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  • Mercoledì 14 maggio 2025

Il gran colpo di fortuna dei Dallas Mavericks, per qualcuno fin troppo grande

Hanno ottenuto inaspettatamente la prima scelta al prossimo draft di NBA, alimentando una diffusa teoria del complotto

Il rappresentante dei Dallas Mavericks Rolando Blackman (sinistra) dà la mano al vice commissario dell'NBA Mark Tatum (destra) dopo l'annuncio dell'estrazione dei Dallas Mavericks per la prima scelta del draft NBA, 12 maggio 2025 (AP Photo/Nam Y. Huh)
Il rappresentante dei Dallas Mavericks Rolando Blackman (sinistra) dà la mano al vice commissario dell'NBA Mark Tatum (destra) dopo l'annuncio dell'estrazione dei Dallas Mavericks per la prima scelta del draft NBA, 12 maggio 2025 (AP Photo/Nam Y. Huh)
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Ogni anno le squadre di NBA, il campionato maschile di basket nordamericano e il più popolare al mondo, selezionano nuovi giocatori giovani dal campionato universitario statunitense o dai campionati stranieri in un evento molto seguito che si chiama draft. Per rendere il campionato più competitivo e vario, dal 1985 l’ordine di scelta del draft è deciso con un sorteggio, detto lottery, nel quale più le squadre sono andate male l’anno prima, più hanno possibilità di piazzarsi meglio in vista del draft: per esempio, le tre peggiori del campionato precedente hanno una probabilità più alta (il 14 per cento ciascuna) di ottenere la “prima scelta”, cioè di scegliere per prime il giovane che ritengono più promettente tra quelli disponibili (di solito tutti sanno già chi verrà scelto per primo).

È un meccanismo consolidato e serve ad alimentare un ricambio tra le squadre più forti del campionato, ma di recente ha anche incentivato diverse squadre a perdere apposta (un fenomeno noto come “tanking”), sacrificando una stagione per ottenere una buona scelta al draft: una tendenza che quest’anno ha tolto interesse a molte partite. Eppure, nonostante questi tentativi, alla fine ad aggiudicarsi la prima scelta di quest’anno sono stati i Dallas Mavericks, in modo del tutto inaspettato, perché avevano solo l’1,8 per cento di probabilità di essere estratti per la prima scelta.

La lottery d’altra parte funziona appunto come una lotteria: è una pesca casuale (per quanto molto complicata nel funzionamento) e può vincere anche chi ha meno probabilità di farlo. A molti appassionati però – e persino a qualche giornalista– la spiegazione probabilistica non è bastata, e la prima scelta pescata dai Mavericks è diventata oggetto di varie ipotesi e teorie complottiste.

Le probabilità delle squadre alla lottery, in percentuale, di ottenere la prima scelta del draft, 12 maggio 2025 (AP Photo/Nam Y. Huh)

Le probabilità delle squadre alla lottery di ottenere la prima scelta del draft, 12 maggio 2025 (AP Photo/Nam Y. Huh)

Le teorie hanno a che fare col fatto che quest’anno i Mavericks hanno fatto uno degli scambi più sorprendenti della storia dell’NBA: all’inizio dello scorso febbraio scelsero improvvisamente di cedere ai Los Angeles Lakers il 26enne sloveno Luka Doncic, uno dei giocatori di basket più forti al mondo, in cambio del 32enne Anthony Davis, un giocatore forte ed esperto, ma non decisivo quanto Doncic.

Lo scambio sembrò così tanto a favore dei Lakers che si ipotizzò che la NBA l’avesse orchestrato per aiutare proprio i Lakers, che avevano iniziato male il campionato. I Lakers sono considerati da sempre una squadra particolarmente protetta dalla lega, perché tradizionalmente molto seguita e quindi importante per gli ascolti e l’economia della NBA.

Questa teoria del complotto circolò così tanto in quei giorni che il commissioner (una specie di presidente) dell’NBA Adam Silver dovette negare pubblicamente il suo coinvolgimento nello scambio e disse di essere rimasto lui stesso sorpreso dalla scelta dei Mavericks.

Quando però sono stati annunciati i risultati della lottery, la teoria del complotto sullo scambio tra Doncic e Davis ha ripreso vigore e si è ampliata: secondo chi la sostiene, l’NBA avrebbe pilotato anche l’estrazione, questa volta per «premiare» i Dallas Mavericks restituendo il favore fatto ai Lakers.

Persino alcuni giocatori di NBA hanno suggerito che l’estrazione sia stata truccata. Kevin Love, che gioca nei Miami Heat, ha commentato su X scrivendo «Cioè, ma dai», mentre LeBron James, uno dei più forti e influenti giocatori di sempre e attualmente ai Lakers, ha commentato solo con delle emoji che ridono.

Il tweet è stato interpretato come una possibile allusione alla teoria del complotto, dato che James aveva già avuto posizioni simili in un’intervista di pochi mesi fa. Per lui, per esempio, non era stata una coincidenza che nel 2003 i Cleveland Cavaliers (che comunque avevano delle possibilità altissime di farcela) avessero ottenuto la prima scelta per il draft e lo avessero potuto scegliere quando era il giovane più desiderato della lega. James era nato e cresciuto nell’Ohio, e quindi lui stesso alludeva al fatto che il draft fosse stato pilotato per ragioni di narrazione mediatica.

Ma le accuse all’NBA di manipolare la lottery vengono da molto più lontano. Già durante la prima edizione del 1985 alcuni appassionati sospettarono (e sospettano tuttora) che la lega avesse “pilotato” l’evento per dare ai New York Knicks la prima scelta (Patrick Ewing) e rilanciare così una delle franchigie più importanti e seguite della lega.

Le teorie del complotto sulla lottery di NBA naturalmente non hanno mai avuto alcun fondamento, dato che il processo con cui avviene l’estrazione delle squadre è molto complesso e trasparente, ed è quindi difficile da truccare. E non è nemmeno il primo anno che una squadra con bassissime probabilità di vincere la lottery ottiene la prima scelta: nel 1993, per esempio, gli Orlando Magic ce la fecero con l’1,52 per cento delle possibilità, e nel 2008 anche i Chicago Bulls.

La lottery di quest’anno

Anche l’affermazione secondo cui i Dallas Mavericks avrebbero fatto un “favore” ai Los Angeles Lakers dandogli Doncic (e che siano stati “premiati” di conseguenza) è di per sé molto contestabile. I Mavericks hanno sicuramente avuto la peggio dallo scambio, dato che Davis si è anche infortunato nel corso della stagione e non si sono qualificati ai playoff. Ma quando decisero di cedere Doncic avevano le loro motivazioni. Per quanto possa essere forte, Doncic è un giocatore che tende a trascurare la propria condizione fisica e che rischia di essere discontinuo. Ai playoff lo è stato anche con i Lakers, con i quali comunque aveva iniziato alla grande.

Le teorie del complotto stanno circolando anche perché i Mavericks, con la prima scelta, avranno la possibilità di sostituire Doncic con uno dei giocatori più promettenti e attesi degli ultimi anni, cioè lo statunitense Cooper Flagg. Flagg ha 18 anni e gioca da un anno nella squadra universitaria di Duke ed è considerato un giocatore completo e versatile: è molto bravo sia a difendere che ad attaccare, ed è molto agile nonostante sia alto più di due metri e pesi 92 chili.

Per questi motivi Flagg era molto desiderato, e molte squadre che sapevano di non poter accedere ai playoff – e che potevano quindi essere estratte alla lottery – avevano appunto iniziato a a perdere apposta molto più di quanto non succedesse già le scorse stagioni, per assicurarsi una possibilità più alta di avere Flagg in squadra. Lo sforzo è stato evidentemente inutile.

Il 18enne Coooper Flagg se la cava abbastanza

Neanche la seconda scelta – che probabilmente sarà Dylan Harper, un altro giocatore molto atteso in NBA – è stata data a una delle tre squadre peggiori del campionato scorso: è finita ai San Antonio Spurs, che avevano poco più del sei per cento di possibilità di essere estratti per la seconda scelta. In questo caso le tre franchigie peggiori avevano più del 13 per cento di possibilità, più del doppio degli Spurs.