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  • Venerdì 26 agosto 2011

In Libia il nuovo fronte è Sirte

I ribelli si preparano ad attaccare la città natale di Gheddafi, una delle ultime in mano al regime

Libyan rebels battle loyalists in the Abu Salim neighbourhood of Tripoli on August 25, 2011. Hardened rebel fighters streamed into Tripoli seeking to deliver a knockout punch to Moamer Kadhafi's diehards and to flush out the elusive strongman, who has a $1.7 million price on his head. AFP PHOTO/MEHDI LEBOUACHERA (Photo credit should read MEHDI LEBOUACHERA/AFP/Getty Images)
Libyan rebels battle loyalists in the Abu Salim neighbourhood of Tripoli on August 25, 2011. Hardened rebel fighters streamed into Tripoli seeking to deliver a knockout punch to Moamer Kadhafi's diehards and to flush out the elusive strongman, who has a $1.7 million price on his head. AFP PHOTO/MEHDI LEBOUACHERA (Photo credit should read MEHDI LEBOUACHERA/AFP/Getty Images)

L’aeronautica britannica ha bombardato un grosso bunker a Sirte, città natale di Gheddafi nonché una delle poche zone della Libia ancora saldamente in mano ai soldati del regime. I Tornado britannici sono decollati da Norfolk e hanno colpito Sirte questa notte, ha detto il ministero della Difesa del Regno Unito. Per quanto in questi giorni in molti abbiano ipotizzato che Gheddafi si trovi proprio a Sirte, il ministro della Difesa britannico Fox ha detto che gli attacchi di stanotte non hanno a che fare con il dittatore libico: «Non è questione di trovare Gheddafi, è questione di impedire al regime di continuare a usare violenza sulle persone».

Il bunker ospitava una struttura di comando e controllo. Soltanto stanotte la NATO ha attaccato 29 obiettivi militari diversi a Sirte. Nel frattempo vari gruppi di ribelli libici si stanno dirigendo verso Sirte con automobili, pick-up e carri armati. Per il momento si stanno raggruppando a Bin Jawad per organizzarsi. Paul Wood, giornalista della BBC al loro seguito, dice che il loro umore è ondivago. Il cammino verso Sirte potrebbe durare altri tre o quattro giorni.

A Tripoli, intanto, si combatte ancora: il quartiere di Abu Salim è ancora pieno di soldati fedeli a Gheddafi ed è luogo di intensi combattimenti, mentre questa mattina sono arrivate notizie di spari e bombardamenti dei soldati lealisti nella zona dell’aeroporto. I ribelli pattugliano diverse zone della città alla ricerca di cecchini e stanno facendo diversi prigionieri, ha detto la Reuters. Nelle zone della città storicamente favorevoli al regime si vedono anche molte persone e famiglie cercare di allontanarsi in macchina. I residenti sono stati invitati dai ribelli a rimanere a casa, per proteggere la loro incolumità. La città è ancora tutt’altro che sicura, senza contare che in molti quartieri la fornitura di corrente elettrica è intermittente o manca del tutto. Da oggi anche la fornitura di acqua è bloccata in diverse zone della città.

foto: MEHDI LEBOUACHERA/AFP/Getty Images