Alla fine la tanto attesa “decisione” di LeBron James era solo una trovata pubblicitaria
Aveva anticipato un grande annuncio e molti avevano pensato al suo ritiro

Lunedì LeBron James, uno dei migliori giocatori di basket di sempre, aveva annunciato che martedì alle 18 (ora italiana) avrebbe preso «la decisione definitiva» («the decision of all decisions»). Dall’annuncio, fatto con un brevissimo video su tutti i suoi profili social, avevano cominciato a girare alcune ipotesi sul contenuto della decisione: la principale, logicamente, riguardava un suo possibile ritiro alla fine della stagione 2025-2026 (James ha 40 anni). Alla fine questo grande annuncio è arrivato di un’ora prima rispetto a quanto annunciato (prima delle 17 italiane) ed era solo una collaborazione con Hennessy, un marchio di cognac.
C’è da dire che già alcuni media e commentatori avevano ipotizzato che si trattasse solo di una trovata pubblicitaria. Nel video di lunedì James aveva detto che stava per prendere «la seconda decisione»: un riferimento alla prima, molto attesa e discussa, che prese nel 2010. In quel caso annunciò su ESPN che avrebbe lasciato i Cleveland Cavaliers per andare a giocare ai Miami Heat (sarebbe poi tornato a Cleveland, dove nel 2016 vinse il primo e unico campionato nella storia della squadra). «Porterò il mio talento a South Beach e giocherò per i Miami Heat», aveva detto quel giorno, in un set (un campo da basket) simile a quello in cui ha annunciato la collaborazione con Hennessy.
La pubblicità è stata proprio una parodia di quella prima “decisione”. Alla domanda dell’intervistatore «Lebron, tutti vogliono sapere dove porterai i tuoi talenti quest’anno», esattamente la stessa che gli venne posta nel 2010, James risponde: «È stata dura. Ho deciso che quest’autunno porterò il mio talento a Hennessy».
Prodotto dal 1765, negli ultimi decenni Hennessy è stato citato in centinaia di canzoni hip hop, soprattutto per via del suo lungo rapporto con la comunità afroamericana. Non è quindi un caso che LeBron James ci stia collaborando, dato che l’NBA, di cui lui è una figura molto rappresentativa, ha un forte legame sia con la cultura afroamericana sia con l’hip hop.
James sta per cominciare con i Los Angeles Lakers la sua ventitreesima stagione in NBA, il principale campionato di basket nordamericano: nessuno prima di lui, che esordì molto giovane, aveva mai giocato così tanto. L’ha fatto talmente a lungo da riuscire a giocare con suo figlio. Da quando lunedì aveva pubblicato quel breve filmato, scrive ESPN, i prezzi dei biglietti per le partite dei Lakers sono aumentati in modo spropositato: per l’ultima partita in casa di stagione regolare, quella del 12 aprile del 2026 contro gli Utah Jazz, il prezzo minimo è passato da 70 euro a quasi 500 euro.
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