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‘O professore

Che cosa dice la sentenza su Ustica
I risarcimenti ordinati ai ministeri ammettono la validità di una tesi ben precisa sul disastro del 27 giugno 1980, e ora lo Stato deve decidere cosa farne

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Il 27 giugno saranno trent'anni dalla strage di Ustica

Internet veloce è arrivato nelle piccole isole italiane
Sono serviti un robot, due navi e molti soldi

13 cose che abbiamo comprato a giugno
Piatti per la pizza, costumi da bagno di grande sobrietà, ventilatori e bellissimi set di LEGO, tra le altre cose

Genova vuole esportare la sua acqua per contrastare la siccità nella Pianura Padana
L'idea di costruire un grande dissalatore è ambiziosa, complicata e non si sa ancora bene se sia una cosa utile

La fine dell’era antibiotica
In Europa esplode la percentuale di infezioni che i farmaci non riescono più a trattare: e l'Italia è in cima alla lista

Non è semplice capire se la Francia abbia avuto un ruolo nella strage di Ustica
Se ne riparla dopo l'intervista di Giuliano Amato secondo cui l'aereo fu abbattuto per errore da un caccia francese

Come va nei comuni dove il divieto di fumare all’aperto c’è già
Sembra funzionare se accompagnato da efficaci campagne di comunicazione, altrimenti è semplice dimenticarsene

Il nuovo romanzo di Chiara Valerio, con Sellerio
Alcune pagine di "Chi dice e chi tace", che racconta una sorta di indagine ed è ambientato a Scauri, paese di origine della scrittrice

Un posto in cui nove abitanti in più fanno tutta la differenza del mondo
Melle, in provincia di Cuneo, è uno dei tanti paesi di montagna che stanno trovando modi per evitare uno spopolamento che sembrava inesorabile

La gran storia del batiscafo Trieste sul fondo dell’oceano
Il 23 gennaio 1960 un prodigioso sommergibile costruito in Italia si posò sul punto più profondo della fossa delle Marianne, con due uomini a bordo

Carlo e Nello
Il fratelli Carlo e Nello Rosselli, assassinati il 9 giugno del 1937, hanno fatto parte della mia educazione civile da ragazzino. [Continua]

Fascismo e locuste

I funerali dell’anarchica Pinelli
«“Non sei stata tu a cercare quei riflettori che ti hanno puntato addosso e che anzi, hai cercato sempre di evitare", ha scandito la figlia Claudia dagli altoparlanti durante la cerimonia per sua madre Licia Rognini. Vorrei ricordare una foto. Venne scattata all’una e cinque di notte del 16 dicembre 1969. Quattro giorni prima era scoppiata la bomba di piazza Fontana e Giuseppe Pinelli dalla sera della strage era rinchiuso nel palazzo della questura di Milano. Quella notte un paio di giornalisti del "Corriere" si precipitano a casa Pinelli a San Siro, in via Preneste 2. Licia Pinelli, in vestaglia, apre la porta e i due giornalisti le comunicano la notizia. “Dev’essere successa una disgrazia a suo marito”. E aggiungono: “Sembra che sia caduto da una finestra della questura“. Licia Pinelli ascolta e in quel momento, click, viene scattata la foto. Il volto grigio, livido, prosciugato da quattro giorni di timori e cattivi pensieri, diventa un’immagine di cronaca».

È sparito il centrodestra
Alle elezioni amministrative crolla il PdL, perde la Lega malgrado Tosi vinca a Verona al primo turno, e svanisce il Terzo Polo; molto bene il M5S e il PD se la cava

In una mano il forcone, nell’altra il mondo
«Borbottare è lecito, criticare è utile, solo a patto che ci rendiamo conto della sensazionale epoca nella quale noi, non altri, abbiamo messo piede per primi. Abbiamo acceso un fuoco di impensabile fascino, maneggevolezza, comodità, sapienza (volendo). Godiamocelo. Almeno ogni tanto, felicitiamoci con noi stessi»

Un paese ben coltivato
Giorgio Boatti è andato in giro per campagne italiane, raccontando in un libro storie di un paese agricolo contemporaneo

Storia tossica della letteratura italiana
«Nelle antologie scolastiche il sessismo, i pregiudizi di genere, le vittimizzazioni secondarie sono una costante. Le scrittrici sono assenti o relegate al di fuori del “canone”. Da generazioni assorbiamo, anche a scuola, attraverso la letteratura, una “cultura sentimentale” maschile, specchio del tempo in cui è nata, ma inevitabilmente anche modello per il tempo successivo. Le figure femminili della letteratura italiana non si sono mai emancipate dai due stereotipi possibili: l’angelo puro o la subdola tentatrice»
