Il monologo di Jimmy Kimmel che ha aperto la cerimonia degli Oscar

Il presentatore televisivo americano Jimmy Kimmel ha aperto la cerimonia di premiazione degli Oscar con il tradizionale monologo, per il secondo anno consecutivo. Kimmel ha fatto subito una battuta sul cosiddetto “Envelopegate”, cioè sul clamoroso errore commesso durante la cerimonia dello scorso anno nell’assegnazione dell’ultimo e più importante premio, quello per il Miglior film, dato prima a La La Land e poi a Moonlight (qui tutta la storia): «Lo voglio dire: quest’anno quando sentite chiamare il vostro nome non alzatevi subito». Kimmel ha scherzato anche sul tema più chiacchierato a Hollywood nell’ultimo anno: quello delle molestie sessuali iniziato con lo scandalo di Harvey Weinstein e del successivo movimento MeToo. Riferendosi alla statuetta dell’Oscar, Kimmel ha detto: «Oscar è un uomo molto rispettato a Hollywood, guardatelo, tiene le mani dove le si può vedere, non dice mai una parola fuori posto e soprattutto, non ha il pene».

Kimmel ha parlato anche del ruolo delle donne e delle minoranze – in particolare gli afroamericani – nel cinema americano, citando l’enorme successo di Black Panther: «Mi ricordo un tempo in cui i grandi studi cinematografici non credevano che una donna o una minoranza potessero essere i protagonisti di un film di supereroi. E me lo ricordo perché quel tempo era marzo dello scorso anno». Come hanno notato in molti, c’è stata una persona in particolare che Kimmel non ha mai citato nel suo monologo d’apertura: il presidente americano Donald Trump (una cosa che invece aveva ampiamente fatto nel 2017).