La Cina blocca Gmail

Il servizio di posta in Cina funziona male e secondo Google è colpa delle autorità governative

Le autorità cinesi starebbero rendendo di proposito difficoltoso l’accesso ai servizi online offerti da Google come Gmail. L’accusa arriva dal motore di ricerca, che nelle ultime settimane dice di aver verificato la presenza di sistemi studiati apposta per complicare l’utilizzo del suo servizio di posta elettronica da parte degli utenti cinesi. I disguidi di questi giorni, hanno spiegato i responsabili di Google con un comunicato, non sono dovuti a problemi tecnici ma a un blocco imposto dal governo cinese.

«Non c’è alcun problema da parte nostra; abbiamo ampiamente verificato. Questo è un blocco del governo, studiato apposta per far sembrare che il problema sia di Gmail» spiega il motore di ricerca nel suo comunicato. È probabile che la decisione di limitare l’accesso a Gmail in queste ultime settimane derivi dalla volontà delle autorità cinesi di intensificare ulteriormente il controllo sulla Rete, spiegano gli esperti.

Il New York Times ha provato a mettersi in contatto con gli uffici del ministero degli Esteri cinese, ma senza ottenere risposta sulla probabile intensificazione dei controlli. A partire da gennaio, in Cina le limitazioni per il Web sono aumentate sensibilmente a causa dei fermenti e delle rivolte in Nordafrica e Medio Oriente. Il governo teme che attraverso internet attivisti e oppositori possano organizzarsi più facilmente, portando a nuove proteste e manifestazioni per una maggiore apertura democratica da parte delle autorità di Pechino.

Gli utenti cinesi segnalano di avere difficoltà nell’accedere alla pagina principale di Gmail e di non riuscire sempre a collegarsi alla loro casella di posta. Chi riesce a entrare nel sistema spesso non riesce poi a inviare i messaggi email. Non è però chiaro se le limitazioni interessino esclusivamente i servizi di Google o anche altri siti web internazionali, come social network e siti per la condivisione di contenuti come immagini e video.

I rapporti tra autorità cinesi e Google sono peggiorati nel gennaio dell’anno scorso, quando il motore di ricerca comunicò di non voler più tollerare le censure imposte da Pechino. Nei mesi precedenti, il motore di ricerca aveva subito numerosi attacchi informatici provenienti dalla Cina, tanto da spingere i responsabili di Google a rinunciare alla versione localizzata del loro servizio di ricerca online Google.cn.