogni anno e che nel 2011 è saltata per i dissidi interni e la scarsa convinzione del governo Berlusconi. Adesso, invece, con l’ex commissario europeo per la concorrenza, Mario Monti, a Palazzo Chigi e l’ex presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà, sottosegretario alla presidenza del Consiglio non sorprende che la legge sulla concorrenza diventi una priorità. Dovrebbe essere varata entro gennaio. Recepirà le richieste di maggiore apertura dei mercati che vengono dalle diverse Authority di settore: antitrust, energia, assicurazioni, lavori pubblici. Le liberalizzazioni toccheranno anche i trasporti, dove potrebbe essere messo in discussione il contratto unico di settore, la distribuzione dei carburanti, per impedire ogni cartello sui prezzi, le professioni, col definitivo superamento di ogni forma di tariffa minima e una decisa apertura alla concorrenza, i servizi postali. E potrebbe essere questa stessa legge Monti ad affrontare nuovamente il tema della liberalizzazione dei taxi e della vendita dei farmaci di fascia c nelle parafarmacie. Punti, come i precedenti, sui quali resta fortissima l’opposizione delle categorie interessate.

Ma il presidente del Consiglio sembra deciso a dare su questo fronte un segnale serio, che sarebbe poi quello più forte per spingere la crescita, non potendo contare l’esecutivo su risorse fresche da stanziare. La crisi resta grave sui mercati finanziari e nell’economia reale, come testimoniano le previsioni di secca recessione del prodotto interno lordo nel 2012. Nel consiglio dei ministri di ieri di tutto questo si è parlato, si è preso atto della scarsa disponibilità di liquidità per rilanciare l’economia e si è quindi deciso di puntare tutto o quasi su liberalizzazioni, semplificazioni e altre riforme a costo zero che però dovrebbero avere un grande impatto sull’economia, come per esempio la riforma della giustizia civile che il ministro, Paola Severino, dovrebbe mettere a punto allo scopo di ridurre drasticamente i tempi dei processi civili. Una giustizia più veloce toglierebbe infatti di mezzo uno degli argomenti che le imprese straniere spesso utilizzano per spiegare perché non investono in Italia, lamentando appunto la lentezza e l’inefficienza del contenzioso civile.

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