L’Italia ha chiuso i Mondiali di atletica leggera con sette medaglie: non ne aveva mai vinte così tante

Mattia Furlani festeggia la vittoria nel salto in lungo ai Mondiali di Tokyo, 17 settembre 2025 (Song Yanhua/Xinhua via ZUMA Press, ANSA)
Mattia Furlani festeggia la vittoria nel salto in lungo ai Mondiali di Tokyo, 17 settembre 2025 (Song Yanhua/Xinhua via ZUMA Press, ANSA)

Ai Mondiali di atletica leggera che si concludono domenica a Tokyo, in Giappone, l’Italia ha vinto sette medaglie: un oro, tre argenti e tre bronzi. Le atlete e gli atleti italiani non ne avevano mai vinte così tante: il record precedente era quello stabilito ai Mondiali di Göteborg, in Svezia, nel 1995, quando ne vinsero sei (due ori, due argenti e due bronzi).

L’unica medaglia d’oro italiana è stata quella vinta nel salto in lungo dal ventenne Mattia Furlani, che con un salto di 8,39 metri ha migliorato di un centimetro il suo record personale. Gli argenti sono stati quelli di Nadia Battocletti nei 10mila metri, di Antonella Palmisano nella marcia e di Andrea Dallavalle nel salto triplo. Hanno poi vinto il bronzo Leonardo Fabbri, Iliass Aouani e di nuovo Battocletti, rispettivamente nel getto del peso, nella maratona e nei 5mila metri.

L’ultima gara della manifestazione con atlete o atleti italiani è stata domenica la staffetta 4×400 femminile, in cui Anna Polinari, Virginia Troiani, Eloisa Coiro e Alice Mangione sono arrivate all’ultimo posto (gli uomini non si erano invece qualificati per la finale). Furlani è diventato anche il più giovane atleta italiano di sempre a vincere una medaglia d’oro ai Mondiali di atletica.

Alle Olimpiadi di Tokyo nell’atletica l’Italia aveva vinto cinque medaglie, tutte d’oro, tra cui i 100 metri, la staffetta 4×100 e il salto in alto. A Parigi 2024 invece le medaglie nell’atletica erano state tre: l’argento di Battocletti nei 10mila metri, il bronzo di Furlani nel salto in lungo e quello di Andy Díaz nel salto triplo.

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