• Sport
  • Giovedì 26 maggio 2011

I nuovi guai della FIFA

Il primo giugno si elegge il nuovo presidente della FIFA, si sfidano Blatter e Bin Hammam

Il prossimo primo giugno si voterà per eleggere il nuovo presidente della FIFA, l’organizzazione che governa il calcio mondiale, e l’unico altro candidato oltre al presidente uscente dovrà affrontare domenica prossima un’accusa di corruzione presso il comitato etico della FIFA.

L’attuale presidente della FIFA è il controverso Sepp Blatter, che cercherà il quarto mandato consecutivo dal 1998. Nel 2002 e nel 2007 era stato rieletto senza rivali, ma questa volta aveva trovato uno sfidante: Mohamed Bin Hammam, capo della Asian Football Confederation e originario del Qatar, il paese che si è aggiudicato i mondiali del 2022. Anche questa candidatura era stata caratterizzata dalle polemiche: negli ultimi mesi erano emerse diverse accuse di corruzione per diversi membri del comitato che ha assegnato i mondiali al Qatar. Tra questi, anche uno dei vicepresidenti della FIFA e attuale presidente del CONCACAF, Jack Warner di Trinidad e Tobago.

A pochi giorni dalle elezioni, un nuovo scandalo coinvolge anche Bin Hammam. Chuck Blazer è il vicepresidente del CONCACAF, la massima organizzazione calcistica delle Americhe. Pochi giorni fa ha raccontato che ad alcuni incontri con dirigenti della Caribbean Football Union a proposito delle prossime elezioni del presidente FIFA, tenuti in Trinidad e Tobago gli scorsi 10 e 11 maggio, ci sarebbe stato un tentativo di corruzione che avrebbe coinvolto Jack Warner, due dirigenti della CFU e Bin Hammam. È la prima volta che le accuse vengono dall’interno della FIFA e non da inchieste indipendenti e giornalistiche, come quella condotta dal Sunday Times intorno all’assegnazione del mondiale al Qatar.

Il CONCACAF (Confederation of North, Central American and Caribbean Association Football), di cui fa parte anche il CFU, conta per 35 dei 208 voti del congresso della FIFA che sceglierà tra una settimana tra Blatter e Bin Hammam. Domenica prossima si riunirà a Zurigo il comitato etico della FIFA per ascoltare i quattro dirigenti accusati da Blazer: la nuova indagine rischia di essere un duro colpo per Bin Hammam, che aveva impostato la sua campagna elettorale proprio sulla lotta alla corruzione e sul cambio di rotta rispetto alla gestione trafficona di Blatter.

foto: Blatter (a sinistra) e Bin Hammam (KAMARUL AKHIR/AFP/Getty Images)