Sunday Post

Oggi le abbiamo numerate: 13 cose da leggere dal Post di questa settimana

Indian paramilitary troopers read newspapers as they stand in a street of curfew bound Srinagar on August 4, 2010. Five more demonstrators died in Indian Kashmir as new protests erupted in defiance of pleas for calm from the region's chief minister, the deaths again brought huge crowds chanting anti-India slogans on to the streets of Srinagar as the bodies of two dead men were carried on stretchers to their funerals.. The death in early June of a 17-year-old student -- killed by a police tear-gas shell -- set off the series of almost daily protests during which scores of people have been killed, 27 of them since July 30. At least 44 people have died in the weeks of unrest -- most of them killed by security forces trying to disperse angry protests against Indian rule. AFP PHOTO/Tauseef MUSTAFA (Photo credit should read TAUSEEF MUSTAFA/AFP/Getty Images)

Ormai la sanno quasi tutti, ed è sempre più difficile farci bella figura nelle conversazioni evangeliche del ponte dell’Immacolata (ponte di Sant’Ambrogio per i milanesi): ma ricordatevi comunque che non è la Concezione di Gesù, ma della Madonna. Se poi vi interessano informazioni più attuali e questa settimana avete avuto molto da fare – (c’è stata una storia con uno che ha messo in giro certi documenti riservati) – ecco la consueta antologia del meglio del Post, che tanto fa buio presto e gli impianti alle quattro chiudono.

I cinque articoli più letti sul Post questa settimana sono stati:

1. Cosa c’è nei documenti di Wikileaks, che poi se ne è parlato parecchio, ma lì, all’inizio di tutto, c’era già un’ampia sintesi
2. La storia di Bondi e del film di Michelle Bonev, letteratura in cerca dei capitoli mancanti
3. La riforma universitaria, spiegata bene bene, dove Filippo Pontani fa da foglia di fico alla proverbiale sintesi del Post, fornendo analisi, dettagli, approfondimento, e animando un gran dibattito
4. I dieci svantaggi dell’evoluzione, “ma tra tre miliardi di anni tutto sarà risolto!”
5. L’appunto per Obama su Berlusconi, che poi alla fine meglio leggere le versioni originali, per capire che se le sintesi giornalistiche prendono fischi per fiaschi

A noi del Post però sono piaciuti anche questi, di successo di pubblico appena più moderato.

6. Babbo Natale fuma Lucky Strike, il fotoPost di maggior popolarità della storia del Post
7. I peggiori inni di partito italiani, che niente resterà impunito
8. Berlusconi smentito anche dai dati ufficiali, indagine che è arrivata alla prima serata di Rai 3 (via Ballarò)
9. La pubblicità negativa su internet aiuta il business, storia interessante, ancora sul rilievo di Google nei nostri tempi
10. “Per la vita” (poi uno dice We are the world), che ha suggerito la rassegna di inni di partito, ma sbaraglia ogni competizione