• Mondo
  • Martedì 15 marzo 2011

La giornata di oggi a Fukushima

Una nuova esplosione è avvenuta ieri sera, la paura di governo e cittadini sta salendo visibilmente

Ricapitoliamo. Anche oggi le preoccupazioni più grandi in Giappone si sono concentrare sulla centrale nucleare di Fukushima I, dove la situazione rimane critica a causa dei danni causati dal terremoto e dallo tsunami e dalle numerose avarie che hanno colpito i reattori dell’impianto. L’esplosione controllata nel reattore 4 ha consentito di ridurre la pressione, anche se ha seriamente danneggiato l’edificio che ospita il reattore stesso.

I timori per una contaminazione su ampia scala sono dovuti alle condizioni del reattore 2 della centrale, che secondo l’Agenzia nucleare dell’ONU (AIEA) sarebbe rimasto lesionato al 5% in seguito ai malfunzionamenti dei giorni scorsi. I tecnici dell’AIEA hanno iniziato a collaborare maggiormente con gli esperti giapponesi in seguito alla richiesta del governo del Giappone di avere maggiori aiuti per affrontare l’emergenza nucleare.

I livelli di radiazioni nella zona di Fukushima I rimangono alti, ma l’evacuazione entro un raggio di 30 chilometri dall’impianto e le opere di contenimento portate avanti dai tecnici hanno consentito di tenere le perdite radioattive sotto controllo, almeno stando a quanto riferiscono le autorità giapponese. Informazioni maggiormente dettagliate sull’effettivo stato della centrale dovrebbero arrivare nelle prossime ore in seguito al maggiore impegno da parte dell’AIEA.

A Tokyo per alcune ore le centraline hanno registrato livelli dieci volte superiori alla norma di radiazioni. Il loro livello complessivo è comunque particolarmente basso e non è pericoloso per la salute degli abitanti della città. Il timore dell’arrivo di una nube radioattiva ha spinto molti cittadini a fare provviste nei negozi, messi a dura prova dalla mancanza di rifornimenti.

Il numero delle vittime complessive del terremoto e dello tsunami rimane ancora ignoto. Medici Senza Frontiere e le altre associazioni umanitarie spiegano che è particolarmente difficile raggiungere alcune aree del Giappone settentrionale, perché alcuni villaggi sono rimasti completamente isolati o sono stati spazzati via dalle forze delle onde anomale. I media parlano di tremila morti accertate, ma si teme che il numero complessivo possa essere oltre le 10mila vittime.

Seguono gli aggiornamenti minuto per minuto della giornata di oggi.

— —– —

17.55 – «Se c’è un tassello che in Occidente ha avuto meno risonanza degli altri, riguardo la catastrofe in Giappone, è la reazione della stampa locale.» Per questo motivo qui al Post abbiamo deciso di raccogliere alcune prime pagine dei giornali giapponesi.

17.35 – Il reattore che al momento dà maggiore preoccupazione, dicono i tecnici dell’AIEA, è il reattore 2 di Fukushima I. Sembra che sia danneggiato per il 5%.

17.07 – Eric Ouannes fa parte di Medici Senza Frontiere e alla BBC ha confermato che le operazioni di soccorso nel Giappone settentrionale proseguono con molte difficoltà: «Ci sono popolazioni che non hanno ancora ricevuto alcun aiuto in posti remoti, dove le strade e le infrastrutture sono rimaste distrutte. Quindi ci stiamo concentrando su queste aree per raggiungerle e dare sostegno medico e umanitario».

17.00 – Uno dei responsabili dell’AIEA, l’Agenzia per il nucleare dell’ONU, ammette che i contatti tra la sua organizzazione e le autorità giapponesi andrebbero ulteriormente intensificati. Il Giappone ha chiesto ufficialmente aiuto agli esperti dell’AIEA solamente ieri, dopo aver preferito strade autonome per i primi giorni dell’emergenza.


16.47 – Il Wall Street Journal ha preparato una valida infografica interattiva per ricapitolare le avarie nei reattori di Fukushima I degli ultimi giorni.

16.23 – Flavio Parisi vive in Giappone dal 2004 e insegna storia della musica lirica per l’Istituto di cultura italiano a Tokyo. Il suo blog personale è Pesceriso e da oggi scrive anche sul Post, raccontando la sua vita in Giappone nel blog “Tokyo“.

15.49 – Amedeo Balbi spiega un po’ di cose sulle centrali nucleari sul suo blog sul Post.

15.48 – La galleria fotografica del Post con le nuove foto dal Giappone.

15.45 – Nel suo rapporto giornaliero, l’AIEA riferisce anche che le centrali Fukushima II, Onagawa e Tokai sono in sicurezza e stabili.

15.43 – Secondo gli esperti dell’AIEA, che da ieri collaborano con maggiore assiduità con i tecnici giapponesi, una delle esplosioni controllate di ieri a Fukushima I potrebbe aver danneggiato parte dell’involucro di uno dei reattori, ma non è stato specificato quale né in che misura.

15.26 – Il governo cinese ha deciso di evacuare tutti i propri cittadini che si trovano nel Giappone settentrionale. L’operazione interesserà principalmente le aree di Miyagi, Fukushima, Ibaraki e Iwate. La decisione è stata assunta in considerazione dell’incertezza sugli incidenti nucleari degli ultimi giorni.

15.12 – BBC News segnala che negli aeroporti di diversi paesi i passeggeri provenienti dal Giappone vengono controllati per verificare il livello di radiazioni.

15.03 – Kyodo News ha pubblicato uno schema riassuntivo sullo stato di Fukushima I e Fukushima II, i due impianti nucleari maggiormente colpiti dal terremoto e dallo tsunami.

13.28 – Negli ultimi giorni esperti e tecnici nucleari hanno cercato di classificare la gravità degli incidenti di Fukushima I sulla base della scala INES, creata dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA). La scala va dal livello 0, non significativo per la sicurezza, al livello 7, incidente molto grave. Per le autorità giapponesi, gli incidenti si collocano al livello 4 della scala, ma recentemente gli esperti dell’Agenzia nucleare francese hanno detto che il livello appropriato è il sesto, incidente grave. Ne sapremo probabilmente di più nelle prossime ore grazie all’intervento dei tecnici dell’AIEA, chiamati ieri dal governo giapponese per avere supporto nella gestione dell’emergenza nucleare.

13.16 – Kyodo News segnala che i livelli di radiazioni nell’area di Fukushima I stanno aumentando nuovamente, tanto da rendere sempre più rischioso il lavoro dei tecnici all’interno della stanza di controllo dell’impianto.

13.06 – L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) dell’ONU ha confermato che le autorità giapponesi hanno controllato 150 persone a rischio di contaminazione da radiazioni e per 23 di queste hanno attuato le procedure di decontaminazione.

13.00 – L’amministrazione cittadina di Tokyo conferma che il livello di radiazioni è dieci volte superiore al solito in città, ma non costituisce un pericolo per la salute.

12.34 – Nei pressi del reattore 4 di Fukushima I, il livello di radiazioni è pari a 100 millisievert, dicono i tecnici della TEPCO. (Abbiamo spiegato che cosa sono i sievert nell’aggiornamento delle 9.02.)

12.30 – Quello qui sotto è il fermo immagine del display di un contatore geiger installato a Tokyo per la rilevazione delle radiazioni. Una webcam lo riprende e può essere consultato in diretta qui. E qui una guida per leggerne i dati. (Aggiornato alle 12.54.)


12.24 – Justin McCurry è un corrispondente del giornale britannico Guardian da Tokyo e spiega che in città, nonostante le rassicurazioni degli esperti, ci sono paura e apprensione per il possibile aumento del livello di radiazioni nell’aria.

12.17 – NHK, l’emittente televisiva giapponese che segue minuto per minuto l’emergenza dovuta al terremoto e allo tsunami, ha aggiornato il bilancio delle vittime. La stima, non ufficiale, è di 3mila morti e 15mila dispersi.

11.35 – Secondo Kyodo News, nelle ultime ore ci sarebbero stati forti attriti tra TEPCO e l’ufficio del primo ministro Naoto Kan. La società energetica non avrebbe avvisato tempestivamente il governo sulla nuova esplosione controllata a Fukushima I, notizia appresa dalla televisione.

11.11 – I venti nell’area di Fukushima soffiano verso est, verso l’oceano, e dovrebbero disperdere le nubi radioattive senza causare particolari problemi per i centri abitati nelle vicinanze della centrale.

11.02 – Reuters ricapitola le principali informazioni sulle vittime del terremoto e dello tsunami. Una stima precisa è ancora impossibile da fare, ma si stima che ci potrebbero essere più di diecimila morti.

I terremoti che hanno colpito il Giappone tra il 9 e il 14 marzo.
10.57 – La società energetica Tokyo Electric Power Company (TEPCO) dice che nelle prossime ore i blackout interesseranno cinque milioni di abitazioni. Ieri la corrente è mancata solamente in alcune centinaia di migliaia di abitazioni. Molte centrali sono ancora ferme per verifiche di sicurezza e i treni ad alta velocità che hanno ricominciato a circolare richiedono molta energia, così la produzione complessiva non è sempre sufficiente per dare energia a tutti.

10.45 – Arrivano notizie poco incoraggianti dal reattore 4 di Fukushima I, si starebbe surriscaldando a causa del malfunzionamento del sistema di raffreddamento.

10.35 – L’esplosione controllata nell’edificio del reattore 4 di Fukushima I, realizzata per ridurre la pressione, ha creato una breccia di circa otto metri quadrati in una delle pareti dell’edificio stesso.

10.11 – Nella prefettura di Chiba, a sud-est di Tokyo, le radiazioni sono dieci volte più alte del normale, segnala Kyodo News.

9.55 – Tra tante notizie poco incoraggianti, un po’ di ottimismo: Associated Press riferisce che a quattro giorni dallo tsunami, i soccorritori hanno tratto in salvo dalle macerie una donna di 70 anni, sopravvissuta al crollo.

9.37 – L’Organizzazione Mondiale della Sanità riferisce che il Giappone sta attuando le giuste misure per ridurre al minimo il pericolo di contaminazione da radiazioni per la popolazione. L’OMS ha poi aggiunto che al momento le autorità giapponesi non hanno richiesto un intervento diretto dell’Organizzazione, che ha comunque allertato i propri esperti sulle contaminazioni da nucleare.

9.15 – Qualche dato su Fukushima I. L’impianto si trova a Okuma, una città nella prefettura di Fukushima a circa 250 chilometri a sud di Tokyo. La centrale ha in tutto sei reattori nucleari ad acqua bollente. Questo sistema genera il vapore direttamente all’interno del reattore, non richiedendo così l’utilizzo di impianti secondari per la generazione del vapore che serve per far muovere le turbine che poi generano energia elettrica. Il reattore 1 è pienamente operativo dal 26 marzo del 1971, il reattore 6 è il più recente ed è in attività dal 1979. Altre informazioni sulla centrale sono disponibili sul sito dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) dell’ONU.

9.08 – La temperatura in due reattori di Fukushima I è aumentata sensibilmente, riferisce Reuters citando le autorità giapponesi.


9.02 – In questi giorni usiamo spesso la parola “sievert” per indicare i livelli di radiazione nei pressi delle centrali nucleari in avaria giapponesi. Il sievert (il suo simbolo è Sv) è l’unità di misura che serve per indicare gli effetti biologici e i danni provocati dall’assorbimento di radiazioni da parte di un organismo. Oltre al sievert, viene anche utilizzato il millisievert, che equivale a un millesimo di sievert. Nei pressi della centrale di Fukushima I, dopo i picchi dovuti alle recenti esplosioni, il livello di radiazione è pari a 400 millisievert, anche se oscilla in continuazione. Per comprendere il livello di esposizione è utile fare qualche confronto, come spiegano su Wikipedia:

Per dare un’idea del valore di un sievert, si tenga presente che la dose che in media un uomo assorbe in un anno per esposizione alla radioattività naturale è di 2,4 millisievert. Una radiografia ordinaria comporta per il paziente un assorbimento di 1 millisievert, una TAC comporta una dose di 3 ~ 4 millisievert, invece per una PET o una scintigrafia si va dai 10 ai 20 millisievert. In radioterapia si forniscono invece dosi molto più massicce di radiazioni, dell’ordine delle decine di millisievert, anche oltre i 40 millisievert, ma concentrate limitatamente ed esclusivamente sul tumore da distruggere.

Per quanto riguarda gli effetti sulla salute, 1 sievert assorbito in un’ora può causare lievi alterazioni temporanee dell’emoglobina. 2 ~ 5 sievert causano nausea, perdita dei capelli, emorragie. 4 sievert assorbiti nel giro di una settimana su tutto il corpo portano alla morte nel 50% dei casi se non si interviene terapeuticamente. Oltre 6 sievert, la sopravvivenza è improbabile.

8.53 – Citando il portavoce del governo, Kyodo News riferisce che anche il sistema di raffreddamento dei reattori 5 e 6 di Fukushima I non sta funzionando bene.

8.41 – C’è ancora preoccupazione per un incendio che ha interessato un serbatoio di carburante nelle vicinanze del reattore 4 della centrale.

8.40 – Il livello di radiazioni intorno al complesso di Fukushima I è stato nuovamente ridotto, spiega il portavoce del governo Yukio Edano.

8.36 – Uno dei problemi più seri che devono affrontare i tecnici di Fukushima I è la sostanziale inattendibilità delle misurazioni di alcuni sensori che si trovano nei reattori e nei sistemi di raffreddamento. Le avarie e i malfunzionamenti li hanno resi poco affidabili, e questo complica le letture dei dati e le strategie da adottare per limitare i danni. Il problema è diventato chiaro ieri, quando per alcune ore non è stato possibile stabilire con certezza se le barre di combustibile nucleare fossero rimaste o meno esposte, cioè non immerse nell’acqua, e quindi soggette a parziale fusione.

Aggiornamento delle 8.27
Il Citizens’ Nuclear Information Center (CNIC) è una organizzazione giapponese che dal 1975 si batte con campagne e iniziative per l’abolizione del nucleare come fonte di energia. Philip White, uno dei membri del Center, ha da poco spiegato alla BBC che le autorità giapponesi avrebbero in più di una occasione ignorato gli allarmi sulle condizioni di alcuni impianti nucleari e sui pericoli legati a terremoti e tsunami. White ha poi espresso il proprio apprezzamento per i cinquanta tecnici che stanno lavorando a Fukushima I per evitare il peggio, mettendo a rischio la loro vita ed esponendosi a dosi massicce di radiazioni.

— —– —

Poco prima della mezzanotte di ieri (ora italiana) una nuova esplosione è avvenuta al reattore 2 dell’impianto nucleare di Fukushima Daiichi (Fukushima I), aumentando ulteriormente la paura di una fuoriuscita di materiale nucleare. I livelli di radioattività intorno all’impianto sono cresciuti di otto volte oltre i limiti consentiti in un anno. Il portavoce del governo Yukio Edano ha annunciato che un incendio che si era sviluppato in un altro reattore è stato spento. Ci sono 50 tecnici rimasti all’impianto a monitorare e intervenire.

Gli abitanti della zona nel raggio di 30 chilometri devono rimanere in casa e non esporsi all’aria aperta. Il raggio è stato ulteriormente ampliato, prima era di 20 chilometri. Le informazioni sono state date in un discorso televisivo dal premier Naoto Kan, che ha anche firmato un SMS diretto a tutti i cittadini chiedendo di risparmiare energia.

Stamattina un livello più alto del solito di radioattività è stato rilevato a Tokyo, riferisce l’agenzia Kyodo, ma non si sa con certezza se questo sia da mettere in relazione con quando sta avvenendo alle centrali a nord: al momento niente che sia ritenuto pericoloso ma abbastanza da far crescere molto la paura in città. Il vento che soffia verso la zona di Tokyo potrebbe peggiorare la situazione per la capitale. Diverse parti del paese sono senza energia.

La borsa di Tokyo ha chiuso con una perdita dell’11% e un picco negativo del 14%. La compagnia Air China ha cancellato i voli per Tokyo.

Il numero ufficiale dei morti è stato portato stamattina a 2.478.