Cosa vuol dire “desueto”
È una parola che si usa poco e che significa "non più in uso": una parola desueta, insomma

È una parola che si usa poco e che significa "non più in uso": una parola desueta, insomma

Indica chi cura il proprio aspetto ed è quasi sinonimo di "agghindato"

È sinonimo di diverbio: più forte di un bisticcio, ma dura meno di una litigata

Lo è uno stato che si dichiara neutrale dal punto di vista religioso, ma anche una scuola libera da ogni ingerenza ecclesiastica

Descrive la smodatezza nel mangiare o l'esagerata sontuosità di un banchetto, e ha origine dal personaggio di un famoso romanzo

Oggi alla sindaca di Roma è stata notificata la fine delle indagini preliminari per le accuse di abuso d'ufficio e falso

Non certo “nemico”: è un concetto più complesso, che riguarda per certi versi “le colpe dei padri”

È una parola di origine greca che significa purificazione, e ha una storia lunga e articolata

Significa "spaventarsi" o "temere il verificarsi di una certo evento": ma che piaccia o no, ha ormai anche un altro significato

È una parola che contiene tutti insieme i significati di superbia, prepotenza, boria, sfrontatezza, insolenza e alcune altre brutte cose

È sinonimo di incontrovertibile e inconfutabile, ma può anche definire un discorso dogmatico o un ragionamento non supportato da prove

È come vile, vigliacco o codardo, ma un po' meglio

È qualcosa di complicato, arduo, più che difficile: una volta lo si diceva anche dei cibi e delle bevande

Non significa né dare né pretendere, come pensano certi: significa liberare qualcuno da un obbligo o una responsabilità

Viene dal francese "mousse", ma non quella mousse: e si usa per cose concrete o metaforiche, anche assai diverse

Il Partito Democratico americano ha scelto le battaglie sbagliate e dovrà correggere presto il tiro se vuole riprendersi dopo la sconfitta contro Trump, dice un editoriale del Washington Post

La terza parola spiegata bene non ha niente a che fare con discutere o chiacchierare, come pensano molti

La quarta parola spiegata da Massimo Arcangeli è quella per descrivere chi "non oltrepassa mai la giusta misura, si tiene al riparo da ogni eccesso o sregolatezza"

Stefano Bartezzaghi riflette sul diffuso uso scorretto della parola, e su quello che significa
