
Corpi di reato
Veduta di Corleone, Palermo, 2012</b
Stampa inkjet, 198x148cm
Corleone è stata per circa quarant’anni la roccaforte del cosiddetto clan dei Corleonesi, artefice negli anni ’80 e ’90 della più sanguinosa offensiva mafiosa contro lo Stato italiano.
In un’audizione del dicembre del 1992, così il pentito Leonardo Messina descrive l’ascesa dei Corleonesi:
«Loro si sono impadroniti di questo sistema perché sono arrivati in alcuni posti un po’ a gomitate. Quando sono arrivati al potere piano piano hanno ucciso tutti. Il problema di questi uomini è che hanno fatto uccidere tutti, magari da noi stessi: chi ha ucciso il fratello, chi il cognato, chi il cugino, perché pensava di prenderne il posto. Invece, pian piano quelli si sono impadroniti del sistema. Le strutture ci sono sempre ma al potere ci sono uomini loro, che nessuno ha votato».