Il vero caso Unicredit di ieri

Non sono un esperto di grande finanza, ma sono diventato abbastanza attento alle bufale giornalistiche, quindi è da questo lato che vi racconto cosa mi pare sia successo ieri intorno a Unicredit e alle presunte dimissioni di Profumo: mi pare che sia un caso in cui le “notizie che non lo erano” diventano qualcosa di più. Vado con ordine, ricostruendo.

– Lunedì mattina i giornali riferiscono di un’escalation nelle tensioni dentro Unicredit sul peso della Libia. Al Post decidiamo di fare un pezzo che spieghi di cosa si sta parlando : lo scrive Francesco Costa molto bene, lo mettiamo online nel pomeriggio. Dopo neanche un’ora le agenzie annunciano la convocazione di un CdA straordinario per martedì sera e i siti dei quotidiani danno come “scenario più probabile” le dimissioni di Profumo.

– Martedì mattina tutti i giornali hanno pagine e pagine di commenti e analisi sullo showdown. Unicredit apre malissimo in Borsa (-3,20%), poi un po’ risale.

– Alle 14 Salvatore Ligresti, azionista di Unicredit e membro del CdA di RCS (poi ci arriviamo) dice ai giornalisti: «Sono favorevole alla stabilità». Può voler dire tutto, ma suggerisce un suo appoggio allo status quo.

– Tra le 14 e le 16 si accavallano voci e smentite, comunicate anche dalle agenzie, sul fatto che Profumo abbia presentato le dimissioni o che le presenti a breve. Alle 15  è un portavoce della banca a smentire, perché poco prima Corriere.it ha già titolato annunciando le dimissioni: “Profumo si è dimesso”.

– Bene, che ora era esattamente quando il sito del Corriere ha pubblicato questo titolo? Volete sapere perché è così importante? Ecco perché:

È il titolo di Unicredit ieri. Come si vede, dopo la risalita della mattina, alle 14,30 c’è un crollo, che prosegue per il quarto d’ora successivo. Cos’era successo? Dovreste averlo capito. Non so ricostruire esattamente a che ora il sito del Corriere abbia annunciato le avvenute dimissioni, ma qui lo riprendevano alle 14,35 e qui alle 14,53 dicono esplicitamente che il titolo di Corriere.it ha causato quel tonfo.

– Adesso voi potreste dire: beh, è normale, con la finanza. Le notizie agitano le borse. Il fatto è che quella notizia – a quel che sappiamo oggi – era falsa. Le dimissioni di Profumo non sarebbero arrivate, dietro richiesta del CdA, che dopo le undici di sera, dopo una battaglia che non aveva esiti scontati.

– Torniamo al pomeriggio. Tutti i siti e le agenzie vanno dietro alla scommessa di Corriere.it, e alle 16,30 l’AdnKronos pubblica questo:

UNICREDIT: LETTERA AL CDA, PROFUMO LASCIA INCARICO = Roma, 21 set. (Adnkronos) – Profumo lascia il suo incarico di amministratore delegato di Unicredit. La decisione è stata comunicata con una lettera al cda. Il board che si riunirà alle 18 ne prenderà atto, conferendo temporaneamente le deleghe al presidente Dieter Rampl. (Fin/Ct/Adnkronos)

“La decisione è stata comunicata con una lettera al cda”: da dove viene questa informazione? Se davvero – come pare – Profumo non si era dimesso, chi ha inventato la lettera giunta persino al CdA? (inciso: di fronte a questa conferma, anche il Post – che era stato guardingo finora, e anzi diffidente – aggiorna il suo pezzo del giorno prima segnalando le evidentemente avvenute dimissioni di Profumo)

– Gli unici tra i grandi quotidiani ad andarci cauti sono quelli del Sole 24 Ore. Alle 20 Gianni Riotta scriverà su Twitter: “Perchè giornali agenzie e siti hanno titolato sulle “dimissioni” di Profumo con tanta fretta ieri? Quando le notizie precedono la realtà…“. E poi: “E’, comunque finisca, una vicenda su cui meditare: internet e informazione usate per forzare la realtà sono un pericolo“. E ancora: “Perché girano tante bufale sul caso Profumo

– Intanto la Borsa ha chiuso: il titolo Unicredit è un po’ risalito e poi risceso, e chiude in perdita del 2,11% – come riferisce lo stesso Corriere.it – senza più avvicinarsi ai livelli di prima dell’annuncio dimissioni.

– E arriviamo alla sera, e al CdA che dovrebbe ratificare le dimissioni, che inizia alle 18,30. Ma passano due ore senza notizie e qualcosa sta evidentemente succedendo. Improvvisamente alle otto e mezza dal CdA arriva notizia ai giornalisti che qualcosa non torna. Prima si dice che alcuni consiglieri non vogliano accettarle, le dimissioni: e tra questi Ligresti. Poi si capisce che l’inatteso tentativo di questo fronte è stato sconfitto e le cose sono tornate sul loro binario. E infine arriva la notizia che Profumo è stato “sfiduciato”. Ma se c’era già una lettera di dimissioni (e consegnata), che bisogno c’era di sfiduciarlo, e di ordinargli – riferiscono le agenzie – di dimettersi entro mezzanotte?

– Insomma, restano diversi misteri. Quello che è però al momento realistico è che il sito del Corriere abbia pubblicato una notizia falsa (prematura, a essere indulgenti), e questo abbia influenzato i movimenti di Borsa e potenzialmente influito sullo showdown serale e sui suoi esiti. Esiti peraltro molto infelici per un consigliere di amministrazione della società che pubblica il Corriere, di cui sarebbe interessante conoscere le comunicazioni telefoniche di oggi.  Tutto quanto per una notizia che non lo era, e poi venitemi a dire che fare le pulci alle balle scritte dai giornali è una cosa da blogger capricciosi.

Aggiornamento: il Corriere di oggi smentisce se stesso e i casini di ieri in una riga, en passant: “lascia quindi la guida di Piazza Cordusio. Ma senza presentare le dimissioni”.

Luca Sofri

Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).