silenzio
Perché il tennis si guarda in silenzio
È una regola non scritta ma molto rispettata: ha ragioni storiche, ma non solo

Le accuse di plagio a Ermal Meta e Fabrizio Moro, per la loro canzone di Sanremo
La loro canzone “Non mi avete fatto niente” è molto simile a “Silenzio”, presentata (e poi scartata) a Sanremo Giovani nel 2016: ma hanno anche lo stesso autore

Senza parole
Ci sono alcuni momenti dei film in cui non possiamo sentire cosa dicono i personaggi, ma li vediamo sussurrare, parlare, urlare, anche se le parole sono coperte da altri suoni. Cosa ci dice quel silenzio-non-silenzio?

Tutto il resto è silenzio

Serve silenzio

Il tennis con le urla
Le squadre universitarie americane stanno cercando di eliminare una delle regole più antiche – il silenzio del pubblico – per attirare più persone alle partite

Coi fantasmi

Oggi tutti i mari sono neri

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Il lungo silenzio del portavoce del ministero degli Esteri cinese dopo una domanda sulle proteste contro le restrizioni

Dentro la stanza del silenzio
A Ferrara, nel Dipartimento di Ingegneria dell'Università, c'è una delle camere anecoiche più grandi d'Europa: non si sentono rumori, se non quelli prodotti dal proprio corpo

Un gesto fatto dagli insegnanti in Germania ne ricorda uno dei nazionalisti turchi
Il gesto della “volpe silenziosa” serve a chiedere il silenzio degli studenti, ma è praticamente identico a quello dei Lupi grigi: ora è stato vietato nelle scuole di Brema

La biblioteca ermetica di Rota e Verginelli
«Davanti alla loro collezione di libri, i miei occhi si perdevano in un tripudio di illustrazioni e dettagli visivi: simboli da interpretare, raggi che si diramano, bocche che invitano al silenzio, occhi, triangoli, cuori alati, serpenti, cerchi magici e geometrie sacre, a simboleggiare, a seconda dei casi, immortalità, sapienza, umiltà, desiderio di conoscenza; e poi ancora calcoli numerici e diagrammi, arditi e complessissimi, come a voler fermare l’inafferrabile, su carta, almeno per un momento»

Il mistero dei saloni per unghie
«Ci vogliono ore e ore di manicure e momenti di silenzio condivisi perché sorga qualche piccola confidenza o un saluto più affettuoso degli altri con le ragazze cinesi che ci lavorano. Ma tra i due mondi rimane una distanza incolmabile. Anche se le pelli si toccano, le persone non si toccano mai per davvero. Un giorno però ho un colpo di fortuna inaspettato. Sara è impegnata. Mi farà le unghie Elena. Una ragazza nuova. Scopro che parla perfettamente l’italiano. E scopro anche, quasi subito, che il mistero è apparente, e scompare se appena guardiamo»

«Su questa storia io non ho dei sassolini nelle scarpe, ho della ghiaia»
Dopo la scarcerazione di sua figlia Roberto Salis ha commentato ancora una volta duramente l'operato del governo, che invece rivendica di aver «lavorato intensamente, in silenzio»

Ayrton Senna, trent’anni fa
«Era una bella e calda giornata di primavera. Ricordo il viavai della gente, il rombo dei motori, le corse di classi minori prima di pranzo. Per la gara trovammo posto attaccati alla rete, subito prima della Villeneuve, in fondo al rettilineo dopo il Tamburello. Mi sembra di sentirlo ancora adesso – sulle braccia, negli orecchi, nello stomaco – il frastuono delle macchine al giro di ricognizione, l’eccitazione di vedere per la prima volta la Ferrari dal vivo. Poi quei cinque giri dietro alla safety car per il tamponamento di Lamy a JJ Lehto. Infine il rombo più acuto, la voce di Francesco che dice “ecco, sono ripartiti”, il grido dei motori che si avvicina. E quel proiettile, laggiù, che si schianta contro il muro, la scia della Ferrari di Berger che frulla l’alettone in aria come un coriandolo, il casco giallo reclinato, i soccorsi, l’elicottero in pista. E il silenzio. L’irreale silenzio. Un intero autodromo ammutolito»

C’era una volta “C’era una volta in America”
«Ecco cosa c’è di universale, in Noodles. Non rifiuta di vendicarsi, ma vuole farlo a modo suo. E il suo “modo di vedere le cose” sono il silenzio e l’assunzione di responsabilità. Mi sembra che non ci sia niente di più universale della conquista di una simile consapevolezza. Questo mi ha insegnato Noodles. Il suo desiderio di riscatto, pur con tutte le ferite autoinflitte e impossibili da rimarginare, è alla base del meccanismo di identificazione che tanto mi ha stravolto dopo la prima visione del film. La ricerca della salvezza, l’accettazione del proprio destino, malgrado la paura e il dolore. L’innocenza si perde una volta sola – Dominic è già morto, per sempre –, e l’immobilità non impedisce al destino di bussare».

«Destra, attento, passa, tira!»
Nel calcio a 5 per ciechi il pubblico deve stare in silenzio per far sentire la palla ai giocatori, mentre c'è chi dà indicazioni fondamentali per organizzare le azioni

Ai residenti del quartiere del Colosseo non piace questa torretta bianca
È alta dieci metri, serve a coprire un'antenna e la sua costruzione è stata approvata grazie al silenzio assenso

Il pubblico del tennis non si sa più comportare?
In uno sport noto per il contegno e per il silenzio che vige durante il gioco, sempre più spesso i giocatori si lamentano del tifo sguaiato
