
Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).
8 giugno 1968
Tre giorni fa era il 45mo anniversario dell’assassinio di Robert Kennedy, la storia è raccontata qui. In questi giorni se ne è scritto molto, naturalmente, sui giornali americani. Il Washington Post ha pubblicato, tra gli altri, una bella ricostruzione della … Continua a leggere→

Good times
Si potrebbe dire che sia un gran momento per Nile Rodgers: il disco dei Daft Punk “Random Access Memories”, in cui suona nella canzone iniziale ed è collaboratore e ispiratore di altre, è in cima alle classifiche di mezzo mondo … Continua a leggere→

We have
Non ho visto nessun giornalista – tranne che in alcuni tweet – approfittare della guerra ai giornalisti scatenata da Beppe Grillo per togliergli la gestione della questione e affrontare il tema della qualità dell’informazione italiana seriamente e in maniera estesa. … Continua a leggere→

Tutto opinionato
«Gli italiani hanno bisogno di sapere come stanno le cose» Luca De Biase, un bel post su una questione elementare ma fondamentale del giornalismo italiano. Altre cose: WoodcockleaksÈ impossibile - fatte le dovute proporzioni - non associare quello che sta … Continua a leggere→

Notturno
La colonna sonora di “Behind the candelabra” è un po’ confusa e di qualità alterna, come peraltro era la musica di Liberace, il musicista ed entertainer raccontato nel film con Michael Douglas e che è stato appena presentato a Cannes. … Continua a leggere→

Notizie che non lo erano
“Con riferimento all’articolo apparso oggi sul “Corriere della Sera – Roma” a firma Gianluca Piacentini, relativo all’esibizione di PSY prima della Finale di TIM Cup, Lega Serie A e Telecom Italia rilevano con stupore le inesattezze riportate nello stesso e … Continua a leggere→

Many miles away
Quello che allora scoprì i Police tra di noi, fu mio fratello. Una volta andammo a un concerto a Bologna, prima di loro suonava Graham Parker, nel pubblico si scatenò una di quelle selvagge guerre di bottiglie di plastica lanciate … Continua a leggere→

Freak Out
Nile Rodgers e Johnny Marr che suonano “Le Freak” a Manchester. Altre cose: Stasera uscirei, ma non ho uno straccio da mettermiLa musica, è difficile spiegarla, e non lo scrivo per chiedere indulgenza laddove in queste pagine vi sia accaduto … Continua a leggere→

Un abbraccio
Con Franca Rame e Dario Fo la mia famiglia sarà sempre in debito, e quei mesi insieme non me li dimentico.

Italiani gli altri
Questo articolo era uscito su IL l’anno scorso, torna buono in questi giorni di discussioni sull’attribuire le colpe dei disastri nazionali “agli italiani”, ma sempre a degli altri italiani. C’è quell’espressione, “attaccati alla poltrona”. È uno dei molti deprecabili concetti … Continua a leggere→

Notizie che non lo erano
Sabato della settimana scorsa Repubblica ha messo in prima pagina un’inchiesta intitolata “Ecco l’agenda rossa di Borsellino dopo la strage”. E ancora: “Nelle foto mai viste l’ultima traccia del diario sparito”. Il riferimento era a un discusso mistero che riguarda … Continua a leggere→

Su Bologna
Sono molto diffidente e preoccupato per la superficialità polemica e in cerca di rogne con cui è stato promosso e sostenuto da molti il referendum bolognese sulla scuola, che mi pare il modo come al solito meno costruttivo per affrontare … Continua a leggere→

New entry, Sweet Caroline
Il nuovo Google Trends con le categorie è piuttosto divertente, anche se non ha ancora vergognosamente l’Italia. Queste sono le canzoni più cercate negli USA, aggiornate sul mese di aprile (Sweet Caroline è per via di Boston). Anche questa è … Continua a leggere→

My name is Jacob George
Siccome è un film di Baz Luhrmann, che ha un’attitudine piuttosto creativa e circense nei confronti delle ambientazioni delle storie che racconta, il nuovo Grande Gatsby fa un uso libero e vario della colonna sonora, e prima di lasciar prevalere … Continua a leggere→

Scegliere tra Saviano e Brunetta
Io ho questa curiosità, moderatamente polemica: i commentatori, i politici, i giornali stessi, che a sinistra stanno costruendo una campagna contro la parola “pacificazione” togliendole ogni significato costruttivo e progettuale e aderendo a quello chi-ha-avuto-ha-avuto proposto della destra (in un’ennesima … Continua a leggere→

Canzoni belle da vergognarsi
Dopo i primi ascolti del nuovo disco dei Daft Punk avevo detto a qualcuno che me ne chiedeva che se fosse stato fatto da qualcun altro lo avremmo trovato terribilmente kitsch, e lo avremmo probabilmente accantonato imbarazzati prima che potesse cominciare … Continua a leggere→

Cose sul cambiare il mondo e perché
Metto insieme un po’ di cose interessanti che sono uscite negli ultimi giorni intorno al tema del cambiare-il-mondo e degli strumenti e stimoli a farlo, e del fallimento della politica su questo fronte. Per chi voglia una trattazione più estesa … Continua a leggere→

Non si è reso conto
Le storie e le persone sono complicate e da pochi articoli di giornale non può uscire una comprensione di rapporti e cose in ballo sufficiente a dare dei giudizi, ad avere capito tutto. Ma se l’impressione che danno le poche … Continua a leggere→

Notizie che non lo erano
Il giorbale egiziano Al-Watan ha pubblicato questa settimana un’intervista all’ex presidente Mubarak ottenuta da un suo giornalista – a suo dire – in una paua del processo in corso a carico di Mubarak. Mubarak esprimeva giudizi sull’attuale presidente Morsi e … Continua a leggere→

«My name is Giovanni Giorgio»
Se non avete letto le note di copertina, la prima canzone del nuovo disco dei Daft Punk (Random Access Memories, esce in mezzo mondo oggi, in Italia martedì) vi fa dire “guarda che stavolta hanno deciso di rifare gli Chic, … Continua a leggere→
