15.37. Catia Polidori ha chiuso il suo sito internet. Sulla sua pagina di Facebook meglio che non ci andate.
15.27. Franceschini ne approfitta per dare un colpetto a Di Pietro. “Il PD ha garantito 206 voti su 206 deputati. Se non ci fossero stati due traditori dell’IdV avremmo vinto”.
15.15. Berlusconi alle 17 vedrà Napolitano. I commenti del centrodestra sono unanimi: si godono la vittoria ma danno per scontato il voto in primavera.
14.42. Il senatore radicale Perduca commenta la finta manifestazione di Scilipoti. “Dalle immagini che compaiono su Facebook e dalle dichiarazioni di alcuni extracomunitari a reggere lo striscione sarebbero in realtà una trentina di immigrati, probabilmente da lui stesso reclutati. Suggerisco che la notizia sia verificata e spero che l’onorevole Scilipoti si adoperi per la regolarizzazione di eventuali persone in attesa di permesso di soggiorno – conclude l’esponente radicale – oggi e, soprattutto, domani”.
14.27. Così Gianfranco Fini: “La vittoria numerica di Berlusconi è evidente quanto la nostra sconfitta, resa ancor più dolorosa dalla disinteressata folgorazione sulla Via di Damasco di tre esponenti di Futuro e Libertà. Che Berlusconi non possa dire di aver vinto anche in termini politici sarà chiaro in poche settimane”.
14.24. “Mi sento un moderato di centro cristiano proveniente da una cultura socialdemocratica”, sempre Scilipoti
14.22. Scilipoti a Sky: “Ci siamo resi conto che in questo momento è meglio non andare a votare e risparmiare quei soldi e investirli per gli italiani. Non è stata esercitata nessuna pressione”
14.00. “Urlato contro il presidente anche l’epiteto di “coglionazzo””, riferisce Repubblica.it senza rispetto.
13.52. Scrive Andrea Sarubbi su Twitter: «La Mussolini sale sulla sedia del presidente per metterci il tricolore. Le urliamo di tutto. Continuano a urlare “dimissioni”».
13.51. Secondo Repubblica Berlusconi riceve Cesario, Calearo e Scilipoti, tre dei quattro eletti nel centrosinistra che gli hanno votato la fiducia.
13.49. Un dato numerico e politico. Berlusconi vince di tre voti. Per lui hanno votato quattro deputati che erano stati eletti nelle liste del centrosinistra, due del PD e due dell’IdV.
13.46. Qui, intanto, le foto della rissa alla Camera seguita al voto con il governo della finiana Polidori.
13.45. PdL e Lega urlano “DIMISSIONI!” rivolti verso Fini.
13.43. I membri della Camera sono 630. Questo vuol dire che il governo alla Camera ha una maggioranza relativa, non più assoluta.
13.42. Il governo ottiene la fiducia dalla Camera. Favorevoli 311, contrari 314, astenuti 2.
13.41. Calearo vota per il governo accolto dagli “olè” della maggioranza.
13.40. Gaglione e Moffa non hanno votato, uno avrebbe votato la sfiducia, l’altro no. Scilipoti in compenso ha votato per il governo.
13.37. Finisce la prima chiama, comincia la seconda chiama.
13.25. Siliquini annuncia il suo ritorno nel PdL. Dell’altra finiana che non ha votato la sfiducia, Polidori, Barbareschi dice che “è stata minacciata per le sue aziende. Le hanno detto che le chiudevano le sue aziende”. Il Sole 24 Ore spiega chi è Catia Polidori.
13.20. Sembra che Gasparri abbia mostrato il dito medio a Fini.
13.16. Moffa annuncia di votare la sfiducia ma chiede le dimissioni di Bocchino. Il governo è comunque avanti.
13.03. La seduta riprende.
12.59. La finiana Polidori vota no alla mozione di sfiducia: Berlusconi è salvo. Al suo voto scoppia una piccola rissa e Fini sospende la seduta.
12.45. Ci sarebbero due deputati finiani a rischio astensione, Moffa e Polidori. Sul fronte del governo, Gaglione è assente e non lo trovano. In questo caso ci sarebbe un pareggio: salverebbe un governo senza maggioranza.
12.33. Intanto RepubblicaTV documenta la “manifestazione” a sostegno dell’onorevole Scilipoti. No comment.
12.23. I deputati votanti sono 627, quindi se nessuno si astiene un pareggio è impossibile. In caso di pareggio il governo si salva comunque, visto che la mozione di sfiducia è stata presentata dall’opposizione.
12.21. Secondo i nostri conti il governo ha 314 voti, l’opposizione ne ha 313. Insomma, Scilipoti è decisivo: lo abbiamo messo tra i voti col governo ma non lo ha detto esplicitamente.
12.17. Finisce qui, si vota. Il cronista del Post va a fare i conti.