Il decreto antiscalate è un pasticcio

La stampa straniera stronca l'iniziativa del Governo per "difendere l'italianità delle aziende"

Alessio Marchionna su Presseurop raccoglie i commenti della stampa straniera – il Financial Times, il Wall Street Journal, l’Economist – sul cosiddetto “decreto antiscalate” varato dal Governo allo scopo di ostacolare l’acquisto di società italiane da parte di imprenditori stranieri (nel caso specifico, l’acquisto di Parmalat da parte della francese Lactalis).

Il 23 marzo il consiglio dei ministri ha approvato il cosiddetto decreto antiscalate. Tra le altre cose, il provvedimento prevede “la possibilità per il consiglio di amministrazione o per il consiglio di sorveglianza delle società quotate di prorogare di due mesi la convocazione delle assemblee per l’approvazione del bilancio e per il rinnovo dei vertici”. Come spiega il Wall Street Journal, “è una misura che difficilmente bloccherà le scalate di investitori stranieri alle aziende italiane, ma serve a guadagnare tempo per mettere insieme una cordata che impedisca a Parmalat di finire nelle mani dei francesi di Lactalis, che grazie alle acquisizioni degli ultimi giorni ne controlla adesso il 29 per cento” (in questo modo la multinazionale francese si è assicurata il controllo dell’azienda di Collecchio senza però l’obbligo di dover presentare un’offerta pubblica di acquisto, che scatta al 30 per cento).

Il Financial Times ha criticato la scelta del governo: “Non sempre le acquisizioni sono utili, ma di solito costituiscono un modo importante per migliorare l’efficienza dei mercati, perché eliminano i duplicati e gli eccessi di capacità produttiva. Inoltre gli altri paesi potrebbero decidere di adottare misure protezionistiche simili nei confronti dell’Italia, tagliando le aziende italiane fuori dai loro mercati. Alla lunga, quindi, l’Italia finirà per danneggiare la sua stessa economia”.

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