La battaglia di Brega
Ieri i ribelli hanno respinto l'attacco di Gheddafi dopo una sanguinosa battaglia: foto e video
Ieri in Libia i manifestanti antigovernativi sono riusciti a respingere i militari dell’esercito di Gheddafi, che stavano tentando di avanzare verso est e riappropriarsi della città di Brega, porto industriale di grande importanza strategica, nei giorni scorsi liberato da ribelli.
La battaglia è cominciata all’alba, quando i caccia del governo hanno bombardato l’area attorno all’aeroporto e alla raffineria della città. Nel primo pomeriggio centinaia di abitanti della città, armati di coltelli e kalashnikov e sostenuti dagli abitanti di alcune città vicini sono andati per le strade e hanno combattuto. Sia da una parte che dall’altra non c’era alcuna particolare organizzazione: non c’erano ordini, né leader, né piani. I manifestanti avevano qualche mitragliatrice antiaereo, pistole, lanciarazzi, bombe molotov, coltelli da macellaio, qualsiasi cosa potessero trovare in città. Ma le forze di Gheddafi erano altrettanto disorganizzate. Hanno preso decine di ostaggi all’università della città e le hanno usate come scudi umani. Hanno bombardato e ucciso nove persone. Alla fine non sono riusciti a mettere fuorigioco i ribelli, che continuavano a sparare e contrattaccare. Al tramonto, i caccia del governo stavano tornando indietro e i ribelli stavano festeggiando la vittoria, a Brega e fino a Bengazi, sparando fuochi d’artificio. Per ora.