Locandine di film che non esistono
Un graphic designer immagina come sarebbero potuti essere certi film, se fossero usciti in tempi diversi e con attori diversi

Un graphic designer immagina come sarebbero potuti essere certi film, se fossero usciti in tempi diversi e con attori diversi

Raccolte in due libri, disegnate da fan e artisti, e spesso più significative e calzanti di quelle ufficiali

Chi sarebbe stato il protagonista di "Drive" se fosse uscito negli anni Cinquanta? Chi avrebbe diretto "Interstellar" e chi "Pulp Fiction"?

Le ha scelte Rotten Tomatoes, per gli appassionati di grafica e per quelli abituati a giudicare un libro dalla copertina

Raccolti in un video pubblicato su Vimeo: il poster di "Viandante sul mare di nebbia" e "Into Darkness - Star Trek", per esempio

Quelli più caratteristici, scelti, ricreati e assemblati in set da un designer inglese, che poi li fotografa e li trasforma in manifesti da acquistare

Scelte da Rotten Tomatoes tra tutte quelle uscite quest'anno: alcune sono di film famosi, altre sono un ottimo pretesto per trovare il prossimo film da guardare

Una raccolta di poster di seguiti di film famosi mai realizzati - Top Gun e Blade Runner, fra gli altri - in mostra a Los Angeles


Locandine che dicono da subito quello che c'è nel film: “Un'altra missione per salvare Matt Damon” per The Martian, ad esempio


È un western, uscirà alla fine dell'anno

Tra cui quelli di "Star Wars", "Il Signore degli Anelli" e "Kill Bill", realizzati da un artista polacco per il progetto "Spoiler Alert!"

I manifesti dei film americani per adulti degli anni Sessanta e Settanta erano molto lontani dallo squallore di certe bacheche delle edicole

Un bel modo per mettere in evidenza il lavoro grafico delle locandine (e anche per mettersi alla prova e cercare di riconoscerli)

Il designer Nick Barclay scompone in cerchi colorati film molto famosi, da “Matrix” a “Trainspotting”

Li ha disegnati l'illustratrice francese Malika Favre con uno stile che ricorda l'Art déco e le atmosfere noir: ci sono Boyhood e Grand Budapest Hotel, tra gli altri

Titoli che spiegano quello che poi c'è davvero nel film: per esempio "Boyhood" sarebbe "La pubertà in timelapse"

Il primo è Nymphomaniac, ce n'è uno presente due volte e anche uno italiano
