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  • Mercoledì 12 giugno 2024

Il video della rissa alla Camera dei deputati durante il voto sull’autonomia differenziata

(ANSA/Massimo Percossi)
(ANSA/Massimo Percossi)

Mercoledì alla Camera c’è stata una rissa tra i deputati durante le votazioni per il disegno di legge sull’autonomia differenziata, un provvedimento voluto dal ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli (Lega) che definisce le modalità con cui le regioni potranno chiedere e ottenere di gestire in proprio alcune delle materie su cui al momento la competenza è dello Stato centrale. A un certo punto durante la discussione gli esponenti dell’opposizione hanno esposto la bandiera italiana e hanno cantato l’inno nazionale, per criticare l’iniziativa leghista che secondo loro svantaggerebbe le regioni del Sud. Subito dopo il deputato del Movimento 5 Stelle Leonardo Donno, pugliese, è sceso dai banchi e ha portato il tricolore a Calderoli: subito sono intervenuti i commessi per dividerli e da lì è scattata la rissa.

Dopo pochi secondi si è avvicinato Igor Iezzi, leghista milanese vicino al leader Matteo Salvini (quello con la giacca chiara), che si è lanciato contro Donno e ha tentato di sferrargli due pugni, anche se dal video sembra non lo abbia colpito. Iezzi è stato poi espulso dalla Camera. Oltre a lui, è stato espulso anche Nico Stumpo del Partito Democratico, perché sembra che abbia lanciato una sedia contro i banchi del governo. E prima ancora che iniziassero i tafferugli, era stato espulso il leghista Domenico Furgiele per aver mimato una X rivolto alle opposizioni (interpretato come un riferimento alla X Mas, la formazione militare inquadrata nell’esercito ma agli ordini diretti prima di Benito Mussolini, poi solo del suo comandante, Junio Valerio Borghese, conosciuto come il “principe nero”). Furgiele si è giustificato dicendo che quel gesto in realtà era rivolto all’opposizione che stava cantando “Bella ciao”, come per dire «no, non mi piace».