vetro
L’Erasmus per come lo conoscevamo
«Le notti migliori però furono nel sottosuolo saturo di fumo di un locale del Marais. Si partiva senza davvero sapere cosa ci sarebbe capitato, ma la lontananza, la sparizione erano utili a capirci qualcosa. Esiste ancora una parentesi adatta a perdersi?»

Cos’è questa storia dei «sabotaggi» che Trump dice di subire all’ONU
Sostiene che sarebbero stati almeno tre, citando dei malfunzionamenti tecnici poi risolti in poco tempo

In Cisgiordania i coloni stanno cercando di prendersi tutto
Abbiamo assistito a una loro incursione in una casa palestinese

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Il funerale di Charlie Kirk, molto partecipato e coreografico
C’erano decine di migliaia di persone, tra cui il presidente Trump, e misure di sicurezza straordinarie

Come fa a esistere il baseball per ciechi?
«Quando ho conosciuto Giuseppe, mi sono chiesta: come è possibile per un cieco giocare a uno sport in cui bisogna colpire al volo una pallina con una mazza? Per farla breve, adesso sono una tifosa dei Thurpos di Cagliari e non mi perdo una partita. Ho cominciato a entusiasmarmi al primo allenamento»

Memorie di Bologna, amnesie su Tian’anmen
«Nel 1989 studiavo all’Università Normale di Pechino e fui testimone dell’ingresso dei carri armati e della loro brutalità. Oggi in Cina chi non può dimenticare, come i familiari delle vittime, vive nell’isolamento. Non esiste come a Bologna una lapide con una lista dei nomi delle vittime. Con il processo a Chow Hang-tung, la memoria devastante di quei giorni non può più essere pubblica neppure a Hong Kong»

Il mio oblio obbligato
«Nel mio caso per fortuna non c’erano statue da tirar giù come per Nerone o Caligola (o Saddam Hussein) e mi rifiuto di credere che ora mi chiamino, come si dovette per anni fare in Argentina, “tirano prófugo” o “dictador depuesto”. Eppure da qualche giorno mi chiedo cosa significhi per me essere oggetto di una minuscola forma di “damnatio memoriae”»

Tutto lascia pensare che per colpire le barche della Flotilla siano stati usati due piccoli droni
Partiti dalla costa tunisina e armati di ordigni incendiari semiartigianali: è quello che suggeriscono video, foto e testimonianze

Gli audio dell’attacco armato alla Ocean Viking
Si sentono le comunicazioni concitate dell'equipaggio e gli spari della cosiddetta Guardia costiera libica, che vanno avanti anche dopo che la nave umanitaria ha cambiato rotta

La schiacciata di Michael Jordan che mandò in frantumi un tabellone di vetro a Trieste, quarant’anni fa

La carta igienica di mia zia
«Infilzati di fianco alla “corda” del water in un aguzzo gancio da macellaio, i foglietti servivano per quello che ci si immagina data la posizione sulla parete. Ma a mia zia l’idea di evitare disboscamenti planetari non passava “neanche per l’anticamera del cervello”, come si dice. Le interessava solo non sprecare».

La Sicilia ha messo 20 milioni di euro per spedire i rifiuti all’estero, ma non bastano
Coprono solo sei mesi e non risolvono i problemi legati alla mancanza di impianti e discariche

Le chitarre che piacciono a Jack White
Vecchie, sgargianti, scassate, economiche, sconosciute, con microfoni e theremin incorporati: in questi 50 anni ne ha spremute tante

Cinquant’anni di famiglia Gandhi
Ma non quel Gandhi: il 25 giugno del 1975 Indira impose all’India una svolta autoritaria, e le successive due generazioni hanno segnato la politica del paese

Trent’anni fa Christo e Jeanne-Claude impacchettarono il Reichstag
La sede del parlamento tedesco fu ricoperta da un tessuto argentato, in un'opera artistica che inevitabilmente coinvolse anche la politica

In Cina le “montagne di Avatar” hanno grotte piene di rifiuti
Da almeno 15 anni nel visitatissimo parco di Zhangjiajie viene scaricato di tutto, e sono stati trovati cumuli alti come palazzi

Dieci anni di “boschi verticali”
Il primo e più famoso è quello di Milano, diventato poi un modello per decine di altri edifici ricoperti da alberi e arbusti in tutto il mondo

Le bambole reborn spiegate, forse
Sono così realistiche da sembrare reali e il gioco di ruolo per cui sono pensate è a tratti utile, a tratti inquietante

Perché spesso d’estate sui treni o fa caldissimo o si congela
E qualche spiegazione a cui ripensare la prossima volta che vagherete di vagone in vagone cercando temperature meno estreme
