È dura essere Julian Assange
C'è chi vede il fondatore di Wikileaks come un difensore della libertà, chi come un pericolo pubblico

C'è chi vede il fondatore di Wikileaks come un difensore della libertà, chi come un pericolo pubblico

I consigli di Foreign Policy a Wikileaks su come far del bene, ed evitare di mettere in pericolo dei civili

"I documenti accelereranno sicuramente la sensazione che lo sforzo della guerra non sia ancora sostenibile per molto", scrive Time

Il fondatore di Wikileaks, intervistato dall'Observer, risponde alle critiche ricevute per aver diffuso i documenti top secret sulla guerra in Afghanistan

Il New York Times ha appena pubblicato – con l’aiuto di Wikileaks – la sua risposta all’inchiesta del Washington Post sull’intelligence americana: migliaia di documenti sulla guerra in Afghanistan. p.s. lo scoop è anche del Guardian e dello Spiegel. Vedi anche: - Talpe - Real Change? - E ancora siamo in Afghanistan - Collateral murder - Amore e guerra - A proposito [...]

La storia del "Combat Outpost Keating", l'avamposto americano nelle montagne dell'Afghanistan

Le autorità USA potrebbero "ripulire" i prossimi documenti che pubblicherà il sito web, ma la Difesa smentisce

L'organizzazione utilizza un intricato sistema basato su alcune fondazioni per ricevere le donazioni e affrontare le spese

Il social network dovrà fornire le informazioni su alcuni iscritti riconducibili all'organizzazione di Assange

Wikileaks ha pubblicato un documento classificato di tre pagine della CIA

Gli eventi del festival del giornalismo online di Varese in streaming

Li ha selezionati il Telegraph, in attesa della pubblicazione di 400.000 documenti sulla guerra in Iraq

Ci sono film tratti da storie scritte da Agatha Christie, Beppe Fenoglio, Stephen King e Dave Eggers; e c'è ancora tempo per leggere le 60 pagine da cui è tratto "Arrival"

«La genealogia purtroppo non può dirmi nulla sul carattere della nonna che non ho mai conosciuto, ma mi ha ricordato che dovrei farmi coraggio e fare qualche domanda su di lei alle poche persone che la conobbero e che ci sono ancora»

Diamo troppo peso a come scriviamo: sbagliare non è sintomo di ignoranza o stupidità, sostiene un giornalista del New York Times

Fino al Settecento era una stagione cupa e triste, poi è diventata poetica e affascinante: lo scrittore Adam Gopnik spiega nel suo nuovo libro perché

E in questo tempo è stata osannata e criticata come poche altre organizzazioni nel mondo, come il suo capo, e continua a fare parlare di sé
