Lo “scoop” di Castelli

«La Francia ha accettato il comando della NATO» aveva garantito precipitosamente martedì

La competenza dei politici italiani sulle questioni internazionali non è in generale eccellente, e meno che mai lo è quella dei politici dell’attuale maggioranza, la cui attenzione è ripiegata sui capricciosi orticelli nazionali e le cui formazioni di geopolitica risalgono in genere a scuole radio Elettra o studi legali di provincia, con ogni rispetto per gli studi legali di provincia. L’incongruenza tra la visione di molti personaggi della scena politica nazionale e la delicatezza della comprensione delle vicende del mondo salta spesso agli occhi. Vale la pena di dirlo, ogni tanto, e di non abituarsi a che le cose siano trattate e spiegate in modi precipitosi e dilettanteschi: come esempio si pensi alla complicata discussione sull’attribuzione alla NATO del comando delle operazioni militari in Libia. Da qualche giorno non si capisce se avverrà, come avverrà, e ci sono molti punti di attrito tra gli stati che hanno portato al fallimento della riunione di mercoledì sera e al rifiuto della Francia di adeguarsi, malgrado le apparenti aperture col condizionale riportate nelle ore precedenti. Ecco invece con quale perentorietà, 24 ore prima, la situazione era spiegata agli spettatori di Ballarò dall’onorevole Castelli.