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  • Giovedì 17 febbraio 2011

Le violenze subite da Lara Logan in piazza Tahrir

Lara Logan è la giornalista della CBS che ha subito molestie sessuali in piazza Tahrir

Lara Logan è una giornalista americana che nei giorni scorsi si trovava in Egitto come inviata del network televisivo CBS. Logan è uno dei volti più conosciuti della tv americana ed è stata a lungo inviata di guerra in Iraq e in Afghanistan. Durante i festeggiamenti dei manifestanti seguiti alle dimissioni di Mubarak, Logan è stata assalita da un gruppo di uomini dopo essersi allontanata dalla sua troupe e molestata sessualmente – forse violentata – finché non è stata salvata dall’intervento di un gruppo di donne e di alcuni poliziotti egiziani. Dopo alcuni giorni di ricovero in ospedale, ieri Logan è tornata nella sua casa a Washington. Sempre ieri il presidente degli Stati Uniti Barack Obama l’ha chiamata personalmente per sapere come stava e oggi la Casa Bianca ha chiesto al governo egiziano di appurare quanto successo e punire i responsabili. I suoi colleghi hanno detto di non sapere esattamente che cosa sia successo, la giornalista per il momento non ha rilasciato nessuna dichiarazione.

La notizia è stata data martedì scorso dalla stessa CBS e in poco tempo è diventata un caso politico ripreso da tutti i giornali americani. Poco dopo la notizia delle molestie subite, il giornalista e insegnante della New York University Nir Rosen ha scritto su Twitter che «Logan voleva fare meglio di Anderson» riferendosi ad Anderson Cooper, il giornalista della CNN che a sua volta era stato malmenato in Egitto durante le proteste. «Sì, sì, quello che le è successo è sbagliato. Certo. Non sono a favore. Ma sarebbe stato divertente se fosse successo anche a Anderson». E poi ha aggiunto: «Gesù, tra poco sarà celebrata come una martire ma dovremmo ricordarci di come promuoveva la guerra in Iraq… Probabilmente sarà stata palpeggiata come migliaia di altre donne, che è sempre una cosa sbagliata, se è stato peggio di questo mi dispiace».

Oggi Nir Rosen ha dato le dimissioni dalla NYU scusandosi con Lara Logan, ma nel frattempo il suo commento aveva già fatto il giro della rete e il caso era già stato innescato. Molti commentatori della destra americana ne hanno approfittato per sostenere che quello che è successo a Lara Logan è la dimostrazione del vero volto dell’Islam e della rivoluzione in Egitto: «Questo è l’Islam», ha scritto Debbie Schlussel, «Lara Logan era tra i sostenitori di questa rivoluzione di animali. Ora sa di che cosa si tratta». Alcuni commentatori si sono addirittura lanciati in accuse contro la CBS, che non avrebbe dovuto mandare una donna – specie una donna bella e avvenente come è Lara Logan – a occuparsi di una situazione così pericolosa. James Poniewozik su Time ha riassunto così la strumentalizzazione della sua storia negli ultimi giorni:

Quello che è successo a Logan è spregevole. Ma di certo non può essere usato come prova per dimostrare questa o quella posizione politica sull’Egitto, l’Islam, la politica americana in Medio Oriente, la guerra in Iraq e Afghanistan, il carattere di Logan, o il posto giusto in cui dovrebbero stare le donne. Quello che sappiamo è questo: una donna è stata picchiata e molestata mentre stava svolgendo il suo lavoro, e questo è indifendibile. Senza maggiori dettagli su quanto è successo, tutto il resto sono solo congetture e opportunismo.