Un anno dopo la morte di Satnam Singh, a Latina è tornato tutto come prima
Il lavoro nero è molto diffuso, e anzi molte aziende per sfuggire ai controlli stanno attuando forme di sfruttamento più sofisticate

Il lavoro nero è molto diffuso, e anzi molte aziende per sfuggire ai controlli stanno attuando forme di sfruttamento più sofisticate

La pianura bonificata in provincia di Latina è una delle aree italiane a maggior concentrazione di imprese agricole, nelle quali vengono spesso sfruttati migliaia di indiani di religione sikh

Il lavoratore indiano morto dopo aver perso il braccio in un macchinario non aveva un contratto, come molti altri lavoratori nell'agro pontino, dove l'agricoltura si regge sullo sfruttamento delle persone

Era ricoverato da lunedì in gravissime condizioni, la procura ha aperto un'inchiesta per omissione di soccorso e omicidio colposo

90 anni fa fu posata la prima pietra di Littoria, oggi Latina, dopo complicate bonifiche e con la contrarietà iniziale di Mussolini

«Ci danno una piccola sostanza per farci lavorare di più» e non sentire fatica e dolore: il reportage del Manifesto sulle migliaia di indiani che lavorano nelle campagne

Il sottosegretario all'Economia, leghista, ha chiesto che un parco di Latina dedicato a Falcone e Borsellino torni a essere intitolato al fratello di Mussolini

Quasi cinquemila persone tra cui molti braccianti hanno protestato contro lo sfruttamento, il caporalato e le dure condizioni di lavoro nei campi

Oggi è il compleanno di uno dei comuni più giovani di Italia, inaugurato nel 1932 con un discorso dal balcone di avete-capito-chi

Studi e denunce stimano che un quarto di tutti i braccianti lavori senza regolare contratto e in condizioni molto dure

Anzi, sono peggiorate le condizioni dei braccianti che lavorano nelle serre e che manifestano da mesi per il caso del mediatore culturale ivoriano

Il Post ha documentato le loro condizioni di lavoro fra paghe infime e giornate lunghissime, permesse da una norma poco nota delle leggi sull’accoglienza

Il centrosinistra nelle grandi città e in certe zone delle ex "regioni rosse", la destra in gran parte del Nord e al Centro

«Un migrante che non ha le carte in regola è criminalizzato come “clandestino”. Ma moltissimi italiani e americani che conosco, gli “expat”, vivono da anni senza le carte in regola, pagando le tasse in patria e tornandoci per appoggiarsi al sistema sanitario. Non mi è mai capitato, né è capitato a loro, di considerarci clandestini, solo troppo pigri per fare la coda all’anagrafe degli stranieri»

Passano le giornate nel piazzale dell'azienda ProSus, che li ha licenziati dopo che avevano occupato la fabbrica in solidarietà con alcuni colleghi lasciati senza lavoro

«Nessuno come loro, in questi trentaquattro anni, mi ha tenuto tanto compagnia. Come quella in terza elementare, che mi indusse a rifiutare per quasi dieci giorni gli inviti dei miei compagni. Crescevo, capivo, soffrivo, amavo, ed erano sempre lì»

I malfunzionamenti e la cattiva gestione delle cooperative che si occupano di accoglienza hanno ragioni che arrivano da lontano

17 libri letti e apprezzati dai redattori del Post, secondo cui potrebbero anche diventare un regalo di Natale gradito

Nel 1882 delle 69 province italiane, solo Imperia e Macerata non erano colpite dalla malattia [Continua]
