Quel Giro d’Italia del 1946
Fu il primo dopo la guerra, partì settant'anni fa e fu uno di quelli "Bartali contro Coppi": ma successe anche molto altro

Fu il primo dopo la guerra, partì settant'anni fa e fu uno di quelli "Bartali contro Coppi": ma successe anche molto altro

La 100ª edizione della corsa è partita a mezzogiorno da Alghero: si concluderà a Milano fra 24 giorni, dopo 21 tappe e più di 3.500 chilometri

Andrete a vedere quasi tutti "Captain America" (e fate bene, a giudicare da quel che si sente in giro), ma ci sono delle alternative

Non si fa vedere in giro da più di tre settimane, e sul suo conto circolano strane storie: che servono anche a capire come funzionano i media nordcoreani

L'ex presidente francese si sta facendo vedere in giro per promuovere la sua autobiografia, e ha ripreso a criticare il suo successore

Sono un gruppo di Genova, che esiste già da parecchi anni e si è fatto vedere in giro

Le Olimpiadi cominciano fra tre giorni (ma in realtà fra due) e sono in corso gli ultimi preparativi: arrivano gli atleti, si prepara il palco, Putin si fa vedere in giro

L'ex presidente degli Stati Uniti si fa vedere pochissimo in giro: stavolta lo ha fatto per tentare di convincere i repubblicani a votare la riforma sostenuta da Obama

Forse no, perché lui non si fa più vedere in giro dal 2003: il Washington Post ha raccontato dell'uomo che da allora lo protegge

Il presidente Abdelaziz Bouteflika non si fa vedere in giro da più di un anno, neanche dai suoi alleati e consiglieri: molti sospettano ci sia stato un golpe "soft"

Sono un gruppo di Genova, che esiste già da parecchi anni e si è fatto vedere in giro: stasera cantano "Solo una canzone"

Arrivano da Genova, sono in attività già da parecchi anni e si sono fatti vedere in giro

Sono un gruppo di Genova, che esiste già da parecchi anni e si è fatto vedere in giro: stasera duetteranno con Jack Savoretti

Fino all'inizio di agosto si potrà vedere la cometa Neowise, di ritorno dal suo giro intorno al Sole, anche a occhio nudo

«Sospetto che annotare le frasi sentite in giro abbia a che vedere con un’insofferenza più o meno cosciente verso l’insieme dei gesti che più ci ritroviamo a fare oggi: condividere, recensire, produrre contenuti, dire la nostra, esserci. Mi piace la non intenzionalità di una frase ascoltata per caso, la sua aleatorietà, il fatto che sia nel mondo reale e non su uno schermo, che in qualche modo registri il presente e l’aria che tira senza pretendere di spiegarli, di imporli, di filtrarli attraverso una visione. Mi piace che richieda attenzione, una certa disposizione all’ascolto. Che sia fine a sé stessa, ma in qualche modo anche utile a qualcos'altro, se siamo pronti a ricordarla, a darle retta»

«Era una bella e calda giornata di primavera. Ricordo il viavai della gente, il rombo dei motori, le corse di classi minori prima di pranzo. Per la gara trovammo posto attaccati alla rete, subito prima della Villeneuve, in fondo al rettilineo dopo il Tamburello. Mi sembra di sentirlo ancora adesso – sulle braccia, negli orecchi, nello stomaco – il frastuono delle macchine al giro di ricognizione, l’eccitazione di vedere per la prima volta la Ferrari dal vivo. Poi quei cinque giri dietro alla safety car per il tamponamento di Lamy a JJ Lehto. Infine il rombo più acuto, la voce di Francesco che dice “ecco, sono ripartiti”, il grido dei motori che si avvicina. E quel proiettile, laggiù, che si schianta contro il muro, la scia della Ferrari di Berger che frulla l’alettone in aria come un coriandolo, il casco giallo reclinato, i soccorsi, l’elicottero in pista. E il silenzio. L’irreale silenzio. Un intero autodromo ammutolito»


Le tappe che saranno decisive per la Maglia rosa, e i ciclisti che potrebbero indossarla

Arrivano le montagne e tra i molti che proveranno a usarle per attaccare il favorito – lo sloveno Primoz Roglic – c'è Vincenzo Nibali
