È nata la sorellina di Peppa Pig!

Ok, non è una notizia, ma è finita per diventarlo anche per gli adulti grazie a un'enorme campagna promozionale

(Hasbro)
(Hasbro)
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Martedì nel noto programma televisivo Good Morning Britain è stata annunciata la nascita della sorellina di Peppa Pig, la celebre maialina al centro dell’omonimo cartone animato inglese seguito e amato un po’ in tutto il mondo. Nell’annuncio sono stati dati dettagli proprio come si farebbe col parto di una vera celebrità, sull’ora – le 5:34 – e sul luogo: il Lindo Wing, l’esclusivo reparto di maternità del St. Mary’s Hospital di Londra, dove sono nati tutti e tre i figli di Kate Middleton e del principe William. Lo stesso programma televisivo a febbraio aveva avuto in anteprima la notizia della gravidanza di Mamma Pig, con una “intervista esclusiva” al personaggio animato.

Anche in Italia, dove il cartone animato è distribuito dalla Rai, la notizia è circolata molto tra chi ha figli piccoli, ma non solo: il sito della rivista Vanity Fair per esempio ha pubblicato un articolo intitolato “Peppa Pig ha una sorella (con un nome dolcissimo). Ed è nata nello stesso ospedale dei royal baby”. Tutto questo e anche di più è stato messo in piedi all’interno di un’enorme campagna promozionale, evidentemente molto riuscita.

Sul profilo Instagram ufficiale di Peppa Pig, che è seguito da 1,7 milioni di follower, il 20 maggio è comparso il video di un annunciatore che presentava la nascita di Evie (questo è il nome) fuori dall’ospedale, con tanto di campane. La notizia è stata ripresa in fretta dai media inglesi ed europei, per poi arrivare poche ore dopo negli Stati Uniti, dove il personaggio di Mamma Pig ha ringraziato con un messaggio vocale il pubblico del Today Show, occupando spazi e modalità di solito dedicati alle celebrità o comunque a notizie di ben altro rilievo.

L’annuncio del programma inglese ha ottenuto 57 milioni di visualizzazioni solo su TikTok. Il post su Instagram con Evie, Mamma e Papà Pig più di 500mila like.

Mamma Pig aveva annunciato di essere incinta lo scorso febbraio in un’intervista esclusiva data sempre a Good Morning Britain, ovviamente con un cameo di Peppa; l’annuncio era arrivato in modalità simili anche negli Stati Uniti, nel podcast di Kylie Kelce, così come in Italia, nel programma della Rai La volta buona. A fine aprile c’era poi stato un evento dal vivo di gender reveal party, cioè una festa per annunciare il sesso della nascitura: due personaggi vestiti da Peppa e George (il suo fratellino) erano stati messi fuori dalla famosa centrale elettrica di Battersea di Londra, le cui ciminiere si erano illuminate di rosa al momento della rivelazione.

Oltre a essere stata raccontata in vari episodi della serie, la gravidanza è stata al centro di un’altra intervista esclusiva a Mamma Pig sulla versione britannica della rivista Grazia, con tanto di discussioni su temi come il costo della vita con tre figli e il congedo parentale, e un’illustrazione che richiamava i tipici servizi fotografici delle celebrità con il pancione (che in generale si fanno fare anche molte altre donne).

La gravidanza di Mamma Pig è stata sfruttata anche per una collaborazione con l’azienda Clearblue, nota per i test di ovulazione e gravidanza.

Peppa Pig esiste dal 2004 e in Italia c’è dall’anno successivo. Ha per protagonista una maialina antropomorfa di quattro anni che vive col fratellino, che ne ha due, e con i suoi genitori. I personaggi sono impegnati in attività quotidiane, come andare a trovare gli amici o al parco giochi, e le puntate sono molto brevi, di pochi minuti, quindi adatte a essere seguite anche da bambini molto piccoli. In ventun anni ne sono state girate quasi 400, sono state tradotte in oltre 40 lingue e trasmesse in 180 paesi. È insomma una di quelle serie che sono diventate un fenomeno che supera lingue, culture e confini.

L’azienda che ha sviluppato la campagna promozionale è PrettyGreen, gestisce clienti come Amazon Music, Disney e Pizza Express, e per svilupparla si è ispirata a tutto quello che fanno le celebrità quando dicono di essere incinte, dagli annunci video con tanto di ecografie messe in mostra ai baby shower, le feste in vista del parto. La codirettrice Emma Simpson ha spiegato al sito specializzato PR Week che visto che Peppa Pig era già un personaggio amato in tutto il mondo, la vera sfida era ampliare la visibilità del marchio e aumentare l’interazione con il pubblico.

PrettyGreen sapeva che dare contorni realistici alla vicenda, e al contempo scherzarci sopra, avrebbe fatto girare un sacco i contenuti anche su account di cultura pop e attraverso i meme: così ha sviluppato una strategia rivolta soprattutto ai genitori dei bambini che seguono il cartone animato o comunque a persone della loro età. In sintesi, ha detto Simpson, volevano creare un momento che venisse discusso e condiviso sui social, nel bene o nel male. Così hanno individuato programmi tv e media autorevoli a cui dare le notizie in esclusiva: poi il resto si è fatto da solo, grazie al traino della visibilità assicurata da questi canali.

Il risultato è stato che «la gravidanza di Mamma Pig ha spaccato l’Internet», ha detto Simpson. L’annuncio della gravidanza è diventato virale su social come X o Reddit e i contenuti pubblicati sui social ufficiali del cartone hanno ottenuto l’interazione di aziende famosissime come Lego e John Lewis; in più, nel giro di una settimana, erano stati prodotti oltre 800 articoli su Peppa Pig e 127 milioni di video solo su TikTok, raggiungendo un totale stimato di un miliardo e mezzo di persone.

Al momento Peppa Pig è prodotta da Hasbro Entertainment, che nel 2019 acquisì per 3,6 miliardi di euro Entertainment One, la società che ne deteneva i diritti. Piace in Inghilterra come in Germania e in Italia, dove tra le altre cose esistono diversi parchi a tema. Piace in Cina, dove a un certo punto fu censurata sui social perché piaceva un po’ troppo a una sottocultura non vista di buon occhio dal Partito Comunista. E piace appunto negli Stati Uniti, dove si è cominciato a parlare di “Peppa Effect” perché a volte i bambini che guardano il cartone assorbono parole o espressioni dell’inglese britannico che altrimenti non userebbero, come “petrol” al posto di “gas” per indicare la benzina, o “Oh dear”, un modo molto poco americano ma molto inglese per dire “Santo cielo”.

Secondo Simpson, nonostante i rischi e le perplessità, la campagna ha funzionato soprattutto grazie al «potere dell’esclusiva» e perché è riuscita a promuovere il marchio attraverso contenuti in linea con la cultura di oggi.

Evie si chiama così in onore di una prozia di Mamma Pig, ha detto lo stesso personaggio in un’intervista sempre esclusiva data sempre il 20 maggio al settimanale statunitense People, e debutterà nella serie in autunno. Intanto in circa 2.600 cinema in diversi paesi, Italia compresa, il 30 maggio uscirà uno speciale di un’ora incentrato su Peppa che la incontra per la prima volta. La settimana prossima Papà Pig dovrebbe a sua volta comparire nel programma Good Morning Britain per dare altre novità.

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