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  • Mercoledì 17 settembre 2025

Le New York Liberty c’erano dall’inizio, ma vincono da poco

Una delle più antiche squadre femminili di basket ha cominciato ad avere successo da quando sono arrivati un bel po' di soldi e una giocatrice come poche altre al mondo

di Giorgia Bernardini

Sabrina Ionescu (Paras Griffin/Getty Images)
Sabrina Ionescu (Paras Griffin/Getty Images)
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Domenica 14 settembre sono cominciati i playoff della WNBA, la lega professionistica femminile di basket, la cui finale – al meglio di sette partite – sarà a ottobre. Le squadre che giocheranno i playoff sono otto, ma quelle che realisticamente possono puntare a vincere il titolo sono tre: Minnesota Lynx, Las Vegas Aces e New York Liberty, la squadra campione in carica, che già due anni fa era arrivata fino alla finale e che domenica ha vinto la prima partita di playoff contro le Phoenix Mercury.

Prima della vittoria dell’anno scorso erano più di 50 anni che una squadra di New York non vinceva il campionato di basket nordamericano (l’avevano fatto i New York Knicks nel 1973). Quella del 2024 è stata la prima vittoria delle Liberty in WNBA, un campionato in cui giocano sin dal primo anno in cui fu organizzato. Dopo diversi anni passati nelle parti basse della classifica, le Liberty sono ora una delle più forti squadre del torneo, tra le favorite anche quest’anno. C’entrano soprattutto un cambio di proprietà avvenuto nel 2019, e l’arrivo di una delle migliori giocatrici di basket al mondo.

Le New York Liberty sono tra le squadre più longeve della WNBA, dove così come in NBA (il campionato maschile) capita spesso che le squadre cambino nome o città. Esistono dal 1997 e sono una delle otto squadre che parteciparono alla prima edizione della WNBA. Non è un risultato scontato visto che cinque di quelle otto squadre oggi non esistono più. Oltre alle New York Liberty sono rimaste soltanto le Los Angeles Sparks e le Phoenix Mercury, mentre le Las Vegas Aces possono considerarsi un’evoluzione di quelle che nel 1997 erano le Utah Starzz.

Nonostante esistano da molti anni, tra il 2003 e il 2023 le Liberty avevano giocato una sola finale, perdendola. Un po’ poco per una città come New York in cui il basket è molto seguito (a livello maschile oltre ai Knicks ci sono i Brooklyn Nets) e anche molto praticato dalle persone che ci abitano: soprattutto nei playground, i campetti di cemento all’aperto in cui si gioca un basket meno tecnico e più fisico.

Le cose hanno cominciato a cambiare nel 2019, quando la squadra è stata acquistata da Clara Wu Tsai e Joe Tsai, una coppia di investitori newyorkesi che ha iniziato a spendere molti soldi per farla crescere. I coniugi Tsai hanno acquistato la squadra per una cifra stimata tra i 12 e i 14 milioni di dollari e l’hanno spostata a Brooklyn, dove gioca le partite casalinghe al Barclays Center. Clara Wu Tsai inoltre è coproprietaria di diverse realtà sportive di primo piano, tra cui i Brooklyn Nets.

Un’immagine celebrativa della vittoria delle Liberty, il 24 ottobre 2024 (Rob Kim/Getty Images)

Dopo anni in cui le Liberty non si sono quasi mai allontanate granché dal fondo della classifica della WNBA, la nuova gestione è ripartita da un nome: Sabrina Ionescu.

Ionescu ha 27 anni ed è una playmaker (la giocatrice che costruisce il gioco e ne gestisce i tempi) che nel 2020 le Liberty chiamarono come prima scelta al draft della WNBA, l’evento annuale con cui le squadre scelgono le giocatrici in arrivo dalle università o dall’estero. Già a livello universitario Ionescu si era fatta notare per la sicurezza con cui stava in campo e per la sua efficacia nei tiri da tre. Riesce a segnarli da qualsiasi posizione della metà campo di attacco, con una rapidità e una precisione che la rendono molto imprevedibile. Negli anni Ionescu e le Liberty sono cresciute insieme, e anno dopo anno sono state sempre più identificate una con l’altra.

Nel 2023 le Liberty acquistarono Breanna Stewart e Jonquel Jones, che hanno aiutato la squadra a diventare una delle migliori del campionato.

Stewart arrivava dalle Seattle Storm, dove aveva vinto due titoli WNBA, in entrambi i casi venendo scelta come MVP (cioè come miglior giocatrice) delle finali. Stewart, 31 anni, è una giocatrice esperta e duttile, e per questo difficile da marcare. In particolare, è molto efficace nel recuperare palloni in difesa, per poi rilanciare con rapidità le azioni di attacco.

Jones, anche lei 31enne, è nata nelle Bahamas e gioca come centro, quel ruolo in cui una giocatrice molto alta e fisicamente possente gioca vicino a canestro, soprattutto con le spalle a canestro. Jones è anche una giocatrice con una mano molto precisa sul tiro da tre punti. La sua capacità di essere pericolosa sia da vicino che da lontano la rende a sua volta – così come Stewart – un’avversaria molto difficile da marcare.

Jonquel Jones nel 2023 (Dustin Satloff/Getty Images)

Più in generale le Liberty sono una squadra a cui piace giocare un basket molto fisico, fatto di contatti corpo a corpo, sia in attacco che in difesa. Da tempo hanno creato una squadra di avversari composta da soli uomini contro cui giocare in allenamento: sono una quindicina di ex giocatori a livello universitario, e in alcuni casi anche ex professionisti, che vengono selezionati tramite una serie di provini. Il compito di questi giocatori – che si alternano nelle partite di allenamento contro le Liberty – è allenare abilità specifiche delle giocatrici che in questo modo in allenamento possono replicare tecniche di attacco contro le difese molto pressanti e fisiche della WNBA.

La pratica delle squadre di WNBA di allenarsi contro formazioni maschili è piuttosto diffusa, anche se alcune giocatrici hanno dichiarato pubblicamente che la selezione di questi giocatori a volte ha effetti spiacevoli. La primavera scorsa le Los Angeles Sparks avevano pubblicato sui loro social un post in cui si diceva che la squadra era alla ricerca di nuovi giocatori per la squadra maschile di allenamento. Fra i commenti ne erano arrivati anche di molto sessisti nei confronti di alcune giocatrici della squadra. Alcune persone avevano fatto riferimenti apertamente sessuali rispetto a eventuali contatti fisici con le giocatrici durante le azioni di gioco.

Nelle partite che hanno portato ai playoff le Liberty sono spesso sembrate meno brillanti rispetto alla stagione passata, con molta meno costanza in confronto alle Minnesota Lynx, che l’anno scorso persero in finale contro le Liberty.

Quest’anno i rapporti di forza sembrano essere diversi: le Lynx hanno vinto 34 partite su 44, le Liberty ne hanno vinte 27 su 44. C’entrano però anche alcuni infortuni, in particolare di Stewart e Jones, e non sarebbe il primo caso in cui una squadra riesce a fare degli ottimi playoff dopo una stagione così così.

Comunque, anche a prescindere dal risultato in questi playoff, la squadra ha interessanti piani di crescita, non solo sportiva, anche per i prossimi anni. Nel 2027 sarà inaugurato a Greenpoint, nel quartiere di Brooklyn, un nuovo centro di allenamento delle New York Liberty progettato da Populous, uno studio di architettura specializzato in strutture sportive. Durante la fase di progettazione lo studio si è confrontato con Ionescu, Stewart e Jones per avere indicazioni specifiche sulle necessità delle giocatrici. Il nuovo campo per gli allenamenti, per esempio, sarà illuminato con luci naturali grazie a grandi vetrate laterali e al posto dei soliti spogliatoi condivisi ogni giocatrice avrà anche uno spazio personale. Fra le altre cose ci saranno anche un campo all’aperto, una sauna e un asilo nido.