william sanremo
Perché è famoso Willy William
È un DJ e produttore francese noto soprattutto per i suoi remix: ora è famoso anche in Italia per via della canzone "Ego" (quella col ritornello che fa "allez, allez, allez")

Altri articoli su questo argomento
Che cosa ha fatto Ellie Goulding, fin qui
La popolare cantante inglese è fra gli ospiti internazionali della seconda serata di Sanremo 2016

Cosa c’è stasera in TV
"Che tempo che fa" con una ventina di ospiti (metà dei quali provenienti da Sanremo) e il biopic su Papa Francesco, soprattutto

Cosa c’è stasera in tv
La semifinale di Sanremo giovani, l'ultima puntata di "Ultimo" e diversi film, anche abbastanza recenti

Tutte le persone del nuovo video di Fabio Rovazzi
Guida per chi non ha idea di chi sia quel tipo sulla Harley Davidson, la hostess sull'aereo e quello con il ciuffo blu

L’industria di blogger e influencer che gira intorno all’Eurovision
Il festival dura una settimana, ma migliaia di fan lo seguono con grande attenzione tutto l'anno, affidandosi a fonti iperspecializzate

Gli Oscar di vent’anni fa
Il miglior film fu "Shakespeare in Love" e il nome di Harvey Weinstein fu fatto più volte, ma per l'Italia fu soprattutto la serata di Roberto Benigni e "La vita è bella"

I dieci migliori inni nazionali
Mano sul cuore, stringiamci a coorte e ascoltiamo quelli degli altri

I cantanti più ascoltati in Italia che forse non conoscete
Tony Boy, Artie 5ive e altri rapper arrivati nella top 10 del 2025 di Spotify senza che chi ha più di trent'anni se ne accorgesse

Le canzoni più belle di Elton John, già che ci siamo
Se vi torna voglia dopo averlo visto a Sanremo 2016, o se siete molto giovani

Eddy Merckx, il ciclista più forte di tutti i tempi
Oggi compie 80 anni: un buon momento per capire come si è guadagnato questa fama, e il senso dei paragoni con Fausto Coppi e Tadej Pogačar

Per arrivare preparati agli Oscar
Domande (e risposte), spiegazioni, curiosità, dati, aneddoti e storie su questi Oscar e su quelli prima, in vista della cerimonia di questa notte

Più realisti dei re
«Esiste un sottobosco di pagine Instagram e Facebook con meme a sostegno della monarchia italiana, tiktoker e youtuber con canali dedicati che spiegano la presa di Porta Pia e “la verità sulla fuga a Brindisi del Re”. Sono tutti giovanissimi o sotto i trent’anni: seguono la politica con un certo cinismo e ci memano sopra, ascoltano i twitcher che mettono in discussione le forme di governo. E insospettabilmente sanno tutto delle monarchie europee, quella italiana compresa»

L’Europa, una buona scusa per vedersi
«Ma quello che conta, come ben sanno soprattutto i più stagionati, è provarci, è ritrovarsi con altre persone in piazza, che poi si va sotto i portici a bere qualcosa insieme. Socializzare, insomma, sentirsi comunità. Poi gli striscioni si ripiegano e magari, molti anni dopo, li ritrovi in soffitta bucati dalle tarme»

Come nacque “Impressioni di settembre”
La storia di una grande canzone italiana raccontata da uno dei suoi autori, Mauro Pagani, nel suo libro "Nove vite e dieci blues"

Il grande coming out del 1984
«Il 2 aprile 1984 i Queen, travestiti da casalinghe inglesi, lanciarono una canzone che era un grido di liberazione: "I Want To Break Free". Poi arrivarono gli Smiths, i Pet Shop Boys e i Culture Club. Ma la vera esplosione arrivò a ottobre, quando uscirono i Bronski Beat, Depeche Mode, Frankie Goes To Hollywood e Madonna. Nel giro di pochi mesi “l’amore che non si può dire”, come lo aveva battezzato un secolo prima Oscar Wilde, si dichiarava orgogliosamente al mondo. Fu la vera nascita del “pride”. Attraverso quelle canzoni l’omosessualità maschile entrava in scena in quanto esplicita produttrice di musica, cultura e immaginario. L’inizio di quell’onda continua ancora oggi, ma è talmente sovrapposta al paesaggio culturale e ai consumi da esserne ormai indistinguibile»

Il festival degli spaventapasseri di Kettlewell
Baristi, fotografi, giocatori di rugby e anche il principe William e Kate Middleton il giorno del loro matrimonio

Condanne severe e condanne sbagliate
William Macumber è in carcere da 35 anni per avere ucciso una coppia nel deserto dell'Arizona

L’anello mancato
Fu William Hopkins nel 1860 a introdurre la definizione di "ultimo anello della catena" riferita all'uomo
