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  • Giovedì 7 luglio 2011

Il News of the World chiude

Lo storico tabloid britannico al centro dello scandalo delle intercettazioni annuncia che da domenica non esisterà più

News International, società editrice appartenente al gruppo industriale di Rubert Murdoch, ha annunciato la chiusura del suo tabloid News of the World. Quello di domenica sarà l’ultimo numero del giornale, e tutti i ricavi della società di questo fine settimana saranno devoluti in beneficenza. Il News of the World aveva 168 anni e la sua edizione domenicale era la più letta del Regno Unito. Dopo la notizia della chiusura del tabloid le azioni di NewsCorp ha guadagnato 1,6 punti percentuali, dopo giorni di perdite.

Il News of the World è sotto accusa da alcuni mesi per le tecniche illecite e le violazioni della privacy praticate in cerca di notizie. Nei giorni scorsi lo scandalo si era allargato quando era emerso che il giornale aveva intercettato il telefono di Milly Dowler, una tredicenne scomparsa nel 2002 e poi trovata morta sei mesi dopo la sparizione. Poi sono venute fuori anche le intercettazioni ai danni dei genitori di soldati britannici morti in guerra, e dei parenti delle vittime degli attentati del 2005 a Londra. “Intercettazioni”, comunque, non è un termine del tutto preciso: si parla di intrusioni illecite nelle segreterie telefoniche. Il Post aveva raccontato dello scandalo già lo scorso settembre.

James Murdoch, figlio di Rupert Murdoch e CEO di NewsCorp, ha annunciato la decisione con un comunicato, spiegando che la decisione si deve ai “gravi problemi” occorsi in questi mesi. Murdoch ha spiegato che ci sono stati “comportamenti sbagliati” e, se provati, “disumani”, da parte di alcuni giornalisti della testata. Il comunicato si può leggere integralmente, in inglese, sull’Huffington Post.

News of the World e News International hanno fallito nell’arrivare a fondo dei comportamenti sbagliati. Abbiamo fatto dichiarazioni al Parlamento senza essere in possesso di tutti gli elementi per giudicare i fatti, e questo è stato un errore. […] Sono convinto che chiudere il giornale sia la cosa più giusta. Lo facciamo con umiltà e con rispetto, convinti che sia la cosa giusta. Capisco che questa decisione possa suonare ingiusta, specie per chi dovrà lasciare questa azienda. È il prezzo che gli impiegati onesti e leali stanno pagando per colpa delle trasgressioni di altri.

Lo scandalo ha avuto anche dei risvolti politici. Andy Coulson, ex direttore del News of the World, aveva lasciato l’incarico per fare il capo della comunicazione di David Cameron, leader del partito conservatore e primo ministro. Coulson era stato costretto alle dimissioni lo scorso gennaio. Inoltre, proprio in questi giorni il governo britannico avrebbe dovuto decidere cosa fare dell’offerta di News Corporation di aumentare la propria quota nella tv British Sky Broadcasting. La decisione è stata rinviata a settembre.

Un alro aspetto riguarda il ruolo della polizia metropolitana. I tabloid scandalistici e gli agenti di polizia londinesi hanno uno storico rapporto di vicinanza e mutua assistenza: i primi forniscono spesso soffiate o informazioni utili ai secondi, che descrivono in modo epico e compiacente le operazioni di Scotland Yard o sollevano scandali di alto livello su cui poi la polizia si fionda. In questo caso, sembra che la collaborazione tra giornalisti e polizia sia andata decisamente oltre il limite. La polizia ha confermato ieri che un “piccolo numero” di agenti potrebbe aver ricevuto denaro dal News of the World, in cambio di informazioni.

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