Chi è esattamente Harvey Weinstein

Da quando è stato accusato di molestie sessuali da decine di donne lo conosciamo come famoso-produttore-di-Hollywood, ma perché è così noto nel suo ambiente?

(LOIC VENANCE/AFP/Getty Images)
(LOIC VENANCE/AFP/Getty Images)

Fino a dieci giorni fa il nome Harvey Weinstein diceva molto a chi si intende di cinema, pochissimo a tutti gli altri. Era conosciuto come un potentissimo produttore cinematografico di Hollywood, con un gran fiuto per gli affari e una spiccata capacità organizzativa. Nell’ultima settimana decine di donne fra cui Angelina Jolie, Gwyneth Paltrow e Asia Argento lo hanno accusato – soprattutto attraverso due articoli del New York Timesdel New Yorker – di averle molestate sessualmente. Nel frattempo Weinstein è stato licenziato dalla casa di produzione che aveva fondato e l’Academy, la società che assegna gli Oscar e di cui fa parte ogni importante persona del cinema americano, ha organizzato una riunione speciale per decidere se escluderlo dai suoi membri. Ma a cosa deve la sua fama, almeno nell’ambiente di Hollywood?

Prima che si sapessero tutte le recenti accuse, prima che il Time gli dedicasse una copertina definendolo “Produttore, predatore, reietto”, già giravano voci su certi suoi atteggiamenti; ma nella maggior parte dei casi sembravano battute, cose di gossip. Weinstein, insomma, era famoso solo per il suo lavoro e i risultati eccellenti che ne aveva ottenuto.

Weinstein ha 65 anni ed è nato nel Queens, a New York, in una famiglia ebraica. Suo padre lavorava con i diamanti. Studiò Lettere e insieme al fratello minore Bob si mise a organizzare concerti rock. Grazie ai soldi fatti con quell’attività, negli anni Settanta crearono la Miramax, una società di produzione il cui nome era l’unione dei nomi dei loro genitori: Miriam e Max. All’inizio era una società piccola che si occupava di documentari musicali, ma negli anni Ottanta iniziò a farsi notare come una delle più interessanti società di produzione di film indipendenti: una di quelle che danno fiducia a film relativamente piccoli e ambiziosi, che difficilmente verrebbero fatti dalle società più grandi.

Tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta, la Miramax ha finanziato il documentario The Thin Blue Line, il film Sesso, bugie e videotape di Steven Soderbergh e, nel 1992, Le iene di Quentin Tarantino. La Miramax si fece un nome e contribuì alla realizzazione di un gran numero di film. Nel 1993 fu comprata dalla Disney per 80 milioni di dollari.

La società andò avanti producendo o distribuendo decine di film che andarono bene e ottennero nomination agli Oscar e nel 2005 Bob e Harvey Weinstein lasciarono la Miramax per fondare una nuova società: la Weinstein Company. Il New York Times ha scritto che Weinstein ha avuto a che fare in vario modo con film che hanno messo insieme più di 300 nomination agli Oscar. Tra i film in cui ha messo dei soldi facendo il produttore o per cui ha fatto da produttore esecutivo (una figura ancora più importante, che gestisce e decide cose, oltre a finanziare) ci sono: Pulp Fiction, Chocolat, Chicago, Il Signore degli Anelli, The Aviator, Will Hunting – Genio ribelle e Il discorso del re.

A Weinstein veniva poi riconosciuta una grande abilità nel pubblicizzare i film in cui aveva investito. Nel 2013, Ann Hornaday, il capo dei critici del Washington Post, descrisse così le sue capacità:

Weinstein è un esperto nel setacciare i suoi film alla ricerca del più flebile legame con un tema sociale del momento, e quindi camuffare da campagna sociale una manovra di marketing. I cartelloni che pubblicizzano The Imitation Game con la scritta “rendete onore a quest’uomo, rendete onore a questo film” legano un possibile Oscar alla campagna contro l’omofobia. Una cosa simile era successa in passato, quando Weinstein cercò di legare la promozione del Lato positivo a una riforma dei manicomi o Philomena a una nuova legislazione sulle adozioni.

È difficile argomentare che anche la più debole campagna su questi temi non sia apprezzabile: Weinstein può essere scaltro, persino cinico, ma solitamente contribuisce a sollevare attenzione e consensi intorno a buoni film.

Prima dei fatti degli ultimi giorni Weinstein era noto per essere molto attivo nel sociale e per essere stato per anni un sostenitore del Partito Democratico, si dice anche che avesse un ottimo rapporto con gli Obama: Malia Obama ha fatto uno stage nella sua società, e nel 2013 Michelle Obama lo definì «una persona magnifica». Sembra che Weinstein abbia anche ricevuto importanti onorificenze da parte del Regno Unito e della Francia.

È stato sposato dal 1987 al  2004 con Eve Chilton; nel 2007 ha sposato l’attrice e fashion designer Georgina Chapman. Dalle due donne ha avuto in tutto cinque figli: il primo nato nel 1995, l’ultimo nel 2013. Chapman ha detto alcuni giorni fa di volerlo lasciare.