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  • Giovedì 10 ottobre 2024

New York potrebbe avere finalmente una squadra di basket vincente

Più di cinquant'anni dopo l'ultima vittoria dei Knicks, le Liberty si sono qualificate per le Finals della WNBA per il secondo anno consecutivo e sono considerate favorite

Le giocatrici delle New York Liberty Courtney Vandersloot, Sabrina Ionescu e Breanna Stewart (AP Photo/Corey Sipkin)
Le giocatrici delle New York Liberty Courtney Vandersloot, Sabrina Ionescu e Breanna Stewart (AP Photo/Corey Sipkin)
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Nella notte italiana tra giovedì 10 e venerdì 11 ottobre cominceranno le Finals della WNBA, cioè le partite che assegnano il titolo nel principale campionato femminile statunitense di basket. A giocarselo saranno le New York Liberty e le Minnesota Lynx, in una serie al meglio delle 5 partite, in cui cioè vince la squadra che per prima ottiene 3 vittorie.

Considerando che nel basket maschile i New York Knicks non vincono dal 1973 e i Brooklyn Nets non hanno mai vinto l’NBA, per la città di New York potrebbe essere l’occasione di vincere finalmente un titolo nel basket per la prima volta dopo oltre cinquant’anni (se si escludono quelli a livello universitario). Per le Liberty, che giocano le partite casalinghe al Barclays Center di Brooklyn (lo stesso dei Nets), saranno le seconde Finals consecutive. In tutto hanno giocato sei finali tra il 1997 e il 2023, ma non sono ancora mai riuscite a vincerle. Adesso però, dopo che hanno eliminato in semifinale le Las Vegas Aces, sono ritenute favorite per la vittoria finale.

Negli ultimi due anni, infatti, le Aces avevano vinto due titoli consecutivi, e puntavano a fare il cosiddetto three-peat, cioè a vincere il terzo campionato di fila. Lo scorso anno alle Finals sconfissero proprio New York per 3-1, motivo per il quale è stata particolarmente significativa la recente vittoria in semifinale di New York, sempre per 3 partite a 1 (in WNBA squadre di due conference diverse possono affrontarsi anche in semifinale, a differenza che in NBA). L’allenatrice di Las Vegas, Becky Hammon, ha detto che la squadra di New York «è stata creata per eliminarci, e ce l’ha fatta. Penso che se lo siano meritato». Contando anche la stagione regolare, cioè la parte di campionato che si gioca prima dei playoff, quest’anno New York ha vinto 6 partite contro le Las Vegas Aces e ne ha persa solo una, dimostrandosi superiore a quella che in molti ritenevano la miglior squadra del campionato.

Gli highlights della quarta e ultima partita della serie tra New York e Las Vegas

In generale New York è stata la squadra che ha vinto più partite di tutti in stagione (32 su 40) e ai playoff finora ne ha persa solo una su sei giocate (ha vinto 2-0 ai quarti di finale contro le Atlanta Dream e appunto 3-1 in semifinale contro le Aces). «Questa squadra mostra diverse somiglianze con i Boston Celtics 2023-2024 (che vinsero il titolo in NBA) per la costanza in stagione regolare, la costruzione della squadra e l’eccezionale staff tecnico», scriveva il magazine newyorkese Focus circa un mese fa. Entrambe le squadre possiedono giocatori e giocatrici che tirano bene, sanno cosa fare col pallone e difendono in modo organizzato.

Le Liberty, insomma, sono una squadra completa e forte sia in attacco sia in difesa, con due giocatrici che spiccano più delle altre: la prima è Sabrina Ionescu, ventiseienne statunitense di origini rumene che nel 2020 fu la prima scelta assoluta nel draft (il processo con cui la WNBA seleziona le nuove giocatrici provenienti dai campionati scolastici o dall’estero). Nell’ultima partita della serie contro le Las Vegas Aces, vinta 76-62 da New York, è stata la giocatrice che ha segnato più punti, 22; è molto abile nel tiro da tre punti e in questi anni è diventata una delle cestiste più riconoscibili e apprezzate della WNBA.

Sempre in quella gara-4 contro le Aces, la trentenne Breanna Stewart ha totalizzato 19 punti e 14 rimbalzi. È una giocatrice forte e molto esperta, che ha già vinto per due volte il titolo WNBA (nel 2018 e nel 2020 con Seattle), oltre a tre Mondiali e tre Olimpiadi con la Nazionale statunitense. L’allenatrice delle Liberty è l’australiana Sandy Brondello, che ha già portato una squadra della WNBA a vincere le Finals (le Phoenix Mercury nel 2014).

Breanna Stewart contro le Las Vegas Aces (AP Photo/Ian Maule)

Alle Finals che stanno per cominciare New York avrà, come si dice in questi casi, il vantaggio del fattore campo, cioè potrebbe giocare una partita in casa in più rispetto alle avversarie: le prime due della serie saranno a New York, la terza e la quarta a Minneapolis e la quinta di nuovo a New York (ma la quarta e la quinta potrebbero non essere necessarie).

Le Minnesota Lynx erano state la miglior squadra della WNBA in mezzo agli anni Dieci del Duemila: tra il 2011 e il 2017 raggiunsero per sei volte le Finals, vincendo il titolo per quattro volte. Negli anni successivi si erano un po’ ridimensionate (nel 2022 non si qualificarono per i playoff e nel 2023 persero al primo turno dopo una stagione regolare abbastanza deludente), ma in questa stagione sono tornate sui livelli del loro periodo migliore: hanno vinto 30 partite su 40 in stagione regolare e raggiunto le Finals dopo aver eliminato Phoenix (2-0) e Connecticut (3-2).

Nel 1996, quando la WNBA nacque come lega, c’erano otto squadre (oggi ce ne sono dodici, tredici dall’anno prossimo perché si aggiungeranno le Golden State Valkyries di San Francisco). Dal 1996 ci sono stati molti cambiamenti, e tra le squadre originarie che esistono ancora oggi con lo stesso nome e nella stessa città, le New York Liberty sono l’unica a non aver ancora mai vinto il titolo. Per questo, anche dopo la vittoria della serie contro le Aces, Ionescu, Stewart e le altre giocatrici di New York hanno continuato a ripetere di non essere soddisfatte della finale e di non aver ancora «fatto niente».