Che fine hanno fatto i clandestini

L'Economist spiega perché più che gli accordi e le pattuglie, a ridurre gli sbarchi sulle coste del Mediterraneo sono stati fattori episodici e casuali

L’Economist spiega perché più che gli accordi e le pattuglie, a ridurre gli sbarchi sulle coste del Mediterraneo sono stati fattori episodici e casuali.

Siamo a metà agosto, la stagione di punta nel traffico di migranti. Stavolta però le consuete migliaia di africani e asiatici non stanno arrivando sulle coste delle isole Canarie, della Spagna del sud, della Sicilia e di altre isole italiane.

In realtà alcuni, pochi, stanno arrivando. Due settimane fa quaranta disperati africani sono riusciti, sbarcarndo sull’isoletta italiana di Linosa, ad aumentarne la popolazione del 10 per cento. La Caritas ha dichiarato che le migrazioni via mare sono in aumento, ma i numeri della Frontex, l’Agenzia europea per il controllo delle frontiere, mostrano che soltanto 150 persone hanno raggiunto l’Italia e Malta nel primo trimestre di quest’anno, contro le 5.200 dello stesso periodo dell’anno scorso. Negli stessi tre mesi solo cinque persone sono approdate alle Canarie, che fino qualche anno fa erano invase da decine di migliaia di migranti africani. Dove sono finiti i migranti?

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