Si chiama Francesca

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Il mistero dei saloni per unghie

«Ci vogliono ore e ore di manicure e momenti di silenzio condivisi perché sorga qualche piccola confidenza o un saluto più affettuoso degli altri con le ragazze cinesi che ci lavorano. Ma tra i due mondi rimane una distanza incolmabile. Anche se le pelli si toccano, le persone non si toccano mai per davvero. Un giorno però ho un colpo di fortuna inaspettato. Sara è impegnata. Mi farà le unghie Elena. Una ragazza nuova. Scopro che parla perfettamente l’italiano. E scopro anche, quasi subito, che il mistero è apparente, e scompare se appena guardiamo»

Il mistero dei saloni per unghie

La punteggiatura:

«Oggi se ne sta lì come la segnaletica stradale, non ci facciamo caso, ma esiste da pochissimo tempo. Scriviamo da seimila anni (minuto più, minuto meno) e usiamo i “segni paragrafematici”, come dicono i linguisti, solo da duemila e quattrocento. I greci erano svogliati e la adoperavano in modo incerto. I romani non la usavano per nulla. Al tempo di Dante c’erano i glifi che oggi ignoriamo, estinti come dinosauri: il doppio punto, il punto mobile, la virgola alta. Fourier pretendeva quattro tipi di virgole. Questo è un breve prontuario di ciò che ne resta. Prendiamo la virgola per esempio,»

La punteggiatura: