Sunday Post

Per chi non crede che il rinnovamento a destra e a sinistra arrivi oggi via streaming, qualcosa da leggere con la musica in cuffia

In this photo taken Sunday, Aug. 22, 2010, a Buddhist monk reads a book under a banyan tree in Mandalay, about 600 kms (373 miles) north of Yangon, Myanmar. (AP Photo/Khin Maung Win)
In this photo taken Sunday, Aug. 22, 2010, a Buddhist monk reads a book under a banyan tree in Mandalay, about 600 kms (373 miles) north of Yangon, Myanmar. (AP Photo/Khin Maung Win)

Tolti i commenti sulla penombra fiorentina e le ironie sulla pompa gladiatoria umbra, bisogna convenire che per la consueta palude asfittica della politica italiana questo weekend sta offrendo sulla carta eccezioni promettenti. A Firenze la riunione dei congiurati convocati da Renzi e Civati per far entrare aria nel Partito Democratico e nella sinistra italiana sta soffiando forte, per quanto sprangate siano le porte. A Bastia Umbra, pur con cerimoniali, enfasi e materiale umano e politico meno moderni, si celebra di fatto la fine del centrodestra come lo conoscevamo fino a qualche mese fa. Insomma, ammettiamo che non sarà una domenica qualsiasi, e che se ci annoia anche tutto questo ci sono pur sempre le partite o il cinemino pomeridiano, e intanto rivediamo le cose migliori uscite sul Post questa settimana (ennesima settimana di soddisfazioni, per il Post).

Gli articoli più letti sul Post questa settimana- ignorando il liveblogging da record della riunione fiorentina – sono stati questi.

I dieci paesi da visitare secondo Lonely Planet, sarà che state già programmando le vacanze di Natale
Alla rivoluzione senza programmi, dove Matteo Renzi introduceva il weekend senza diplomazie
Il Veneto causa del suo mal, una dotta (per alcuni troppo dotta) analisi di una regione allagata
Ma secondo voi è normale?, sull’Ilva di Taranto a partire da un foto pubblicata su Facebook

Tra ciò che non ha guadagnato le primissime posizioni dei più letti, la redazione propone invece:

Una cura per la terra, anticipazione sull’energia nucleare dall’affascinante libro di Stewart Brand, assai discussa
David Hockney ora dipinge su iPad, perché il tema ci affascina da quando ne scrisse mirabilmente Gipi
Il vecchio trucco della valigia in aeroporto, storia lanciata dal sito del Corriere e diventata un emblematico caso di citizen journalism
Le cose che non hanno nome, da uno spunto di totale cazzeggio, ma meno banale di altri

Sui blog del Post, i più letti sono stati:

Sono stufo, di Filippo Facci
Lacrime nella pioggia, di Makkox
Chiedo aiuto alla Minetti?, di Massimo Cirri

Quando avete finito, ci trovate qui. Buona domenica.