standard di bellezza

La faccia “media” di sei città, ottenuta con un algoritmo

Le modelle che compaiono nell’ultima campagna di Benetton non esistono. La campagna, che si chiama “The Face of The City” (il volto della città), aveva l’obiettivo di creare il “viso ideale”, la faccia media che rappresentasse l’identità di sei capitali della moda nel mondo: Tokyo, New York, Milano, Berlino, Parigi e Londra. I volti sono stati costruiti digitalmente, attraverso un algoritmo che ha combinato le facce di centinaia di donne. Per costruire il volto di ognuna delle città, Benetton ne ha analizzato i dati demografici: metà della popolazione di New York, ad esempio, è composta da persone nere o di origine latinoamericana. A Milano, invece, le più numerose comunità straniere sono quelle dei filippini e degli egiziani. I visi delle donne della campagna di Benetton, anche se risultano comunque “belli” in modo standard, tengono conto della composizione della popolazione delle città e delle caratteristiche fisionomiche che devono essere rappresentate per ottenere un ritratto inclusivo.

La faccia “media” di sei città, ottenuta con un algoritmo

Il corpo perfetto

Kelsey Higley ha realizzato un video sui contraddittori standard di bellezza che vengono proposti e imposti alle donne, per dimostrare che nemmeno tra quei modelli esiste un concetto univoco di corpo perfetto. Ha modificato decine di suoi autoscatti in modo da avere un seno più grande o più piccolo, occhi più grandi, un sedere più piccolo o più grande a seconda delle mode, fianchi più o meno stretti, un corpo più muscoloso e compatto, o più sinuoso. La fine del ciclo di trasformazione è il suo vero corpo.

Il corpo perfetto

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