Chi può battere Conegliano?
Ricomincia la Serie A1 femminile di pallavolo: la domanda è sempre quella, e in parte pure la risposta

La Serie A1 femminile di pallavolo ha tante squadre forti, ma sono otto anni che vince sempre la stessa, Conegliano. È un po’ una contraddizione, ma è così: nel campionato considerato il più competitivo al mondo quasi non c’è competizione per la vittoria, perché il livello raggiunto da Conegliano, squadra veneta della provincia di Treviso, ha pochi eguali nella storia della pallavolo e dello sport in generale.
Anche per la nuova stagione, che comincia lunedì alle 20:30 con tutte e sette le partite della prima giornata in contemporanea, Conegliano è la netta favorita. È una squadra quasi senza punti deboli, con molte tra le migliori giocatrici al mondo (Gabi Guimaraes, Isabelle Haak, Asia Wolosz, Monica De Gennaro), un allenatore preparato come Daniele Santarelli e un’abitudine a vincere che la rende quasi imbattibile nei momenti cruciali. In estate ha migliorato non tanto il sestetto titolare (era difficile, del resto) quanto il gruppo di riserve, acquistando due schiacciatrici come Nika Daalderop e Fatoumatta Sillah, ventiduenne gambiana naturalizzata slovena che si è fatta notare agli ultimi Mondiali.
È insomma l’ennesimo inizio di stagione nel quale ci si chiede se il dominio di Conegliano potrà essere messo in discussione, e in tal caso da chi. Come nella scorsa stagione, le squadre che puntano a provarci sono tre: Milano, Scandicci e Novara; tra di loro però le gerarchie sembrano essere un po’ cambiate. Dopo anni in cui Milano era sembrata la squadra che più di tutte poteva contendere a Conegliano la vittoria dei trofei italiani e internazionali, ora vari commentatori e siti specializzati reputano Scandicci la più attrezzata a farlo, per come e per quanto si è rinforzata, ma anche perché Milano ha cambiato tanto, e parte quindi con più incertezze rispetto al passato.

Un attacco della brasiliana Gabi Guimaraes in una partita tra Conegliano e Milano della scorsa stagione (Giuseppe Cottini/Getty Images)
Sono già diversi anni che Scandicci è una delle migliori squadre italiane ed europee, comunque. Due anni fa arrivò fino alle finali Scudetto, perdendo la serie per 3 partite a 1 contro Conegliano, mentre nella scorsa stagione ha raggiunto la finale di Champions League (persa contro – indovinate? – Conegliano). Rispetto a quella squadra, sono cambiate tutte e quattro le schiacciatrici: sono arrivate Avery Skinner e Sarah Franklin, statunitensi, e poi Gaia Traballi e Caterina Bosetti. Quest’ultima in particolare, acquistata dal VakifBank, porterà tanta esperienza e aiuterà Scandicci a risolvere il problema delle italiane da mandare in campo (devono essere almeno tre, in Serie A1).
Il punto di forza della squadra, allenata da Marco Gaspari, rimane comunque la diagonale alzatrice-opposta. La quarantunenne serba Maja Ognjenovic è una delle alzatrici più vincenti ed eclettiche degli ultimi vent’anni. Ha vinto i Mondiali con la Serbia nel 2018, il campionato in cinque paesi diversi (ma non ancora in Italia) e gioca spesso in modo tanto preciso quanto spettacolare, con la capacità unica di palleggiare, in alcune situazioni, con le mani a rovescio, un gesto piuttosto innaturale che spesso riesce a spiazzare il muro avversario.
Una delle alzate “storte” di Ognjenovic, per Antropova
L’opposta è Ekaterina Antropova, 22 anni, che ha appena vinto i Mondiali con l’Italia (ha fatto 42 punti tra semifinale e finale, pur alternandosi con Paola Egonu) ed è stata la miglior marcatrice degli ultimi due campionati. «Dopo anni di rincorsa, Scandicci sembra avere finalmente le carte in regola per provare l’assalto allo scudetto», ha scritto OA Sport, parlando di «progetto tecnico che ha ormai raggiunto la maturità» e di squadra «completa e varia».
Milano ricomincia la stagione senza Alessia Orro e Myriam Sylla, che giocheranno entrambe nel campionato turco, nel Fenerbahce l’alzatrice e nel Galatasaray la schiacciatrice. Come in Nazionale, anche a Milano erano due leader tecniche e carismatiche della squadra, e rimpiazzarle non sarà semplice. Al posto di Orro, Milano ha scelto Francesca Bosio, che negli scorsi anni a Novara era stata una delle migliori palleggiatrici del campionato, mentre per sostituire Sylla (e la francese Héléna Cazaute, pure lei finita in Turchia) sono state prese Rebecca Piva e Celeste Plak. Sono tutte giocatrici con esperienza nel campionato italiano, ma che dovranno dimostrare di essere competitive in un contesto senza dubbio più esigente.
Nonostante i cambiamenti e le incognite, Milano rimane comunque una squadra fortissima, con quattro campionesse del mondo. Ad Anna Danesi e Paola Egonu, due dei punti fermi in Nazionale e nel club, si sono aggiunte la centrale Benedetta Sartori e la libero Eleonora Fersino. Una parte dei suoi successi dipenderà da come starà la schiacciatrice Elena Pietrini, che nella scorsa stagione è rientrata solo a febbraio dopo un brutto infortunio a una spalla, e soprattutto da come l’allenatore Stefano Lavarini riuscirà a motivare una squadra che ha perso due leader e che, nonostante gli investimenti e gli sforzi, nelle ultime stagioni non è mai riuscita a vincere un torneo importante (sempre per lo stesso problema: Conegliano).
– Leggi anche: La nuova “classica” della pallavolo femminile è un bel po’ sbilanciata

La palleggiatrice Francesca Bosio, qui con Novara, che da questa stagione giocherà per Milano (Federico Manoni/ZUMA Press Wire)
Tra le tre principali rivali di Conegliano, comunque, l’unica in grado di batterla nella scorsa stagione era stata Novara, che aveva vinto la seconda partita delle semifinali Scudetto (perdendo le altre tre) per 3 set a 0, in quella che per Conegliano era stata la prima sconfitta dopo cinquanta vittorie consecutive.
Novara è allenata da Lorenzo Bernardi (sono tutti e quattordici uomini gli allenatori della Serie A1 femminile) e – così come Milano e Scandicci – durante l’estate ha cambiato alcune titolari. Al posto di Bosio ha preso la palleggiatrice di riserva della Nazionale Carlotta Cambi, che aveva già giocato a Novara in passato. E la belga Britt Herbots migliorerà un reparto schiacciatrici già molto forte, che comprende Lina Alsmeier e soprattutto Mayu Ishikawa. Come centrale è arrivata la nederlandese Indy Baijens.
L’anno scorso Novara ha vinto la Coppa CEV, secondo torneo europeo per importanza, e quest’anno per alcuni potrebbe scalare le gerarchie e diventare la prima alternativa a Conegliano. Nel podcast specializzato Volley In Barba, per esempio, è già stata messa al secondo posto nel “power ranking” (come viene definita la classifica sulla base dei valori delle squadre). A fine settembre ha battuto proprio Conegliano (3-1) e poi Scandicci (3-2) nella Courmayeur Cup, un torneo quadrangolare amichevole giocato in preparazione al campionato.
La vittoria di Novara nell’amichevole pre-stagionale contro Conegliano
La stagione regolare della Serie A1 terminerà il 21 febbraio, poi dal primo marzo a fine aprile ci saranno i playoff. Si comincia di lunedì perché il regolamento internazionale prevede 28 giorni di pausa tra l’ultima partita delle nazionali (la finale dei Mondiali vinta dall’Italia) e l’inizio dei campionati: la Serie A1 aveva provato a chiedere una deroga di un giorno per giocare la domenica, ma senza successo. Per ogni giornata una partita sarà trasmessa in chiaro su Rai Sport (in genere quella del sabato sera) e due su DAZN. Per chi volesse vedere tutte le partite, invece, c’è l’abbonamento a Volleyball World TV.



