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  • Mercoledì 11 giugno 2025

Trump ha detto di aver trovato un accordo con la Cina

Dovrebbe riguardare i dazi, le terre rare e gli studenti universitari, ma si sa ancora molto poco

(AP Photo/Evan Vucci)
(AP Photo/Evan Vucci)
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Donald Trump ha annunciato che gli Stati Uniti hanno trovato un accordo con la Cina per ridurre le restrizioni, commerciali e non, che i due paesi si sono imposti a vicenda nelle scorse settimane, ossia da quando Trump ha introdotto dazi altissimi sulle importazioni cinesi (e non solo) avviando una guerra commerciale. I due paesi avevano in realtà già trovato un accordo a metà maggio, ma avevano poi continuato a imporsi restrizioni e a minacciare ritorsioni a vicenda.

Da lunedì i funzionari di Cina e Stati Uniti stanno negoziando a Londra per provare a distendere la situazione ed evitare conseguenze negative sulle rispettive economie. Sul nuovo accordo ci sono ancora pochissime informazioni: per ora non c’è una conferma da parte della Cina, e lo stesso Trump ha detto che dovrà essere approvato formalmente sia da lui che dal presidente cinese Xi Jinping. Di concreto quindi c’è ancora poco, e le informazioni annunciate da Trump vanno prese con cautela.

Trump ha detto che la Cina si sarebbe impegnata a fornire agli Stati Uniti le cosiddette “terre rare”, un gruppo di 17 metalli essenziali per tantissime produzioni industriali e di cui la Cina ha sostanzialmente il monopolio. Era la questione più urgente dei negoziati, poiché da quando Trump ha iniziato la guerra commerciale la Cina ne ha limitato parecchio l’esportazione: non solo verso gli Stati Uniti ma anche verso il resto del mondo, creando grossi guai per l’industria mondiale.

Nelle ultime settimane l’amministrazione statunitense aveva cercato di fare pressione sulla Cina in vari modi, limitando le esportazioni di prodotti e tecnologie nazionali – tra cui prodotti chimici, componenti di aerei e software – e anche tentando di revocare i visti agli studenti cinesi iscritti alle università negli Stati Uniti. Trump ha detto che quest’ultima decisione verrà revocata.

Trump ha detto che l’accordo riguarderebbe anche i dazi, cioè le imposte sui prodotti importati dall’estero: quelli sulle merci cinesi importate negli Stati Uniti dovrebbero essere del 55 per cento, mentre quelli sulle merci statunitensi importate in Cina del 10 per cento. Il livello annunciato è però più alto di quanto aveva stabilito l’accordo precedente, di maggio, che prevedeva dazi statunitensi del 30 per cento: non si sa perché ora dovrebbero essere più alti.

A inizio aprile Trump aveva imposto dazi altissimi su una lunga serie di paesi. Pochi giorni dopo li aveva sospesi per tutti per 90 giorni, tranne che per la Cina. Nei piani di Trump, nei 90 giorni di sospensione gli Stati Uniti avrebbero dovuto negoziare con i vari paesi coinvolti per ottenere accordi commerciali favorevoli: questo non sta succedendo, e anzi tutta la questione ha solo causato enorme confusione e grosse perdite sui mercati finanziari. Finora gli Stati Uniti hanno annunciato formalmente un solo accordo commerciale, con il Regno Unito.