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  • Sabato 5 luglio 2025

C’è un’altra proposta di cessate il fuoco a Gaza

A cui Hamas ha appena dato risposta positiva e che prevede una tregua di 60 giorni: ma è ancora tutto molto molto incerto

La Striscia di Gaza fotografata al tramonto dal sud di Israele, 1° luglio 2025
La Striscia di Gaza fotografata al tramonto dal sud di Israele, 1° luglio 2025 (AP Photo/Ariel Schalit)
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Il gruppo palestinese Hamas ha annunciato di avere dato una risposta «positiva» alla proposta di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza fatta dagli Stati Uniti, e ha detto di essere pronto a cominciare «immediatamente» i negoziati per metterla in atto. La proposta prevede un cessate il fuoco di 60 giorni, durante il quale Israele e Hamas dovrebbero trattare la fine definitiva della guerra.

Non è chiaro se Hamas abbia accettato la proposta per intero o ne abbia chiesto delle modifiche. Secondo l’amministrazione statunitense di Donald Trump, Israele avrebbe già accettato la proposta. Negli ultimi mesi Hamas e Israele sono arrivati più volte vicini a un accordo di tregua, senza però riuscire a raggiungerlo a causa di dettagli e disaccordi dell’ultimo minuto.

La proposta avanzata dagli Stati Uniti prevede una tregua di 60 giorni durante la quale dovrebbe avvenire (come già in passato) uno scambio di prigionieri palestinesi e ostaggi israeliani. Secondo il quotidiano israeliano Haaretz, nei 60 giorni di tregua Hamas dovrebbe restituire 10 ostaggi israeliani vivi, otto il primo giorno di tregua e i rimanenti due il 50esimo giorno. Si stima che Hamas tenga ancora prigionieri circa 20 ostaggi vivi. Hamas dovrebbe restituire anche i corpi di alcuni ostaggi morti. In cambio, Israele dovrebbe liberare un numero imprecisato di prigionieri palestinesi.

Una bambina tra le macerie ad al Zawaideh, nella Striscia di Gaza, 1° luglio 2025

Una bambina tra le macerie ad al Zawaida, nella Striscia di Gaza, 1° luglio 2025 (AP Photo/Abdel Kareem Hana)

Israele dovrebbe inoltre ritirare il proprio esercito dalla Striscia di Gaza, anche se non è chiaro come questo possa avvenire, visto che occupa ormai più dell’80 per cento del territorio.

Durante il cessate il fuoco di 60 giorni le due parti dovrebbero continuare a negoziare per arrivare a una fine definitiva della guerra. I negoziati dovrebbero avvenire con il sostegno degli Stati Uniti, del Qatar e dell’Egitto, che dovrebbero impegnarsi a fare in modo che siano portati a termine.

Questo è ancora il problema principale dei negoziati: Hamas chiede la fine definitiva della guerra e il ritiro di Israele dalla Striscia di Gaza, mentre Israele vuole mantenersi aperta la possibilità di nuove offensive, e ha finora rifiutato ogni accordo che ponesse davvero fine ai combattimenti. In questo modo anche le tregue precedenti, una a novembre del 2023 e una a gennaio del 2025, erano fallite dopo essere entrate in vigore: gli attacchi israeliani si erano fermati per alcune settimane, ma poi erano ripresi.