I responsabili dei manifesti su BR e procure

Roberto Lassini, ex sindaco DC, dice al Giornale di essere il capo dell'associazione "Dalla parte della democrazia"

Il Giornale di oggi ospita un’intervista a Roberto Lassini, che si dice responsabile dell’associazione che ha firmato i manifesti sulle “BR nelle procure” affissi a Milano e che hanno creato diffuse polemiche nei giorni scorsi.

Milano E finalmente ecco trovato il colpevole: Roberto Lassini, professione avvocato, chi l’avrebbe detto.
«Quei manifesti sulla giustizia non volevano essere offensivi verso i magistrati, né mancare di rispetto alle istituzioni. Sono stati una provocazione».
«Fuori le Br dalle Procure»: un po’ macabra come provocazione, considerato che le Br nelle Procure ci sono state davvero, ma per ammazzare i magistrati, come ha ricordato il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati.
«Uno slogan esagerato, concordo».
Forse poteva pensarci prima di tappezzare Milano…
«Ma non li ho visti prima dell’affissione!».
Roberto Lassini ha 49 anni e lo sguardo più vecchio. Tiene in mano un foglio, ci ha scritto la sua storia, una storia giudiziaria di quelle da manuale dell’ingiustizia: indagato per tentata concussione dalla Procura di Milano, 42 giorni di carcere e poi più di cinque anni in attesa di venire assolto con formula piena mentre la sua carriera politica veniva spazzata via, da sindaco Dc del Comune di Turbigo a più niente, «ho perso tutto». «Non so se darle questo appunto, perché vede, ci tengo a non venire strumentalizzato». È preoccupato. Mica per ciò che potrà succedere ora, «si figuri se dopo quello che mi è successo temo avvisi di garanzia». È che da allora gli è rimasta come una fissa, in fondo è il minimo che gli potesse accadere. È diventato avvocato, tanto per dire. E ora lo ripete a stancare, che la giustizia va riformata. Sembra di sentir parlare Berlusconi e infatti è per questo, spiega, «per sostenere il premier in questa crociata», che è nata quell’associazione, «Dalla parte della democrazia», che ha affisso un crescendo di manifesti che ha tappezzato Milano e suscitato sdegno e condanna bipartisan.

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