I soldi che diamo ai partiti
Anche se non esistono: cifre e dati sul finanziamento pubblico da quando lo chiamiamo "rimborso elettorale", messi insieme da Paolo Baroni sulla Stampa

Anche se non esistono: cifre e dati sul finanziamento pubblico da quando lo chiamiamo "rimborso elettorale", messi insieme da Paolo Baroni sulla Stampa




Come funziona fuori da qui il finanziamento pubblico: in Europa è previsto quasi ovunque ma non sotto forma di "rimborsi", meno in Asia e Africa

Secondo l'Espresso l'ex tesoriere della Margherita negli ultimi anni ha girato i soldi del partito - molti soldi - a una fondazione di Francesco Rutelli

Perché il tesoriere di un partito sciolto aveva tutti quei soldi; e perché un partito sciolto riceve ancora un finanziamento abolito da un referendum

L'approvazione di un discusso emendamento fa tornare d'attualità la questione di se e come si possa rifiutare il finanziamento pubblico

Nel 1999 la leader dei Radicali fu protagonista di una campagna piuttosto unica, che ricorda quella di Berlusconi di questi giorni

Le tesi e il contesto della discussa indagine della Procura di Firenze, sbrogliati dalle critiche politiche contro il principale accusato

Un emendamento di Tabacci proponeva di dare ai ricercatori parte dei soldi destinati ai partiti

La conta dei voti del primo turno è ancora in corso, ma risulta in vantaggio il candidato dell'opposizione Rumen Radev


Ci ha provato con i tranvieri di Genova, appena prima che trovassero un accordo, e ci ha riprovato con i forconi di Torino, mentre le bande spargevano paura in città. Ci riproverà, sicuro. [Continua]

Il rinvio della cancellazione della seconda rata dell’Imu. Uno scontro acceso e sorprendente sulla legge per i nuovi stadi, con il governo spaccato in due come una mela. [Continua]

E annuncia un progetto di governo fin troppo ambizioso: ma l'ipotesi staffetta ha fatto i conti senza di lui

Abolizione dell'IMU sulla prima casa, istituzione delle macroregioni e riduzione di cinque punti (!) della pressione fiscale

La storia di quando Radio Radicale trasmise senza selezioni e censure le telefonate del pubblico: per alcuni fu "un'indecenza", per altri un "enorme patrimonio di conoscenza"

