Spegnete ‘sti termosifoni!

Massimo Gramellini sulle contraddizioni tra il dibattito sulla crisi energetica e gli sprechi quotidiani

Nella sua rubrica in prima pagina sulla Stampa oggi Massimo Gramellini denuncia il familiare fenomeno del riscaldamento acceso negli edifici pubblici anche a primavera esplosa, e la spettacolare contraddizione tra il discutere ogni giorno soluzioni sul risparmio energetico e non saper investire su nessuna soluzione a portata di mano.

Nonostante la primavera avanzi le sue giuste pretese, molti uffici pubblici del Nord Italia continuano a essere riscaldati come saune, costringendo i loro frequentatori ad aprire le finestre per compensare i termosifoni bollenti. A una studentessa universitaria imperlata di sudore che osava suggerire di spegnerli è stato risposto anche con un certo fastidio che occorreva attendere l’arrivo in Facoltà del tecnico della caldaia: un’entità soprannaturale che si manifesterà in sembianze umane non prima del 15 aprile. Nel frattempo, avanti coi caloriferi roventi e le finestre spalancate, almeno nei luoghi dove la bolletta è pagata dallo Stato, cioè da nessuno in particolare, cioè da tutti noi.

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